Il 6G promette di rivoluzionare le telecomunicazioni con velocità straordinarie e connettività senza precedenti. Tuttavia, un recente studio ha acceso i riflettori sui possibili rischi per la salute umana legati alla radiazione terahertz, il cuore tecnologico del 6G. In particolare, emerge una preoccupazione per la salute riproduttiva maschile.
Cos’è la radiazione terahertz?
Le onde terahertz, una forma di radiazione elettromagnetica, sono fondamentali per la tecnologia 6G. Sebbene offrano vantaggi enormi per velocità e capacità di trasferimento dati, ci sono crescenti dubbi sull’impatto sulla salute, soprattutto per i tessuti umani più sensibili.
Un recente studio condotto da scienziati militari cinesi dell’Army Medical University, riportato dal South China Morning Post (SCMP), ha evidenziato i rischi di esposizione anche a livelli bassi di questa radiazione.
Rischi identificati
Lo studio, pubblicato su una rivista scientifica affiliata all’università, ha rivelato che:
- La radiazione terahertz può danneggiare il tessuto testicolare maschile con esposizioni comprese tra 115 e 318 microwatt per centimetro quadrato.
- Questi valori superano di gran lunga il limite di sicurezza cinese, fissato a 40 microwatt per centimetro quadrato a un metro di distanza.
- Per confronto, altri paesi come Giappone e Stati Uniti permettono esposizioni significativamente più alte: rispettivamente 600 e 450 microwatt per centimetro quadrato.
Effetti sugli organi riproduttivi
Nello studio, gli scienziati hanno esposto gli organi riproduttivi di topi maschi a diverse intensità di radiazione terahertz. I risultati:
- Reazioni immediate: La pelle ha mostrato segni di infiammazione già dopo 5 minuti di esposizione.
- Effetti interni: Sebbene inizialmente i testicoli sembrassero intatti, esami approfonditi hanno rivelato:
- Aumento della materia bianca, segno di infiammazione.
- Cambiamenti genetici che potrebbero compromettere la funzione spermatica e la fertilità.
Un quadro complesso
Nonostante i cambiamenti osservati, gli effetti sono risultati temporanei. Entro 24 ore, i corpi dei topi sono tornati ai livelli normali, suggerendo una capacità di recupero spontanea. Tuttavia, rimangono incognite sui potenziali effetti a lungo termine, specialmente in caso di esposizione ripetuta.
Verso il futuro
Con velocità che potrebbero raggiungere 1 terabyte al secondo, il 6G rappresenta una pietra miliare per la comunicazione globale. Le applicazioni militari, come i sistemi di comunicazione ad alta velocità per velivoli ad alta quota, sono già in fase di sviluppo negli Stati Uniti e in Cina.
Tuttavia, questo studio sottolinea l’importanza di ulteriori ricerche per comprendere appieno i rischi per la salute legati alla radiazione terahertz e sviluppare standard di sicurezza adeguati.
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