Le scintillanti Huawei FreeBuds 5i sono recentemente capitate tra le mie mani, se ti ricordi te ne avevamo parlato in un nostro articolo. Dopo averle sostituite per più di qualche giorno alle mie fedeli Buds + di Samsung, sono finalmente pronto a dirti cosa ne penso. Si tratta di un prodotto valido? Spicca qualche difetto? Ma soprattutto, valgono i soldi richiesti per l’acquisto? Resta qui con me e ti assicuro che alla fine della recensione avrai le idee chiare!
Unboxing e caratteristiche
L’unboxing di queste Huawei FreeBuds 5i che poi acquistare sullo store Huawei, è il classico che possiamo aspettarci da qualsiasi paio di cuffie Bluetooth: le dimensioni compatte della scatola sicuramente permetteranno a chiunque voglia di poter conservare la confezione. Di seguito ovviamente ti lascio la lista di tutto ciò che troverai all’interno:
- Huawei FreeBuds 5i
- Cavetto di ricarica USB C
- Gommini di ricambio
- Manualistica
Stiamo parlando di cuffie TWS di ottima fattura che certo, non costano poco ma possono vantare una qualità non indifferente. Detto questo, veniamo un po’ alle specifiche tecniche di queste Huawei FreeBuds 5i, in quanto assai più importanti.
Partiamo dalla custodia che vanta: 48,2mm di altezza, 61,8 mm di larghezza e una profondità di 26,9mm. Abbiamo poi 410 mAh di batteria. Veniamo ora agli auricolari con un altezza pari a 30,9mm, una larghezza pari a 21,7 mm e una profondità di 23,9 mm. Ognuno dei due auricolari vanterà 55mAh di batteria. Sulla custodia sarà presente un solo tasto fisico che servirà unicamente per l’accoppiamento iniziale. Entrambi gli auricolari saranno invece dotati di svariate funzioni touch davvero interessanti. Anche per quanto riguarda la tecnologia non si scherza, con un Bluetooth 5.2, funzioni di cancellazione del rumore e ciliegina sulla torta modalità awareness.
Primo accoppiamento e impressioni.
Riuscire a configurare Huawei FreeBuds 5i è un gioco da ragazzi! Basterà tenere premuto per circa 2 secondi l’unico tasto fisico presente sulla scatola. Una volta fatto ciò il tuo telefono le rileverà senza problemi come dispositivi bluetooth. Una volta configurate, a differenza di altre marche di cuffie magari più economiche, ogni volta che aprirai il case non dovrai preoccuparti di nulla, tempo di posizionare le cuffie nell’orecchio e saranno già connesse al telefono! Si tratta veramente di pochi istanti e in tutta la durata della mia prova, non mi è mai capitato alcun tipo di problema per quanto concerne l’associazione delle cuffie al telefono.
Detto questo è importante fare un altra piccola precisazione: ognuno di noi ha una propria conformazione per quanto riguarda le orecchie. Devo dire che i gommini messi a disposizione da Huawei per queste Huawei FreeBuds 5i non sembrano lasciare alcun tipo di utente scoperto.
Personalmente ho subito trovato le cuffie comode e ti assicuro che sono un utente molto esigente. Essendo molte volte costretto a stare ore con le cuffie nelle orecchie, per me è importante la comodità in tali device. Un plauso a Huawei sotto questo punto di vista che è riuscita a bilanciare dimensioni, design e sopratutto peso, ottenendo come risultato cuffie che difficilmente daranno fastidio se indossate. Oltre questo, ulteriore pregio è che una volta posizionate all’orecchio non ho mai percepito nessun cedimento, nemmeno durante le mie sessioni di tracking. Ma di questo parleremo tra poco!
Huawei FreeBuds 5i, difficile rinunciarci!
Ribadisco quanto accennato a inizio recensione: qui stiamo parlando di un prodotto premium e la qualità si nasconde nei dettagli. Oltre alla forma ben congeniata, sicuramente queste Huawei FreeBuds 5i danno il loro meglio anche grazie a un Driver dinamico da 10 mm. Come ben sai nelle cuffie i Driver sono i principali responsabili della qualità sonora e in questo caso Huawei ha fatto centro!
Difficilmente sarai vincolato nel ricorrere a bilanciamenti in quanto questo prodotto se la cava bene sia con gli alti che con i bassi. La musica darà il meglio di sé e ti restituirà pressoché sempre un suono pulito non facendoti mai dubitare del tuo acquisto.
Inoltre, ciliegina sulla torta delle Huawei FreeBuds 5i per quanto concerne una qualità audio al top è sicuramente la meritata certificazione Hi-Res Audio con supporto LDAC: senza dilungarmi troppo si tratta di un riconoscimento che certifica la capacità di un prodotto di riuscire a riprodurre audio in qualità molto più che elevata, e LDAC è un’ulteriore garanzia. Si tratta di uno dei cavalli di battaglia di Sony e anche qui con questo codec non si scherza in quanto promette una qualità audio davvero elevata.
