Braccia che si agitano, gambe che scalpitano, un cavo che cede e un robot che trascina giù una gru come se fosse un cartone animato impazzito. No, non è una scena tagliata da Pacific Rim ma un evento reale (e virale) che ha lasciato tutti a bocca aperta. E preoccupati.
Il protagonista del caos si chiama DeREK, un robot umanoide costruito sull’agilissimo modello Unitree G1, e quello che è successo nel video pubblicato da Cix Liv, sviluppatore VR e autoproclamato “chief robot fighter” di REK, è una roba che mette insieme spettacolo, rischio e qualche brivido d’inquietudine.
Cosa diavolo è successo?

Nel video, DeREK è sospeso a una gru tramite un’imbracatura, presumibilmente per un test. Ma qualcosa va storto: il robot inizia a contorcersi come posseduto, al punto da far crollare l’intera struttura. Accanto, un umano reagisce mettendosi le mani nei capelli. Sullo sfondo, una voce femminile — probabilmente Amanda Watson, CTO di REK — esclama:
“Oh my god, what the f*ck was that? I’m so sorry.”
No, non era una performance programmata. Almeno, così pare.
Dietro le quinte: errore umano
Secondo Cix Liv, il malfunzionamento è colpa di un errore tecnico piuttosto basilare:
“Abbiamo eseguito un full body policy mentre i piedi non toccavano terra. Non fatelo.”
Tradotto? Il robot ha ricevuto comandi da simulazione completa di movimento… senza avere alcun appoggio. Risultato: ha provato a muoversi come se fosse a terra, ma era sospeso. E ha fatto danni veri.
Intelligenza artificiale, arti marziali e… PR virale?
Il tutto potrebbe anche essere stato un (ottimo) stunt pubblicitario. Ma che sia o meno una mossa di marketing, il video ha acceso i riflettori su un fenomeno crescente: il robot combat sport, dove umanoidi telecomandati si sfidano in ring ispirati al wrestling o alla boxe, con meno sangue e molti più LED.
Cix Liv e il team REK stanno lavorando su sistemi per pilotare robot da combattimento in VR, dando ai giocatori la possibilità di controllare ogni mossa tramite visori. Se ti sembra Real Steel, non sei lontano.
DeREK è ancora in piedi?
Sì. Secondo Liv, nonostante la crisi meccanica, DeREK ha resistito:
“Sorprendentemente, cammina ancora.”
Non è chiaro se siano stati riportati danni strutturali seri, ma l’umore nel team è più tra il memetico e il disperato:
“Per favore, fatelo diventare virale così riesco a pagare le riparazioni,” ha scritto Liv su X.
E la rete ha risposto con il solito mix di sarcasmo e creatività:
“Mio figlio ha iniziato la fase ribelle dell’adolescenza,” ha scherzato un utente.
“Sta crescendo bene, è un ometto forte,” ha ribattuto Liv.
Ma la domanda resta: dobbiamo preoccuparci?
Un robot che si ribella a comando errato è un promemoria perfetto del potenziale e del pericolo insiti nell’automazione avanzata. Oggi è uno show, domani potrebbe essere un rischio se queste tecnologie non sono gestite con la massima cura.
Che si tratti di intrattenimento o di avanguardia, DeREK ci ricorda che giocare con la robotica è come accendere un razzo: serve testa, precisione e una buona assicurazione.
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