Oggi parliamo di un prodotto sicuramente interessante per chi utilizza regolarmente un’auto e non solo, GC PowerBoost è infatti un powerbank da 16.000 mAh che oltre a ricaricare velocemente vari dispositivi come smartphone, tablet ed auricolari, è in grado di fare da avviatore di emergenza per la batteria dell’auto o ancora ricaricare quest’ultima.
Di seguito andremo ad analizzare tutte le caratteristiche e le funzionalità di questo prodotto e ti racconterò un po’ come si è comportato durante i vari test eseguiti. Iniziamo dalle basi, vediamo cosa è incluso in confezione e come è realizzato questo powerbank.
Contenuto confezione e design
La confezione è esternamente molto semplice, realizzata con i tipici colori di Green Cell, quindi verde e nero, e appena aperta troviamo una comodissima custodia rigida con cerniera, dotata anche di laccetto per il trasporto.
All’interno della custodia troviamo il powerbank, un cavo da USB-C a USB-C da 120 cm con supporto alla ricarica da 60W, due morsetti per il collegamento alla batteria dell’auto ed infine un piccolo manuale tradotto in varie lingue, tra cui anche l’italiano, dove viene spiegato il funzionamento del prodotto e si trovano anche varie indicazioni sul suo corretto utilizzo.
GC PowerBoost pesa 750 grammi ed ha un design sicuramente particolare, ha una forma non proprio lineare e presenta due tasti sulla parte frontale, allineati ad un piccolo display OLED. Non è uno dei powerbank più leggeri sulla piazza, ma d’altra parte la capacità di 16.000 mAh richiede spazio ed è stato progettato con un focus su potenza ed efficienza. Le dimensioni sono pari a 187 x 121 x 47 mm.
Questo non significa che sia difficile da portare in giro, semplicemente non stiamo parlando di un powerbank tascabile e non è forse la scelta principale se si cerca un semplice caricabatterie per ricaricare lo smartphone, mentre risulta ottimo come dispositivo da avere sempre a portata di mano nella propria automobile.
I materiali con cui è realizzato sono molto solidi ma allo stesso tempo non gravano particolarmente sul peso, inoltre GC PowerBoost è certificato IP64, ciò significa che è totalmente protetto dalla polvere e resiste anche agli spruzzi d’acqua, ma solo se le coperture in silicone in corrispondenza delle prese USB e del connettore per i morsetti sono ben chiuse.
Queste ultime non sono completamente rimovibili, è possibile aprirle per inserire cavi e morsetti ma tendono naturalmente a ritornare nella posizione di chiusura, per intenderci bisogna mantenerle aperte mentre si inserisce il cavo ed infatti per mostrarti le varie prese ho dovuto mantenere la copertura aperta durante lo scatto qui sopra. Onestamente trovo un po’ scomodo questo meccanismo e avrei preferito uno sportellino diverso, più facile da rimuovere, ma comunque è un piccolo dettaglio che non rovina l’esperienza d’uso.
Ricarica efficiente e veloce
Con GC PowerBoost è possibile ricaricare smartphone, tablet, laptop e qualsiasi altro dispositivo ricaricabile tramite cavo USB. Col cavo fornito in dotazione è possibile ottenere le migliori performance attraverso la porta di tipo-C con supporto alla tecnologia PowerDelivery (PD), infatti c’è il supporto alla ricarica da 60W che permette di ricaricare velocemente dispositivi come PC portatili e smartphone che supportano tale potenza.
Con un cavo USB standard di tipo-A è poi possibile ricaricare con una potenza massima di 20W, più che sufficiente per ricaricare una vasta gamma di dispositivi. In ogni caso sul retro del powerbank sono riportati tutti i valori in uscita sia per la porta USB-C che per le porte USB-A, per comodità te li riporto qui di seguito:
- USB-C PowerDelivery: 5V-3A, 9V-3A, 12V-3A, 15V-3A, 20V-3A (Max 60W)
- USB-A UltraCharge: 5V-2.4A, 9V-2A, 12V-1.5A (Max 18W), 5V-4A (Max 20W)
Per ricaricare il powerbank invece è necessario usare la porta USB-C che supporta la ricarica a 5V-3A, 9V-3A, 12V-3A, 15V-3A o 20V-3A per un massimo di 60W.
Per procedere con la ricarica di un dispositivo basta collegarlo al powerbank e premere il tasto di accensione su quest’ultimo, si attiverà il display con il disegno di un’auto e la percentuale di carica disponibile (non fare caso al display nella foto, nella realtà si vede tranquillamente senza artefatti, il difetto sopra che va a tagliare icona e percentuale è legato alla modalità di scatto).
A primo impatto il display risulta poco intuitivo, vedendo il disegno di un’automobile si è spinti a pensare che magari è stata impostata la modalità sbagliata, ma in realtà compare lo stesso simbolo sia per la modalità avviatore auto che per la semplice ricarica dei dispositivi, generando quindi un po’ di confusione iniziale.
