HUAWEI P60 Pro è l’ennesima scommessa di Huawei che ormai purtroppo di Google non può più neanche parlare, non è il primo device senza servizi Google che ti recensisco, ma sicuramente è uno dei più importanti. Oggi dopo diverso tempo a braccetto con questo telefono, sono pronto a raccontarti luci e ombre di un terminale che ha saputo conquistarmi, ma anche farmi rimpiangere il mio vecchio dispositivo!
Unboxing e caratteristiche
Nulla da dire sulla confezione di questo HUAWEI P60 Pro che rispecchia pienamente ciò che ci si aspetterebbe da un top di gamma. Una volta aperta troviamo:
- 1x caricatore da 88W
- 1x cavo USB-A a C
- 1x cover protettiva trasparente
- 1x manualistica
Senza dubbio sono rimasto piacevolmente colpito dalla presenza del charger che ultimamente per diversi motivi, non viene più fornito, inoltre si tratta di un caricatore che sfrutta appieno la ricarica rapida del terminale, quindi non ci si può lamentare.
Detto questo, l’elemento più bello e delicato è senza dubbio lui, HUAWEI P60 Pro nella colorazione esclusiva Rococo Pearl (disponibile anche in nero) che devo ammettere essere una variante splendida oltre che esclusiva. Senza dubbio Huawei ha svolto un ottimo lavoro fornendo all’utenza quella che secondo me è una delle colorazioni più belle di questi anni. Detto questo, veniamo alla scheda tecnica:
- Display: 2700 × 1220 pixel da 6,67 pollici LTPO OLED 120Hz
- Processore Snapdragon 8+ Gen 1 4G CPU Octa-core, 1 × Cortex-X2@3,2 GHz + 3 × Cortex-A710@2,75 GHz + 4 × Cortex A510@2,0 GHz
- GPU Adreno AI Qualcomm AI Engine 7-gen
- Sistema operativo EMUI 13.1
- Memoria 8 GB RAM + 256 GB ROM
- Fotocamera principale Ultra Lighting da 48 MP (apertura f/1.4~f/4.0, OIS) +
- Fotocamera ultragrandangolare da 13 MP (apertura f/2.2) +
- Teleobiettivo Ultra Lighting da 48 MP (apertura f/2.1, OIS)
- Zoom ottico fino a 3,5x (lo zoom 3,5x è un valore approssimativo, le lunghezze focali dell’obiettivo sono 24,5 mm, 13 mm, 90 mm) e zoom digitale fino a 100x.
- Risoluzione immagine fino a 8000 × 6000 pixel
- Risoluzione video fino a 3840 × 2160 pixel.
- Fotocamera selfie da 13 MP (grandangolo, f/2.4) con risoluzione immagine fino a 4160 × 3120 pixel e video fino a 3840 × 2160 pixel.
- Batteria 4815 mAh
- Ricarica HUAWEI SuperCharge (max 88 W)
- IP68
- Connettività Bluetooth 5.2, supporta BLE, SBC, AAC, LDAC e L2HC
La pagina ufficiale del prodotto è comunque consultabile qui, nel caso tu volessi approfondire qualche aspetto. Finita con questa carrellata di informazioni è arrivato il momento di passare alla recensione vera e propria!
Un terminale adatto a ogni esigenza
Con una scheda tecnica del genere, risulta palese arrivare alla conclusione che il device giri bene in qualsiasi situazione. Durante l’utilizzo quotidiano infatti, è una vera e propria scheggia. La fluidità si unisce poi a colori eccezionali grazie a un display con tecnologia LTPO OLED con curvatura.
Parliamo di ben 444ppi in grado di trasmettere immagini da vero prodotto premium, proprio come ci si aspetterebbe da questa fascia di device. Nello specifico ci sono due modalità di colori: normale e vividi. Sinceramente non ho reputato necessario aggiustare ne toccare alcuna impostazione. I colori settati in modalità normale sono molto fedeli e godibili. Se uniamo quanto appena detto a un refresh rate dinamico da 120Hz, la magia è fatta.
