Nella recensione di oggi parliamo di Vasco Translator M3, uno dei prodotti di punta di Vasco Electronics, azienda internazionale che opera dal 2008 con l’obiettivo di sviluppare traduttori e dizionari elettronici ed infatti il dispositivo di cui ti parlo oggi è proprio un traduttore vocale.
Ciò che contraddistingue Vasco Translator M3 è l’elevato numero di lingue supportate e la possibilità di potarlo ovunque (o quasi) nel mondo senza dover sostenere costi aggiuntivi; di questa particolare caratteristica avrò modo di parlarti più nel dettaglio a breve, mentre vorrei invece iniziare come di consueto parlandoti del contenuto della confezione e del design.
Contenuto confezione e design
La confezione di Vasco Translator M3 è molto semplice, ma anche curata, sia esternamente, dove troviamo il loro colorato del brand, sia internamente, dove senza abusare di involucri di plastica troviamo varie sezioni ben divise che contengono:
- il nostro traduttore vocale
- un alimentatore per la ricarica
- un cavo da USB-A a USB-C per la ricarica
- una cover in silicone trasparente per proteggere il dispositivo
- un comodo laccetto da polso
- istruzioni veloci per iniziare
- istruzioni sulla sicurezza
Come puoi vedere si tratta dunque di una confezione completa che fornisce tutto il necessario e anche qualcosa in più. Ho infatti apprezzato molto la presenza della cover in silicone e del laccetto da polso, essendo un dispositivo pensato molto per l’utilizzo anche in viaggio si tratta di accessori molto utili che non era scontato fossero presenti nella scatola.
Per quanto riguarda il design, Vasco Translator M3 è compatto e leggero, facile da trasportare in tasca con le sue dimensioni di 49 x 125 x 13 mm ed il peso pari ad 88 grammi. Sulla parte frontale troviamo lo schermo, un IPS da 2 pollici QVGA da 240 x 320 pixel, ed in basso due tasti circolari che servono principalmente per avviare il riconoscimento vocale; sul lato destro c’è invece un doppio tasto, premendo sulla parte in basso si va indietro, mentre premendo quello in alto si blocca il dispositivo, mentre sul lato sinistro ci sono i pulsanti per la regolazione del volume.
In basso è presente la porta di ricarica USB-C, un ingresso jack da 3,5 mm per l’utilizzo di auricolari, il foro per il laccetto da polso e due fori che dovrebbero corrispondere a due microfoni, ma non sono riuscito a trovare nulla a riguardo nelle specifiche per esserne completamente sicuro. Gli stessi due fori con ulteriori microfoni sono presenti anche sul lato superiore, una scelta sicuramente azzeccata per permettere a due interlocutori posti uno di fronte all’altro di sfruttare al meglio il traduttore.
Sul retro c’è poi una fotocamera con flash LED, che servirà per la traduzione di testi tramite foto, e lo speaker che arriva ad un volume di 84 dB, adatto quindi anche all’utilizzo all’esterno. Vasco Translator M3 è realizzato con quella che sembra essere una plastica molto solida, rivestita con uno strato gommato che lo rende piacevole al tatto e resistente ad eventuali urti e cadute.
Per quanto riguarda il software, non è specificato da nessuna parte ma utilizzandolo sembra piuttosto chiaro che il tutto sia basato su Android, mentre lato hardware troviamo un processore MT6737V/WM Quad-core CA53 da 1.1GHz accompagnato da 1 GB di RAM e 16 GB di memoria ROM, un modem con supporto alle reti 4G, connessione WiFi a 2.4 GHz ed una batteria da 1.700 mAh che assicura una discreta autonomia giornaliera.
All’interno è poi inclusa una SIM dati che garantisce copertura in quasi 200 paesi nel mondo, senza necessità di pagare nulla, internet è infatti gratis ed illimitato per sempre!
Ora che abbiamo analizzato per bene il design e le caratteristiche di questo prodotto, direi di passare alle funzionalità vere e proprie.