Ho avuto poi modo di testare accuratamente le Huawei FreeBuds 5i anche con diverse chiamate. Non ho mai ricevuto alcuna lamentela dall’altra parte della cornetta, mentre per quanto concerne il mio ascolto nulla da dire in ambienti chiusi e senza troppa gente. La situazione si complica leggermente all’aperto, dove in caso di forte vento o particolare rumorosità ci potrebbero essere dei casi in cui il microfono potrebbe risentirne. Si tratta comunque di casi limite dove anche le mie Galaxy Buds + arrancano un pochino, di conseguenza oltre che segnalarlo non mi pare il caso di farne una tragedia.
Detto questo, interessante la certificazione IP54 che permette di proteggere il tutto da polvere e schizzi. Sicuramente non è il caso di fare il bagno al prodotto, ma in una situazione di leggera pioggerella questa novità si fa sentire.
Infine abbiamo la cancellazione del rumore e la funzione Awareness che fa l’esatto opposto. Tanto per cominciare le Huawei FreeBuds 5i di per sé non isolano molto. Voglio dare un’idea di quanto sto dicendo: avendo una persona di fronte ed entrambe le mie Buds + addosso, mi risulta pressoché impossibile seguire il discorso anche solo avendo la musica a volume basso. Con queste Huawei FreeBuds 5i invece è tutto un altro paio di maniche. Ciò è dovuto ovviamente al tipo di cuffie.
Per questo motivo, la cancellazione dei rumori non guasta ed è un grosso pregio, soprattutto considerando che può raggiungere i 42dB se settata al massimo (sono disponibili 3 intensità). Discorso diverso è la modalità Awareness. Chiariamoci, una funzione in più è sempre meglio che una funzione in meno, ma in questo tipo di cuffie non sento la necessità di attivarla. Anche senza è possibile percepire qualsiasi suono esterno e facendo alcune prove in molti casi non avrei saputo distinguere la differenza tra averla attiva o meno.
Non manca qualche piccolo difetto
Parliamo ora di criticità, e del tallone d’Achille di queste Huawei FreeBuds 5i è lo stesso di cui hanno sofferto le vecchie Icon X di Samsung e cioè i comandi touch delle cuffie. Ma andiamo con ordine: in generale si tratta di funzioni completamente personalizzabili e a mio parere giostrate perfettamente dall’azienda. In particolare ho apprezzato moltissimo una funzione che pagherei oro per avere nelle mie Buds + e cioè la possibilità di regolare il volume facendo uno swipe verso l’alto o il basso. Davvero una funzione ben riuscita che amo.
Ciò che però mi ha portato all’esasperazione durante la mia prova delle Huawei FreeBuds 5i sono i tap necessari per mettere in pausa/play il contenuto in riproduzione. Non solo la feature funziona una volta su tre, ma è praticamente impossibile mettere in pausa e ripristinare il contenuto immediatamente. Facciamo un esempio: poniamo di star ascoltando una canzone e di volerla mettere in pausa tramite touch delle cuffie, una volta fatto ciò, se proverai a premere subito il touch per ripristinarla non funzionerà e dovrai effettuare altri due o tre tentativi. Il che diventa frustrante, non tanto quando si è a casa tranquilli, ma quando magari si è in giro e può capitare di dover mettere in pausa il contenuto in ascolto per diversi motivi.
Per fortuna grazie all’app Huawei i tasti sono personalizzabili e con un po’ di tentativi si può scegliere una combinazione diversa per mettere in pausa/play i propri brani. Spero che in futuro si riveda questo aspetto del prodotto.
Autonomia invidiabile e un’app ben pensata
Mi resta soltanto da affrontare un ultimo tema e cioè l’autonomia delle Huawei FreeBuds 5i. Huawei promette un’autonomia pari a circa 6 ore di utilizzo con ANC abilitato (si tratta della cancellazione del rumore), per un totale di 18.5 con custodia. Se invece deciderai di disabilitarlo avrai ben 7.5 ore, Per un totale di 28 ore con custodia.
Dati alla mano e test eseguiti, posso confermare che quanto dichiarato corrisponde alla verità. Inoltre, per ricaricare completamente gli auricolari ci vorrà circa un’ora, mentre la custodia ne impiegherà circa 2 per raggiungere il 100%. Si tratta di prodotti che difficilmente ti lasceranno scoperto per la giornata. Nel peggiore dei casi potrai sempre mettere una cuffia in carica e utilizzare l’altra, in modo tale da rimanere sempre con la tua musica a portata di mano.
Infine, voglio accennarti in merito all’app AI Life, in quanto ho notato che purtroppo non viene segnalata in nessun modo ed è facile lasciarsela sfuggire. Tuttavia è a mio parere un componente fondamentale per l’utilizzo di queste Huawei FreeBuds 5i! La troverai nello store Huawei qui e ti permetterà oltre che di verificare lo stato di carica del prodotto, anche di modificare moltissime impostazioni (tra cui i comandi touch delle cuffie) e ovviamente aggiornare il software di Huawei FreeBuds 5i. In poche parole, utilizzare queste cuffiette senza l’app nativa è un po’ come guidare una macchina senza volante.