Nella recensione di oggi parliamo di Loupedeck Live, un dispositivo che attirerà sicuramente l’attenzione di content creator o comunque in generale di coloro che lavorano spesso con software di streaming ed editing, ma in realtà provando in prima persona questo deck mi sono reso conto della sua incredibile versatilità e posso già anticiparti che è adatto per un’infinità di utilizzi. Andiamo comunque per gradi e cominciamo col parlare del contenuto della confezione.
Confezione e principali caratteristiche
Partiamo col parlare della confezione, che è molto semplice esternamente e ben organizzata all’interno, dove troviamo il Loupedeck Live, un cavo da USB-C a USB-C lungo 1.5 metri, un adattatore da USB-C ad USB-A 3.0 per il collegamento ad un computer sprovvisto di porta di tipo C ed infine un piccolo, ma comodissimo, supporto in plastica che permette di tenere Loupedeck Live alzato con un’inclinazione di circa 30 gradi, perfetta per avere maggiore visibilità dello schermo ed utilizzarla in modo più naturale.
Il deck è realizzato con un metallo leggero che ha un rivestimento molto piacevole al tatto, ma risulta un po’ oleofobico, non tanto i tasti ma sulla base subito rimangono le impronte della mano. Sulla parte posteriore, verso sinistra, c’è la porta USB-C per inserire il cavo di alimentazione.
Ci sono 6 manopole in totale, 3 a sinistra e 3 a destra del pannello touchscreen, tutte sono con rotazione a scatti, quindi perfette per operazioni di precisione, ed oltre ad essere ruotabili si possono anche premere, quindi hanno un doppio utilizzo. Troviamo poi 8 tasti fisici di forma circolare disposti sulla parte inferiore, di cui il primo da sinistra ha il disegno di un cerchio con un puntino al centro e rappresenta la home, mentre gli altri sono numerati da 1 a 7, tutti sono dotati di LED colorati, i quali si illuminano diversamente a seconda della funzione assegnata al tasto.
Ci sono poi i tasti touchscreen, il pannello presenta 12 sezioni quadrate, mentre a sinistra ed a destra ci sono delle sezioni rettangolari virtualmente divise in 3 parti e corrispondono ai controlli assegnati alle manopole.
Loupedeck Live è davvero versatile
Quello che mi ha colpito maggiormente di Loupedeck Live è quanto sia versatile, infatti la combinazione di manopole di precisione, tasti fisici e tasti touch permette davvero di avere accesso in un attimo a tantissimi controlli ed opzioni di ogni tipo.
Bisogna considerare anche che ogni tasto touch può far aprire una seconda schermata con altri controlli, ad esempio se andiamo a utilizzare il tasto relativo all’audio dalla schermata principale, si aprirà una selezione di controlli in base alle app attualmente aperte sul PC e si potranno andare a modificare selettivamente i volumi ad esse relative o le si potrà mutare con un semplice tocco. Per alcuni sembrerà una cosa da poco, ma un tale controllo in così poco tempo può davvero cambiare la vita a chi gestisce contemporaneamente tanti software sul proprio computer.
Software
Quando si collega Loupedeck Live per la prima volta al PC (personalmente l’ho testata su Windows 10) automaticamente viene generata un’interfaccia con alcune informazioni e controlli. Ad esempio viene visualizzata l’ora in uno dei riquadri, un cronometro attivabile al tocco, la data, un tasto per aprire esplora file, uno per creare un nuovo desktop, e ancora tramite le manopole si può effettuare lo scrolling all’interno di una pagina web, si può navigare tra le varie schermate del desktop o modificare volume di sistema e luminosità.
Ovviamente questo è solo un assaggio di quello che si può fare, infatti la vera potenza di questo prodotto deriva dalla personalizzazione che è possibile attuare tramite il software ufficiale, scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale.
È possibile creare dei Workspace completamente personalizzabili, anche di più pagine, e ad ogni tasto si potrà assegnare la funzione desiderata. I tasti inferiori sono molto importanti in tal senso poiché oltre a svolgere una singola funzione, possono essere usati per navigare tra i vari workspace, quindi potremmo avere un workspace dedicato all’avvio di determinate app assegnato al tasto 1 e poi altri workspace specifici per l’utilizzo di particolari software assegnati ai tasti successivi. A seconda della funzione i tasti si illuminano diversamente, mentre rimangono spenti in caso non venga assegnata loro alcuna azione. Le manopole non sono invece dotate di alcuna illuminazione.
Il software del Loupedeck Live integra già diversi plugin per connettersi a diversi software, tra cui OBS, Spotify Premium, Twitch, Streamlabs OBS, ma può essere anche utilizzato con software del pacchetto Adobe come Photoshop, Illustrator, Premiere Pro, Lightroom Classic, After Effects e altri ancora. C’è anche il plugin compatibile con Philips Hue, così da controllare l’illuminazione smart direttamente dal deck.
Non tutti i collegamenti alle app sono immediati, ad esempio per connettersi ad OBS è necessario installare su quest’ultimo un plugin gratuito chiamato WebSockets server, senza il quale la connessione non andrà a buon fine. Superato questo minimo ostacolo, il software sarà in grado di catturare direttamente da OBS i nomi delle scene ed i relativi controlli per modificare volumi, effettuare transizioni, avviare lo streaming e tanto altro.
È presente poi la modalità dinamica, che permette di rilevare automaticamente il software in uso e cambiare di conseguenza la funzione assegnata ai tasti. Personalmente non mi ci sono trovato molto bene, forse il problema è che sono solito usare più finestre di software diversi aperte contemporaneamente sulla stessa schermata e questa cosa manda in tilt il software.
Mi sono invece trovato molto bene nel creare workspace specifici per ogni software, assegnandoli ai vari tasti numerati; dopo aver memorizzato le posizioni il tutto diventa molto veloce ed organizzato e non ho riscontrato particolari problemi.
Conclusioni
In conclusione posso affermare che questo dispositivo può semplificare molto il proprio lavoro, ma non sarà una cosa immediata, bisogna prendersi del tempo per capire a fondo come funziona il tutto, dare un’occhiata alle guide messe a disposizione dall’azienda o semplicemente smanettare tra le varie impostazioni del software. Non mancano i problemi, ad esempio può capitare l’errore durante l’aggiornamento del firmware o alcuni collegamenti con determinate app possono risultare non immediati, ma se si riesce a configurare tutto a dovere diventerà sicuramente un compagno da cui sarà difficile separarsi.
Se sei interessato all’acquisto, puoi trovare Loupedeck live su Amazon al prezzo di 249€.