Qui sotto invece ti lascio un breve video di unboxing così puoi vedere meglio tutto ciò che ti ho descritto sopra.
Traduzione in più di 70 lingue!
Dopo aver acceso il dispositivo, processo che richiede tra i 5 e i 10 secondi, si può subito accedere al menu principale, dove sono elencate le varie funzionalità. La prima è quella principale, ovvero quella di traduttore vocale, verremo portati ad una schermata con due bandiere di forma circolare e di fianco la lingua corrispondente, potremo scegliere le lingue tra l’enorme lista di quelle supportate e accedere al riconoscimento vocale relativo premendo il tasto circolare corrispondente in basso.
Per intenderci, se abbiamo selezionato Italiano come prima lingua ed Inglese come seconda, dovremo tenere premuto il primo tasto quando parla l’interlocutore italiano ed il secondo quando parla quello inglese; Vasco Translator M3 si occuperà quindi di riconoscere quanto detto, tradurlo nella lingua dell’altro interlocutore e riprodurre il messaggio tramite lo speaker.
Non sempre la traduzione è immediata, a volte ci mette qualche secondo a processare il tutto, magari perché la copertura di rete in zona non è elevata, ma comunque se non si è in contesti particolarmente frenetici non dovrebbe essere un problema.
Può poi capitare magari che sia necessario riascoltare un messaggio più volte ed in tal caso nessun problema, basterà fare un tap sullo schermo in corrispondenza del messaggio in questione e la traduzione verrà riprodotta nuovamente.
Scorrendo col dito verso il basso potremo anche visualizzare tutta la cronologia della conversazione e riprodurre di nuovo tutti i messaggi di nostro interesse. Sembra una banalità, ma è molto utile, pensa se ti ritrovi in un paese estero e chiedi indicazioni stradali ad un passante, non solo il traduttore ti aiuterà a capire meglio la lingua straniera, ma avrai anche le indicazioni salvate sul dispositivo in caso ti passino di mente! Qui sotto una piccola dimostrazione di come funziona il traduttore.
La precisione nella traduzione dichiarata dall’azienda è del 96%, ora è difficile verificare un dato del genere per un dispositivo che parla così tante lingue, ma secondo i miei test, svolti in italiano, inglese, spagnolo e giapponese, posso dire che la precisione è davvero alta e nella maggior parte dei casi soddisfacente; paradossalmente mi è capitato più volte di avere problemi con il riconoscimento vocale che con la traduzione stessa, può infatti capitare che il riconoscimento non sia precisissimo, ma nel mio caso è bastato ripetere le frasi con più chiarezza o evitare termini particolari (ad esempio non sono riuscito a fargli riconoscere iCrewPlay, ma direi che è più che comprensibile che il dizionario non riconosca termini del genere).
Facendoti un giro sul sito ufficiale potrai poi spulciare per bene il catalogo delle lingue supportate per verificare se ci sono quelle di tuo interesse. Troverai la lista completa ma attenzione perché non tutte supportano anche la riproduzione vocale con tanto di pronuncia, per alcune lingue è infatti presente solo la traduzione testuale. Tra quelle supportate, con tanto di pronuncia, troviamo l’italiano, l’inglese (pronuncia della Gran Bretagna e degli Stati Uniti), il francese, il tedesco, il polacco, il cinese (mandarino e cantonese), il giapponese, l’arabo, il catalano, il ceco, il coreano e tante altre ancora.
La seconda funzionalità, altrettanto interessante, è quella che permette di tradurre del testo tramite una foto e per farlo sfrutta ovviamente la fotocamera presente sul retro. Non vengono dichiarate le specifiche del sensore utilizzato, ma durante i miei test ho notato che sebbene non sia velocissimo nella messa a fuoco, se la cava piuttosto bene anche in ambienti mediamente illuminati con scritte non molto grandi, ad esempio quelle presenti sugli snack.