Se non hai mai provato un dispositivo del genere, ti assicuro che poi tornare indietro sarà dura. La percezione di maggiore fluidità fa da padrona e ogni singola azione sembra avvenire in maniera fulminea all’occhio. Attenzione però alla batteria, il settaggio dinamico può prevenire l’oneroso utilizzo di batteria che un 120Hz richiede. Ho avuto il piacere poi, di testare la luminosità di questo HUAWEI P60 Pro in diverse giornate di sole estivo e ne sono rimasto piacevolmente colpito. Insomma, penso di aver centrato il punto: HUAWEI P60 Pro ha un ottimo display, capace di far innamorare chiunque.
Spendendo altre due parole sulle prestazioni, Huawei P60 Pro riesce senza alcun tipo di problema a far girare qualsiasi applicativo, senza manifestare nessun segno di cedimento. L’affidabilità è uno dei punti di forza di questo terminale e non ha neanche troppo senso mettermi qui a parlartene, in quanto è palese che non si tratta di un terminale con esigue risorse.
L’interfaccia invece è la classica Huawei, a mio parere non una delle migliori, anche se comunque molto intuitiva e facile da utilizzare. Si tratta anche in questo caso di gusti specifici dell’utente. Non mancano comunque le opzioni di personalizzazione, nel caso tu sia solito cambiare spesso lo stile del tuo terminale.
Vivere senza servizi Google non è sempre così semplice
E qui veniamo al punto dolente di questo device che probabilmente potrebbe spingere qualcuno a fare un passo indietro, il che è davvero un peccato perché in fin dei conti uno dei più grandi difetti che posso trovare su questo HUAWEI P60 Pro non è nemmeno generato dalla compagnia stessa. Sto ovviamente parlando dei servizi Google! Ma andiamo con ordine: scordati Google Play Store, Gmail, Drive e qualsiasi altro servizio della nota azienda che inizia per G. Di fabbrica Huawei P60 Pro esce con AppGallery combinato con Petal Search.
Questi due strumenti sono pressoché tutto ciò di cui hai bisogno per fronteggiare la terribile assenza del PlayStore. La verità è che all’interno di AppGallery potrai contare su un catalogo di app quasi al pari di quello di PlayStore e il segreto è semplice: dove non vi è un riscontro interno allo Store, Petal Search utilizza siti come Apkpure per mettere a disposizione le app (ovviamente avvertendoti dei rischi che corri nello scaricare apk da sistemi esterni). Il sistema funziona a dovere e sinceramente non ho sentito minimamente la necessità del PlayStore.
Ovviamente questo discorso non vale se per esempio volessi aprire Google Documenti: l’unico modo per farlo sarà quello di recarti nella pagina web del sito, e accedere da lì, il che è ovviamente molto scomodo.
Insomma, sembrerebbe tutto perfetto a parte qualche piccola caduta di stile, ma allora dove sta il problema? Il problema sono i GMS (Google Mobile Services) moltissime app proprio non sopportano l’assenza di questi servizi e finiscono per dare problemi non indifferenti per quanto concerne le notifiche. Prendiamo ad esempio Telegram: le notifiche arrivano perfettamente fin tanto che l’app non rimane in background per qualche minuto, dopodiché non vi è modo di ricevere notifiche se non rientrando nell’app manualmente.
Contrariamente a ciò che potresti pensare, non si tratta di un’opzione di risparmio batteria di Huawei, è proprio un problema ricorrente di tutte queste app che usano i GMS in maniera più o meno consistente. Ho avuto modo di confrontarmi con alcuni possessori di dispositivi Huawei, che mi hanno confermato che purtroppo, il problema delle notifiche è assai frequente.
