Huawei Matepad 11.5 di certo lo conosci, si tratta di una delle ultime fatiche dell’azienda da cui prende il nome e io dopo averti parlato del P60 Pro, non potevo evitare di riportarti le mie impressioni in merito a questo interessante tablet che puoi trovare qui!
Unboxing e caratteristiche
Voglio dirlo subito, abbiamo tra le mani un ottimo device, ma prima di parlarti della qualità di questo Huawei Matepad 11.5, ci tengo a riportarti il contenuto della confezione:
- 1 × Tablet
- 1 × Alimentatore
- 1 × Cavo Tipo C
- 1 × Guida rapida
- 1 × Certificato di garanzia
In poche parole, tutto quello che ci si aspetterebbe al momento dell’acquisto.
Veniamo però ora alla scheda tecnica, assai più interessante:
- Display: 11,5 pollici con risoluzione 2200 × 1440, 229 PPI. 16,7 milioni di colori, sRGB TFT LCD (IPS), fino a 120 Hz di frequenza di aggiornamento
- Touch Screen: Multi-touch, con un massimo di 10 punti di contatto durante il tocco
- Processore: Qualcomm Snapdragon 7 Gen 1 CPU:1 × Cortex-A710@2,40 GHz + 3 × Cortex-A710@2,36 GHz + 4 × Cortex-A510@1,80 GHz
- GPU: Adreno 644
- Sistema operativo: HarmonyOS 3.1
- Memoria: ROM 128 GB, RAM: 6 GB
- Camera: Fotocamera posteriore da 13 MP (apertura f/1.8, AF) con risoluzione 4208 × 3120 pixel. Fotocamera anteriore da 8 MP (apertura f/2.2, AF, lunghezza focale fissa)con risoluzione 3264 × 2448 pixel
- Batteria:7700 mAh
- Connettività: Wi-Fi, frequenza WLAN 2,4 GHz e 5 GHz e Bluetooth 5.2
Detto questo voglio specificare fin da ora che insieme al tablet, Huawei ci ha fornito anche la cover con tastiera dedicata, ma non la penna, quindi purtroppo non riuscirò a raccontarti di come si comporta il tablet per gli appunti. Sta di fatto che questo Huawei Matepad 11.5 mi ha subito conquistato visivamente: l’idea di un prodotto premium, solido e affidabile, si ha fin dai primi secondi in cui lo si tiene in mano. Merito anche dell’alluminio che si è deciso di investire come materiale del case.
Abbiamo inoltre un 85% di superficie di schermo, il che non è male e riduce di molto le cornici! Il peso invece è in linea con il mercato, abbiamo situazioni migliori, ma anche situazioni molto peggiori. Nello specifico qui troviamo circa 499g che tradotto sull’utilizzo quotidiano, non è male. Devi tenere conto che io sono solito usarlo con tastiera e cover quando lo porto in giro, quindi il peso risulta persino maggiore.
Huawei Matepad 11.5, un tablet dalle molte qualità!
Un tablet al giorno d’oggi può ricoprire un’infinità di compiti diversi: c’è chi lo sfrutta per guardarsi serie TV comodamente a letto, chi per prendere appunti a scuola, chi per giocare e chi per godersi il web con uno schermo più grande di un normale telefono e una comodità maggiore di un portatile. Il segreto per un prodotto di successo è quello di unire tutte queste casistiche e accontentare la diversa utenza. Diciamolo, Huawei Matepad 11.5 ci riesce con alcune limitazioni!
Partiamo dal display che a mio parere non ha nulla da invidiare alla concorrenza: luminoso e sopratutto con colori che bene o male riflettono quanto ci si aspetta, e modificando un po’ le impostazioni dedicate si ottiene un effetto ancora migliore. I 120Hz poi si fanno sentire, rendendo tutto molto più fluido e dinamico (a patto di un maggiore consumo di batteria). Devo però essere onesto e riportarti che una cosa non mi ha molto convinto: l’utilizzo di Huawei Matepad 11.5 sotto il sole. Certo, se vogliamo può essere una finezza, ma in condizione di forte luce il riflesso unito al sole potrebbe dare qualche difficoltà nella visibilità generale. Tolto questo dall’equazione, il display passa con buoni voti.
Ok ma le prestazioni?
Con un giocattolone del genere, è difficile resistere dal togliersi qualche sfizio e dedicarsi a task assai più onerosi in termini di risorse. Ti ricordo che Huawei Matepad 11.5 monta 6GB di RAM e uno Snapdragon 7 Gen 1. Questo si traduce in velocità e affidabilità in tutte le operazioni quotidiane, quindi puoi abbandonare paure e incertezze se intendi magari mantenere attive più app in contemporanea e via dicendo.
