Non era previsto, non c’erano stati annunci o teaser al riguardo, eppure oggi in Cina sono state rilasciale le Redmi Airdot S. Sono comparse oggi sul sito Xiaomi cinese e sono molto simili alle Redmi Airdot, ma vediamole più nel dettaglio.
Le auricolari true wireless ormai non sono più una novità, ci sono centinaia di brand diversi che le producono, andando ad offrire ai consumatori prodotti di vario genere, appartenenti a tutte le fasce di prezzo. Le Redmi Airdot S vanno sicuramente ad occupare la fascia bassa, ma proprio che più bassa non si può!
Redmi Airdot S: novità e prezzo
Attualmente il prodotto è stato rilasciato solo in Cina e non sappiamo se la diffusione avverrà anche a livello globale (suppongo comunque di si), ma sappiamo che il prezzo sul territorio cinese è pari a 99.9 yuan, che al cambio attuale equivale a circa 12€, una cifra davvero irrisoria per un paio di cuffie TWS.
Ma quali sono le novità introdotte? Partiamo da una funzionalità molto richiesta e non presente sul modello precedente, ovvero la possibilità di utilizzare uno solo degli auricolari e non entrambi. Sembrerebbe una cosa da poco, ma in realtà era tra i problemi principali riguardanti il modello originale, quindi fa molto piacere sapere che Redmi abbia aggiunto questa funzionalità.
Presente anche l’integrazione con i vari assistenti vocali più utilizzati su smartphone, come Siri, Assistente Google e XiaoAi, con possibilità di interagire con questi ultimi tramite gesture, le quali possono anche essere utilizzate per le classiche azioni, come rispondere a telefonate, modificare il volume dell’audio e passare alla canzone successiva.
L’autonomia dichiarata è di 12 ore, raggiunta grazie alla batteria da 43 mAh presente in ogni cuffia e a quella integrata nel case, che funge anche come basetta di ricarica, da 300 mAh. La connessione avviene tramite Bluetooth 5.0 e dovrebbe risultare migliore rispetto al modello precedente.
Si tratta dunque di auricolari dal prezzo molto basso, estremamente simili (fin troppo forse) al modello precedente, ma che portano comunque qualche miglioramento, quindi ben venga, anche se si tratta sempre di cuffie “da battaglia” e non mi aspetterei audio di alta qualità.