Popupiano è l’ultimo prodotto lanciato dall’azienda Popumusic, brand che fa capo a Xiaomi e che negli ultimi anni ha rilasciato tanti strumenti musicali smart, come il Populele e la Poputar, con un obiettivo comune, ovvero aiutare le persone ad imparare facilmente come suonare uno strumento, permettendo loro di imparare a suonare in breve tempo le proprie canzoni preferite.
Anche il Popupiano segue questa linea di pensiero e devo dire che ci prova in vari modi, alcuni a mio avviso più efficaci ed altri meno, ma non preoccuparti perché in questa recensione cercherò di spiegarti per bene come funziona e potrai quindi farti un’idea più precisa di cos’è questo Popupiano.
Intanto prima di iniziare ti faccio presente che come accaduto per i precedenti strumenti lanciati da Popumusic, anche questo qui è protagonista di una campagna di crowdfunding, campagna che ha già brillantemente superato l’obiettivo economico prefissato nel giro di poche ore. Se vuoi informazioni riguardo l’acquisto potrai trovarle visitando la pagina dedicata alla campagna su Indiegogo.
Design e confezione
Il design di una tastiera musicale non può essere particolarmente diverso dal solito, questo perché i tasti devono avere sempre la stessa posizione, ma il Popupiano si distingue principalmente per la presenza dei LED colorati che vanno ad illuminare ogni singolo tasto, e attenzione perché non è semplicemente un fattore estetico, ma una vera e propria funzionalità che come vedremo più avanti può aiutarti tantissimo ad imparare scale, accordi e canzoni.
Altra caratteristica distintiva è il suo essere compatto e facile da trasportare, le dimensioni di Popupiano sono di 436,8 x 122,6 x 33 mm ed è anche disponibile una praticissima custodia con manico che rende il trasporto semplicissimo.
La tastiera, nel nostro caso nella colorazione Sparklink White, ma disponibile anche in Glowing Black, presenta 29 tasti, a cui vanno ad aggiungersi i 18 tasti del Chord Pad, infatti quest’ultimo sembrerebbe avere solo 6 tasti luminosi dalla forma allungata, ma in realtà dietro ognuno di quei tasti ce ne sono altri 3, che permettono di suonare accordi diversi effettuando una pressione sulla parte bassa, centrale o alta.
I tasti di Popupiano sono sensibili alla pressione, quindi avremo un volume più alto con una pressione più decisa e più basso con una lieve pressione.
Nella confezione che ci è arrivata (può differire a seconda dell’acquisto effetuato, ad esempio la borsa non è inclusa in tutte le versioni disponibili su Indiegogo) troviamo la pratica custodia con manico per il trasporto, Popupiano, un Chord Pad ed un cavo da USB-C a USB-C per la ricarica del dispositivo. La batteria ricaricabile al litio integrata è da 2.200 mAh e si ricarica nel giro di un’ora e mezza, garantendo una buona autonomia, inoltre per sessioni particolarmente lunghe si può effettuare il collegamento tramite cavo e si fornirà così anche alimentazione al dispositivo.
Lateralmente al Popupiano troviamo dei pin di collegamento, questi servono ad attaccare il modulo Chord Pad in modo semplice e veloce, ma come vedremo più avanti ci permettono anche di collegare una seconda tastiera per la mano sinistra.
A completare il prodotto c’è poi il tasto di accensione/spegnimento in alto a sinistra, affiancato da due tasti che servono per cambiare ottava e raggiungere quindi tonalità più basse o più alte, per un totale di 7 ottave. In corrispondenza di questi tasti, ma sulla parte posteriore, è presente la porta USB-C.
Qui sotto ti lascio un unboxing del prodotto così potrai dare un’occhiata al contenuto e al design di Popupiano.
Chord Pad ma anche doppia tastiera
Uno dei punti di forza di Popupiano è proprio la presenza del Chord Pad, un accessorio molto potente che può fornire un aiuto significativo nella produzione di musica e che soprattutto può facilitare il tutto per chi è ancora agli inizi e si trova in difficoltà nel coordinare mano sinistra e mano destra.
Il collegamento tra Chord Pad e Popupiano avviene tramite i pin laterali di cui ti ho parlato prima, basta semplicemente avvicinare i due dispositivi, far combaciare i pin e la magia avviene, la connessione è semplice e veloce, ma non essendoci nessun supporto aggiuntivo è necessario avere una superficie piana d’appoggio, altrimenti la connessione risulterà poco stabile al minimo movimento.