Questa, ad esempio, è la traduzione di una barretta ai cereali ed è stata fatta egregiamente (per quanto semplice) in condizioni di luce non ottimali. All’aperto la situazione migliora e può essere molto utile per leggere magari delle insegne o anche dei menu di ristoranti sprovvisti di traduzione, una funzionalità che potrà essere sicuramente apprezzata da chi preferisce sperimentare locali più caratteristici del luogo e meno turistici.
Quella che puoi vedere sopra è comunque la foto mandata tramite e-mail ad un mio indirizzo di posta elettronica, il dispositivo permette infatti di condividere lo scatto con la traduzione tramite e-mail, e ti arriverà un PDF contenente l’immagine. Una funzione utile in quanto lo schermo di soli 2 pollici spesso non rende al meglio per via del poco spazio, anche se purtroppo la condivisione delle immagini è possibile solo sotto Wi-Fi. Sarebbe stato bello poter condividere l’immagine sul proprio smartphone tramite Wi-Fi o Bluetooth, per avere una visualizzazione più ampia.
Non funziona perfettamente con testi molto fitti, ad esempio descrizioni lunghe e piccole presenti sulla confezione di un prodotto. In quel caso la fotocamera va in difficoltà con la messa a fuoco ed il risultato non è ottimale.
Funzionalità extra
Sul menu ci sono poi ulteriori funzionalità chiamate MultiTalk e TranslaCall, la prima permette di accedere ad una sessione con altri utenti sparsi per il mondo e dotati del medesimo dispositivo, in pratica noi potremo parlare con persone che parlano tante lingue diverse e Vasco Translator M3 di occuperà di tradurre tutto in tempo reale per permetterci di comunicare attraverso la nostra lingua nativa. Una funzionalità super interessante, ma non ho avuto modo di provarla non conoscendo altre persone all’estero dotate di questo dispositivo (magari in futuro avrò modo di farlo e riporterò la mia esperienza).
La funzione TranslaCall è invece pensata per chiamate con interlocutori stranieri, in pratica bisogna utilizzare lo smartphone con il vivavoce e avvicinare Vasco Translator M3 per permettergli di ascoltare e tradurre il parlato in tempo reale. L’idea è sicuramente interessante, ma c’è bisogno della collaborazione dell’altra persona, infatti il dispositivo non è immediato e ci vuole un po’ di pazienza tra una frase e l’altra, insomma se pensi di utilizzarlo per una chiamata di lavoro importante con un cliente non troppo paziente forse non è il caso.
C’è poi la possibilità di accedere ad una serie di lezioni in varie lingue basate sul metodo delle flashcard, in pratica il dispositivo ti proporrà varie parole con le loro traduzioni nella lingua scelta. C’è anche un sistema che tiene traccia dei progressi ed in generale funziona abbastanza bene, ma personalmente lo ritengo utile solo per imparare qualche parola, non per apprendere davvero le basi di una lingua. In ogni caso è una funzionalità extra apprezzata che può risultare anche piuttosto divertente.
Conclusioni
Che dire, Vasco Translator M3 è un piccolo gioiellino, ci sono margini di miglioramento ma è già estremamente valido così com’è. I suoi punti di forza sono sicuramente il vasto supporto a tantissime lingue e la presenza di una SIM con traffico internet illimitato funzionante in quasi 200 paesi nel mondo, una vera comodità per i viaggi considerando che i piani tariffari all’estero non sono sempre economici.
Può invece migliorare sull’hardware, o più che altro l’azienda potrebbe pensare a dei sistemi di integrazione tra traduttore e smartphone, così da poter magari sfruttare fotocamera e schermo di quest’ultimo che sono sicuramente più performanti, senza però gravare sul costo del traduttore. Dopotutto parliamo di un software basato su Android, quindi non dovrebbe essere impossibile.
Se cerchi un compagno di viaggio che possa aiutarti con le lingue, trovi Vasco Translator M3 sul sito ufficiale e su Amazon.
Come mai traducendo dall’italiano al croato non c’è l’audio che invece c’è traducendo dal croato in italiano?