La Key Light Mini è l’ultima proposta di Elgato per quanto riguarda i prodotti Key Light e rappresenta la soluzione portatile del brand, infatti rispetto ai precedenti modelli, la versione Mini è dotata di una batteria e può essere utilizzata per creare contenuti ovunque, senza essere dipendenti da una presa elettrica. Nelle ultime settimane abbiamo avuto la possibilità di provare Key Light Mini abbinata al supporto Elgato Master Mount L, e di seguito ti racconto come è andata.
Contenuto Confezione
Partiamo dalle basi, ovvero il contenuto della confezione, realizzata principalmente in cartone e materiali riciclabili; l’azienda ha infatti come obiettivo la totale eliminazione della plastica dai propri imballaggi e devo dire che i risultati di tale impegno sono chiaramente visibili quando si va ad effettuare l’unboxing. Qui sotto puoi vedere un video che ho realizzato durante l’unboxing del prodotto.
All’interno della confezione troviamo la Key Light Mini, accompagnata dal cavo di ricarica/alimentazione, una guida rapida e le istruzioni sulla sicurezza. Il cavo ha da una parte il classico attacco USB-A standard e dall’altra un attacco Type-C, inoltre quest’ultimo presenta una curvatura di 180 gradi che agevola particolarmente l’alimentazione in modalità studio (te ne parlo più avanti) e la ricarica in alcune posizioni.
Parlando di specifiche tecniche, l’intensità luminosa di Key Light Mini è regolabile ed arriva ad un massimo di 800 lumen, mentre la temperatura varia tra 2900K e 7000K, con un indice di resa cromatica (CRI) superiore al 94%. La batteria integrata è una LiPo da 3,7 V, ha una capacità di 4.000 mAh e supporta la ricarica rapida fino a 3 A, 5V (15 W, che è poi anche il consumo massimo). Le dimensioni sono pari a 147 x 100 x 17 mm ed ha un peso di 300 grammi. Come vedremo più avanti, è possibile collegare Key Light Mini ad una rete Wi-Fi per gestirla tramite software, ed infatti sono supportate le reti Wi-Fi a 2.4 GHz e 5 GHz, 802.11 a/b/g/n con codifica WPA2 + AES, WPA + TKIP/AES.
Design portatile ma non molto versatile
Il design è molto semplice per quanto riguarda la parte frontale, dove troviamo il pannello realizzato con LED OSRAM di ottima qualità che non generano alcun fenomeno di flicker ed un diffusore a più strati che non lascia intravedere i LED al di sotto e diffonde uniformemente la luce. Durante i miei testi non ho mai notato alcuno sfarfallio della luce e l’illuminazione è sempre stata molto stabile ed uniforme, quindi da questo punto di vista direi che Key Light Mini si comporta in modo eccellente.
Sul retro il design è molto accattivante, c’è il logo Elgato al centro ed una trama molto piacevole che occupa la superficie circostante. Sul lato sinistro troviamo il simbolo della batteria con 5 LED bianchi che vanno ad indicare lo stato di carica (20, 40, 60, 80, 100%), mentre più in alto c’è il simbolo del Wi-Fi con un LED di colore blu; quest’ultimo è spento se viene disattivato il wifi, lampeggia quando è attiva la ricerca di una rete e diventa blu fisso quando la connessione è stata stabilita.
L’autonomia è molto buona, ho fatto delle prove e con luminosità al 100% mi è durata in media 2 ore, mentre impostata al 50% si raggiungono tranquillamente le 4 ore di funzionamento. Per una ricarica completa da 0 a 100% invece ci vuole in media un’ora e mezza.
Una particolarità che ho molto apprezzato di questa Key Light Mini è la possibilità di attaccarla magneticamente alle superfici metalliche, il tutto grazie a quei quattro supporti circolari presenti agli angoli. Questa caratteristica ci offre maggiori possibilità di posizionamento in quanto permette di attaccare la nostra fonte di illuminazione anche al frigo o altre superfici che possono risultare utili in determinate situazioni.
Sulla parte inferiore c’è la filettatura per una vite da 1/4″, classico attacco che si trova solitamente sui vari treppiedi e altri supporti simili e che è presente anche sul supporto Elgato Master Mount L. Risulta quindi facilmente collegabile anche ad una reflex o mirrorless, soprattutto se si è in possesso di uno di quegli adattatori hot shoe con vite che spesso si abbinano alle fotocamere e videocamere.
Ho invece notato con dispiacere che manca un attacco hot shoe, quelli che tanto si usano sulle fotocamere di ultima generazione e che permetterebbero l’utilizzo di un ulteriore accessorio da abbinare alla Key Light Mini durante le registrazioni. Un esempio banale è quello della registrazione di un video con una mirrorless, solitamente per ottenere una buona qualità, oltre ad un faretto, si utilizza anche un microfono esterno, e quest’ultimo lo si attacca proprio sul faretto nel caso in cui ci sia un attacco hot shoe o a vite aggiuntivo.
