Uno dei film più interessanti che è riuscito a coniugare la commedia con un racconto distopico è “Io e Caterina” con Alberto Sordi. La pellicola racconta di un uomo di affari che si reca negli Stati Uniti e acquista un robot, “Caterina“, un dispositivo con sembianze femminili, capace di svolgere tutti i lavori domestici con la massima efficienza.
Caterina infatti non ha bisogno né di mangiare né di dormire. Purtroppo per il cinico milionario si scoprirà che il software della sua cyberdomestica assimila anche i sentimenti e diventa un robot con un’anima; il resto non te lo racconto, se ti va vai a vedere il film, ne vale la pena.
Il cinema precorre i tempi per l’ennesima volta e anticipa una novità nel campo della robotica: i robot del 3000 sapranno fare le pulizie e adempiere ad altre mansioni, come apparecchiare.
Robot del 3000: qualche anticipazione
I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit), coordinati da Ankit Shah, hanno dato vita ad un sistema di programmazione, raccontato sulla rivista IEEE Robotics and Automation Letters, che insegna ai robot di svolgere compiti complicati. I primi tentativi hanno interessato l’utilizzo di un braccio robotico, addestrandolo ad apparecchiare un tavolo con otto oggetti diversi.
Il team del MIT, rispetto ai robot del 3000 corredati di un sistema di programmazione che: “Consente ai robot di soppesare contemporaneamente molti aspetti ambigui, e potenzialmente contraddittori, per raggiungere un obiettivo finale, scegliendo di volta in volta l’azione più probabile da intraprendere.
” In questo modo” continuano “È possibile addestrare robot interattivi a svolgere faccende domestiche, o un compito in un ambiente di lavoro, potrebbe essere in futuro semplice per chiunque, anche per chi non ha esperienza di programmazione. Il prossimo passo, sarà modificare il sistema per aiutare eventualmente i robot a modificare le loro azioni in base a precise istruzioni verbali”.
Niente più problemi e discussioni a casa dunque, per decidere chi dovrà apparecchiare.