Se invece volessi giocare, qui la situazione si complica un po’! Abbiamo un Adreno 644 che è un componente di fascia media, quindi data l’elevata risoluzione del display fa un po’ i capricci in certe situazioni. Bene o male potrai girare giochi di tutti i tipi, ma per quelli più pesanti come per esempio PUGB andare sopra i 60FPS non è per nulla contemplabile se non riducendo al minimo i settaggi grafici. Parliamo comunque di 30/35 FPS che non è male, visto che si tratta di un tablet, ma ovviamente è giusto riportartelo. Se invece sei solito goderti prodotti meno impegnativi, allora potrai anche superare tranquillamente i 60FPS! Si poteva sicuramente osare un po’ di più, ma probabilmente si è preferito non far lievitare troppo il prezzo ed è comprensibile.
Giochicchiando con il prodotto, ho avuto modo anche di rimanere piacevolmente colpito dagli speaker, in grado di rilasciare un ottimo suono per la fascia di prodotto di cui stiamo parlando.
E i servizi Google?
Purtroppo qui devo ribadire quanto affermato nella recensione di Huawei P60 Pro e cioè che i servizi Google non sono essenziali, ma a patto di effettuare qualche rinuncia. Andiamo però con ordine: anche in questo caso Huawei Matepad 11.5 esce con AppGallery combinato con Petal Search. Questi due strumenti sono essenziali e ti permettono di fare a meno del PlayStore senza grossi problemi.
All’interno di AppGallery potrai contare su un catalogo di app quasi al pari di quello di PlayStore e il segreto è semplice: dove non vi è un riscontro interno allo Store, Petal Search utilizza siti esterni come Apkpure per mettere a disposizione le app (ovviamente avvertendoti dei rischi che corri nello scaricare apk da sistemi esterni). Come ho già sentenziato nella recensione precedente, il sistema funziona a dovere e sinceramente non ho sentito minimamente la necessità del PlayStore durante il mio utilizzo di Huawei Matepad 11.5.
Abbiamo però due grossi problemi che potrebbero anche uccidere parte della produttività tipica di un tablet: il primo è che non potrai utilizzare le app Google come per esempio Drive, Gmail, Documenti e via dicendo. L’unico modo sarà quello di utilizzare l’interfaccia web, il che non è proprio il massimo della comodità.
Il secondo problema che è anche quello più ostico sono i GMS e cioè i Google Mobile Services. Molte app sono dipendenti da questi servizi e ciò genera problemi di funzionamento background con Huawei Matepad 11.5. Un esempio è Telegram, dove una volta bloccato il tablet non riceverai più le notifiche se non riaprendo l’app. Se questo difetto diventa sconfortante per un telefono, risulta assai meno fastidioso per un tablet, dove comunque si predilige l’utilizzo in altre casistiche. Le notifiche rimangono comunque un grosso problema di questo Huawei Matepad 11.5 che spero Huawei possa risolvere quanto prima!
Batteria alla Huawei
Huawei adotta un sistema di risparmio batteria molto stringente e questo aiuta tutti i prodotti dell’azienda a raggiungere un’autonomia non indifferente. Anche questo Huawei Matepad 11.5 non fa eccezione, pur a mio parere potendo fare molto meglio. Ho notato un consumo interessante della batteria, nulla di eccessivo, si riesce tranquillamente arrivare alle 13 ore senza grossi problemi, ma a mio parere si poteva fare di meglio a livello di ottimizzazione. Nulla da criticare invece sulla ricarica rapida: 7,700 mAh in circa 2 ore e mezza, con il caricatore da 18 Watt incluso nella confezione. Non male vero?
Tastiera comoda, ma…
Huawei Matepad 11.5 vanta una tastiera magnetica con cover. Grazie a essa sarà possibile far diventare il tablet una sorta di portatile e poter prendere appunti in comodità. Comodità sì, ma senza esagerare in quanto il layout è ristretto e l’inclinazione della cover non è regolabile. Essendo io abituato ad approcciarmi con un Surface, trovo l’impossibilità di regolare l’inclinazione dell’aletta della cover un grande punto a sfavore che quasi ne annulla la facoltà di utilizzare il prodotto appoggiandolo sulle ginocchia.
Comunque, la tastiera presenta un buon feedback e in ambiente universitario potrebbe fare la differenza, anche se sono convinto che l’utilizzo del pennino si dimostrerebbe la scelta migliore, come ti avevo raccontato in questa recensione!