Questo è per quanto mi riguarda il problema principale di un terminale eccellente: il non ricevere propriamente le notifiche. Di strada da fare ce n’è ancora molta, perché se posso tranquillamente passare sopra all’utilizzo di Gmail o trovare un’alternativa all’app ufficiale di YouTube, delle notifiche proprio non posso farne a meno! Certo, nulla mi vieta di installare i GMS in maniera non ufficiale, ma che senso avrebbe avuto per questa recensione di Huawei P60 Pro?
Una fotocamera incredibile
Difficilmente uso le parole “Camera Phone”, ma con Huawei P60 Pro devo proprio farlo, perché questo Huawei P60 Pro è davvero incredibile sotto questo aspetto. Abbiamo diverse fotocamere sul retro: una principale Ultra Lighting da 48 MP con diverse aperture, una ultra grandangolare da 13 MP e un teleobiettivo.
Come se non bastasse abbiamo anche un sensore che si occupa di migliorare l’accuratezza dei colori insieme a un laser che si occupa della messa a fuoco dell’immagine quando si è vicini a un oggetto. Infine abbiamo la tecnologia XMAGE che senza farla lunga, si occupa di rielaborare gli scatti grazie all’intelligenza artificiale rendendoli ancora più incredibili. Il riassunto di tutto questo elenco appena fatto: foto davvero splendide!
Partiamo dalla fotocamera principale di Huawei P60 Pro da 48 MP, senza dubbio incredibile il fatto che si può regolare manualmente l’apertura del diaframma, ma il di là dei tecnicismi, anche con i semplici punta e scatta riuscirai a dare vita a vere e proprie foto di grande qualità. I colori sono tutti al posto giusto, non vi è un eccessivo ritocco del risultato finale.
Anche la sera Huawei P60 Pro non delude, riuscendo a bilanciare la luce artificiale con quella reale e dando vita a un prodotto finale davvero non male. Già che ci siamo, parliamo dello zoom ottico 3.5x. Si tratta anche qui di un risultato finale davvero interessante, non è presente troppa sfocatura e si riesce a dare vita a risultati davvero sorprendenti. Infine abbiamo la grandangolare che per forza di cose è leggermente sotto tono rispetto alle altre, non che non mi abbia convinto, ma comunque la differenza c’è, anche se riesce a mantenere buona qualità e buoni colori!
Batteria al top
Il risparmio energetico offerto da Huawei o lo si ama o lo si odia, nel mio caso è un mix di emozioni contrapposte. Senza dubbio questo Huawei P60 Pro è capace di far rimanere a bocca aperta quando si parla di consumi. Con i suoi 4,815mAh può tranquillamente tirare avanti per più o meno due giorni senza una ricarica. No, non sto scherzando, questo terminale può davvero garantirti due moderati giorni d’utilizzo.
Oltre allo stringente sistema di risparmio energetico implementato dall’azienda, che il più delle volte ti obbligherà a recarti nelle impostazioni e decidere di gestire manualmente come ottimizzare le app, Huawei P60 Pro non deve più subire il pressante consumo di batteria generato dai servizi Google.
Risulta quasi ironico come uno dei più grandi punti di debolezza del terminale, diventi anche uno dei suoi più grandi punti di forza. La ricarica rapida poi, in circa 36 minuti è in grado di dare nuova linfa alla batteria di Huawei P60 Pro. Insomma, nulla da dire sull’autonomia, promosso a pieni voti.
Audio e chiamate!
Effettuare una chiamata con Huawei P60 Pro è un vero e proprio piacere. L’audio è squillante e acceso, molte volte risulta quasi obbligatorio abbassare quasi al minimo il volume per evitare che altri possano sentire la conversazione. Per quanto invece riguarda l’audio, siamo di fronte anche qui a un’ottima qualità generale, a patto però che non si arrivi al volume massimo dove invece l’audio comincerà a ovattarsi leggermente. Finezze, però vale la pena riportarle.
In linea generale è stato svolto un ottimo lavoro per quanto riguarda il lato sonoro. Nessun particolare problema neanche per quanto riguarda l’audio Bluetooth. La qualità è buona e la connessione stabile in ogni situazione.