Tramite l’app Popumusic potrai personalizzare gli accordi in corrispondenza di ogni tasto e non solo, infatti potrai farli suonare in vari modi, avrai a disposizione un menu con varie scelte selezionabili, a partire dall’accordo classico a quello spezzato o un arpeggio. Come puoi vedere dallo scrennshot qui sopra sono anche disponibili vari pattern divisi per genere, come Pop o Blues, inoltre nell’immagine non si vedono ma ci sono anche dei pattern Tango e Folk. Ovviamente potrai anche modificare la durata del suono, combinando la scelta tra la battuta, con 3 valori selezionabili, ovvero 4/4, 3/4 e 6/8, ed il tempo, con valore regolabile tra 30 e 240 bmp.
Se invece preferisci suonare in modo “classico” nessun problema, potrai acquistare due tastiere e collegarle tramite gli stessi pin laterali, così facendo avrai anche la tastiera per la mano sinistra e potrai suonare come su una normale tastiera di dimensioni maggiori.
Impara le basi o dai sfogo alla tua creatività con l’app Popumusic
Come succedeva anche per il Populele 2 Pro, anche per il Popupiano si passa tramite l’app Popumusic, scaricabile gratuitamente sia per Android che per iOS. Il collegamento avviene tramite Bluetooth 5.0 ed è presente la tecnologia Bluetooth MIDI, ma quest’ultima funziona solo con dispositivi compatibili dotati di Bluetooth 4.0 BLE o versioni successive; per quanto riguarda l’ecosistema Apple è necessario avere iOS 11 o versioni successive, iPhone 6s, iPad Air 2 o versioni successive, mentre per Android bisogna avere Android 8 o versioni successive.
Considera che non sono presenti speaker sul dispositivo, l’audio viene riprodotto dallo smartphone o dal tablet collegato su cui è presente l’app Popumusic. Se si vogliono usare delle cuffie, queste ultime vanno collegate sempre allo smartphone o tablet in questione, non c’è infatti alcuna uscita audio sul Popupiano. Ti consiglio comunque di usare cuffie cablate perché la doppia connessione Bluetooth (tra piano e smartphone e tra smartphone e cuffie) causa un fastidioso ritardo tra pressione del tasto e suono prodotto.
Se il Bluetooth non dovesse funzionare, si può sempre ricorrere alla connessione tramite cavo, inoltre Popupiano può comunque essere utilizzato senza alcun problema come una normale tastiera MIDI collegandola tramite cavo al PC o ad un tablet per usarla con programmi come Garage Band, Logic, Cubase e tanti altri ancora.
Io ho avuto la possibilità di provare l’app in anteprima, ma il prodotto verrà spedito solo nel mese di giugno e fino ad allora l’app verrà sicuramente ancora aggiornata essendo per ora in beta, di conseguenza non mi soffermerò su alcuni bug software che ho riscontrato, anche perché nessuno di quelli riscontrati sono stati realmente limitanti, il più delle volte si trattava semplicemente di una qualche voce che spariva per poi riapparire successivamente.
Aprendola e selezionando come strumento il Popupiano ci si ritrova davanti ad una home ricca di possibilità, in particolare abbiamo:
- FreePlay: la mia modalità preferita, ti permette di avere piena libertà con il Popupiano, puoi selezionare la tipologia di suono scegliendo tra varie possibilità offerte (oltre al piano troviamo ad esempio strumenti più famosi come chitarra, basso e percussioni, ma anche opzioni più particolari come la marimba o il guzheng cinese). Da qui si può anche produrre musica, registrando loop o sequenze di musica, scegliendo il tempo, combinando più strumenti e anche registrando la voce tramite il microfono collegato allo smartphone o al tablet, il tutto con la possibilità di lasciarci guidare da un metronomo.
- Pop Hits: Una delle funzionalità che più mi attirava, in pratica si sceglie una delle canzoni disponibili e viene proiettato sullo schermo la sequenza di tasti da premere a tempo di musica, allo stesso tempo si illumineranno sul Popupiano i tasti che devono essere premuti, sempre a tempo. È possibile fare pratica prima di cimentarsi nella canzone completa, in questo caso la canzone si ferma fino a quando l’utente non preme il giusto tasto e si ha quindi il tempo di memorizzare meglio le note da suonare.
- PopuPiano: Qui sono presenti diverse lezioni che partono proprio dalla base del pianoforte, ad esempio ti verranno spiegate le note corrispondenti ai vari tasti, la posizione delle dita e tanto altro. Ci sono ben 10 pagine, la prima introduttiva e poi le altre 9 con 5 sezioni ciascuna. Un bel po’ di materiale sotto forma di video con voce parlata sopra, ma la voce è solo in inglese.