Ho eseguito vari test per testare le prestazioni di questo powerbank e devo dire che in media mi sono ritrovato nelle dichiarazioni del produttore, l’efficienza è ottima considerando la capacità di 16.000 mAh e anche la velocità di ricarica è più che soddisfacente. Di seguito ti riporto il risultato di uno dei test effettuati, durante il quale ho ricaricato vari dispositivi fino a portare la carica di GC PowerBoost dal 100% allo 0% e ho poi testato la velocità di ricarica tramite un caricatore a muro da 60W:
- Inizialmente ho ricaricato delle auricolari Sony completamente scariche con custodia anch’essa scarica e la carica di GC PowerBoost è scesa dal 100% al 97%
- Successivamente ho ricaricato un Oppo Find X3 Pro con batteria da 4.500 mAh dal 17% al 100% in un’ora e 20 minuti circa, scendendo dal 97% al 67%
- Come terzo step ho ricaricato uno smartwatch dallo 0% al 100% nel giro di 40 minuti circa con la percentuale del GC PowerBoost che si è abbassata di un solo punto, quindi al 66%
- Il quarto step è stato quello di ricaricare un secondo smartphone con batteria da 5.000 mAh dal 20% al 100%, questa volta ci ha impiegato circa 2:40 (velocità limitata lato smartphone) con percentuale di carica finale del powerbank del 25%
- Infine ho collegato nuovamente il Find X3 Pro con batteria al 2% e sono riuscito a ricaricarlo per circa 40 minuti fino a portarlo al 61%, momento in cui la carica di GC PowerBoost si è totalmente esaurita.
Per ricaricare il GC PowerBoost ho invece utilizzato un caricatore a muro con supporto alla ricarica da 60W insieme al cavo in dotazione e in media il powerbank si è caricato nel giro di un’ora e 15 minuti, quindi direi in linea con il tempo dichiarato dal produttore di un’ora e 10 minuti. Altro particolare non da poco, non ho mai notato particolari surriscaldamento durante l’utilizzo.
Premendo il tasto a sinistra è invece possibile attivare la torcia, che si accenderà con una prima pressione del tasto con una luminosità del 100%; premendo più volte il tasto è poi possibile passare al 50% ed al 10% di intensità, infine è presente la modalità SOS che produce un effetto lampeggiante.
Il powerbank perfetto da portare in auto
Come ho detto fin dal principio, GC PowerBoost non è un semplice powerbank, ma può anche essere utilizzato come avviatore d’emergenza per l’auto o ancora per caricare la batteria della tua automobile.
Tutto ciò è possibile grazie ai morsetti inclusi in confezione, i quali possono essere collegati al powerbank tramite l’apposito ingresso posto sulla parte laterale alta.
Il metodo di collegamento è univoco e non si può sbagliare, dunque non c’è il rischio di creare situazioni pericolose, inoltre i morsetti si agganciano con facilità agli appositi connettori. Una volta collegati i morsetti al powerbank, prima di accendere quest’ultimo è necessario collegarli alla batteria dell’auto; fatto ciò basterà schiacciare il pulsante di accensione, sul display verrà visualizzata l’icona di un’auto e la modalità jump start sarà attiva, dunque non resta che avviare l’auto.
Grazie ai suoi 2000 A ed alla capacità di 16.000 mAh GC PowerBoost può effettuare fino a 30 avvii di emergenza, ma tutto dipende anche dall’auto che si sta avviando. È possibile avviare anche un SUV o un camper, ma con batterie più potenti si avranno meno avvii a disposizione.
Con questo powerbank è possibile avviare motori anche molto potenti, secondo quanto dichiarato dal produttore si possono avviare motori diesel di cilindrata 6 litri (6.000 cc) e a gasolio di cilindrata 8 litri. Parliamo dunque di cilindrate ben più grosse delle auto che solitamente siamo abituati a vedere circolare per strada tutti i giorni.
Infine collegando i morsetti alla batteria e premendo due volte il tasto di accensione è possibile accedere alla funzionalità di ricarica della batteria dell’auto, compatibile con le batterie da 12V.
Conclusioni su GC PowerBoost
Tirando le somme devo dire che Green Cell ha realizzato un bel prodotto, soddisfacente sia per quanto riguarda la ricarica di dispositivi tramite USB, sia per quanto riguarda l’utilizzo come avviatore e caricatore di batterie per le auto. È un prodotto potente ed efficiente che mantiene le promesse fatte ed è un ottimo compagno per i viaggi in auto e non solo.
Personalmente farei qualche ritocco per renderlo ancora più appetibile, andando a perfezionare l’utilizzo del display che risulta non sempre intuitivo al 100% e a modificare magari le protezioni in gomma per il collegamento dei cavi con qualcosa di più pratico e magari anche più protettivo visto che alla lunga le protezioni in silicone potrebbero rovinarsi, ma si tratta di particolari di poco conto nella valutazione generale.
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