- Tap & Sing: questa sezione permette di cantare e suonare contemporaneamente, sono disponibili varie canzoni nel catalogo ma nel mio caso non ho avuto modo di provare per bene questa funzionalità, magari avrò modo di farlo quando uscirà la versione completa dell’app.
- Master Tips: una sezione dedicata a lezioni di livello più avanzato, utile per rinforzare le basi e fare il passo successivo.
- Inspirations: in questa sezione puoi lasciarti ispirare dalle composizioni che altri utenti hanno deciso di condividere con il mondo, inoltre potrai salvare qui tutte le tue composizioni.
I LED sotto i tasti sono utilizzati, come ti dicevo, non solo a scopo estetico, ma risultano molto utili per varie applicazioni. È possibile, ad esempio illuminare solo i tasti appartenenti ad una determinata scala musicale, a partire dalla scala naturale maggiore a quella blues, giapponese, ma anche maggiore armonica e minore armonica o la scala cinese e Hindu, insomma ci sono davvero tante opzioni, in totale 23, che permettono di allargare i propri orizzonti musicali in modo semplificato, sapremo già quali sono i tasti da premere per un’improvvisazione o per trovare nuovi accordi.
Se questo non ci basta, potremo personalizzare noi stessi i colori di ogni singolo tasto, e qui può entrare in gioco sia la nostra fantasia, per avere una tastiera con i colori che più ci piacciono, sia il nostro ingegno, per illuminare magare i tasti che andremo ad utilizzare per un particolare brano, così da aiutarci e non premere i tasti sbagliati, che possiamo lasciare senza illuminazione. Questa opzione è accessibile nella sezione FreePlay.
Tutta la struttura di Popumusic sfrutta il concetto di gamification ed in tanti punti sembra di stare giocando ad un videogioco, ad esempio andando a suonare uno dei brani presenti nella sezione Pop Hits riceveremo un punteggio in base alla nostra performance e alla fine ci verrà mostrata la classifica dei migliori punteggi ottenuti dagli utenti.
Qui sopra ho voluto immortalare il mio ottimo risultato che mi ha permesso di essere primo in classifica per il brano Numb dei Linkin Park, facile essere primi ora che l’applicazione è in prova solo per pochi utenti, ma in futuro sono sicuro che verrò superato, magari proprio da te che ora stai leggendo questa recensione?
Sono anche presenti delle monete che è possibile guadagnare tramite i login nell’app ed altre attività, ed immagino che in futuro si potranno spendere per sbloccare nuove lezioni o anche avatar, ma non ho info in più al riguardo perché durante i miei test il sistema non era ancora ultimato.
Conclusioni
Tirando un po’ le somme, devo dire che Popupiano mi ha divertito molto e può essere uno strumento davvero molto utile, da una parte per imparare le basi, dall’altra per produrre musica nel caso si abbia una conoscenza già più avanzata in termini di produzione musicale. È un dispositivo versatile, può certamente essere utilizzato come una normale tastiera MIDI, ma in tal caso ci sono prodotti specifici che possono avere dei vantaggi in più, mentre la forza di Popupiano sta nella portabilità e nella possibilità di utilizzarla al volo disponendo semplicemente di uno smartphone o di un tablet, accendi un tasto, colleghi il Bluetooth e sei pronto.
L’app Popumusic offre tante possibilità, ma ti consiglio l’utilizzo con un tablet per una maggiore comodità; certo è tranquillamente utilizzabile con lo smartphone, ma l’interfaccia risulta più comoda con schermi più gradi.
Combinando Chord Pad e tastiera, grazie ai vari suoni ed agli accordi preimpostati disponibili, si potranno produrre tanti brani originali semplicemente utilizzando l’app e la propria fantasia. Certo ci sono dei limiti, ma in tal caso si può passare ad un software professionale tramite il collegamento al PC e si va allo step successivo.
È un peccato che il Chord Pad non permetta di produrre suoni personalizzati, sarebbe stata veramente la ciliegina sulla torta perché avrebbe permesso agli utenti di creare composizioni anche molto complesse con estrema facilità, ma comunque anche così risulta molto utile.
Sono molto curioso di provare in futuro l’app nella sua versione finale, l’azienda promette aggiornamenti costanti, anche con nuove lezioni e nuovi brani per le varie modalità, dunque c’è tanto potenziale dietro questo strumento così vivace e colorato.