Con un’aggiunta di questo tipo il prodotto sarebbe risultato ancora più versatile e ancora più adatto alla creazione di contenuti outdoor ed è un peccato che manchi visto che ci sono due superfici laterali (guardandola frontalmente sarebbero quella superiore e quella a sinistra) che sono totalmente vuote a avrebbero potuto ospitare tranquillamente qualcosa del genere. Magari può essere un’idea per un futuro prodotto?
È giusto comunque far notare che grazie alla superficie liscia del lato inferiore e di quello laterale sinistro, il pannello LED resta tranquillamente in piedi se lo si poggia su una superficie liscia.
Sul lato destro troviamo invece la porta USB-C per ricarica ed alimentazione, il tasto di accensione/spegnimento, un controllo per regolare temperatura ed intensità della luce ed infine un pulsante di reset nascosto. Premendo una sola volta il tasto di accensione si attiveranno i LED posteriori della batteria per indicarci la carica residua, mentre per accendere o spegnere Key Light Mini bisogna tenere premuto il tasto per circa 2-3 secondi.
Quando si accende il pannello LED, basta spostare l’apposito controllo verso l’alto o verso il basso per regolarne l’intensità luminosa, mentre basterà premerlo brevemente per passare al controllo della temperatura (e viceversa); quando passiamo al controllo della temperatura, Key Light Mini lampeggia due volte, mentre tornando al controllo dell’intensità lampeggia un’unica volta. Tenendo invece premuto questo tasto, si andrà ad attivare/disattivare la connessione Wi-Fi.
Per azionare il tasto di reset è invece necessario armarsi di uno di quegli strumenti che si usano anche per estrarre le SIM dagli smartphone, infatti il pulsante è nascosto e non è raggiungibile normalmente. Basterà premerlo per circa 5 secondi per avviare il reset delle impostazioni. Forse non è la soluzione più comoda, ma almeno si evitano reset involontari.
Ho già accennato precedentemente alla particolare forma del cavo di ricarica, ma nella foto qui sopra magari ti risulterà più chiara la sua utilità, una scelta di design che risulta vincente soprattutto quando si utilizza la modalità studio. In pratica attivando questa modalità si disattiva la batteria e Key Light Mini inizia a funzionare esclusivamente tramite alimentazione, una funzionalità molto apprezzata perché permette di preservare la batteria quando si utilizza il pannello di illuminazione in una postazione fissa dotata di corrente elettrica.
Se sei uno streamer, ti ritrovi a registrare lunghi video mentre sei seduto vicino alla scrivania del computer o ancora partecipi spesso a videoconferenze e ti ritrovi ad usare Key Light Mini in situazioni del genere, poterla utilizzare attaccata ad una fonte di alimentazione senza doverti preoccupare che la batteria si scarichi o di rovinare nel tempo quest’ultima è una caratteristica da non sottovalutare.
Attenzione però, c’è una cosa al riguardo che non mi è piaciuta del tutto, in pratica la modalità studio può essere attivata tramite app o software per PC Elgato Control Center (di cui ti parlo in dettaglio a breve) solo se Key Light Mini è già attaccata ad una fonte di alimentazione, e fin qui tutto ok. Il problema sorge quando vai a staccare il cavo, infatti dovrà essere tua premura quella di andare a disattivare la modalità studio prima di scollegare il cavo di alimentazione, altrimenti la batteria resterà disattivata e non potrai accenderla mentre sei in giro.
Il lato positivo di tale funzionamento è che se ti ritrovi ad usarla principalmente in modalità studio non dovrai stare lì ad attivare la suddetta modalità ad ogni utilizzo, mentre quello negativo è che se finisci la tua sessione di streaming e non riattivi la batteria prima di infilarle la Key Light Mini nello zaino per andare a registrare un vlog, ti ritroverai con un fermacarte nel momento del bisogno e non potrai fare nulla fino a quando non sarai ritornato a casa (e ti spiego meglio perché nel prossimo paragrafo quando ti parlo della connessione wifi).
Controllo tramite software e Wi-Fi
Uno dei punti di forza del sistema Key Light è il controllo tramite l’Elgato Control Center, disponibile sia come app per Android (da cui sono presi gli screenshot qui sopra) ed iOS che come software per Windows e Mac. Personalmente ho testato il software su Android e su Windows è l’ho trovato semplice ed intuitivo. Per il primo collegamento bisogna andare nelle impostazioni e selezionare “Aggiungi nuovo accessorio”, viene quindi individuato il pannello Key Light Mini, dopodiché si viene guidati attraverso la scelta della rete Wi-Fi a cui connettersi, con successivo inserimento della password.
Mi è capitato di avere problemi con il collegamento Wi-Fi alla prima accensione poiché l’accessorio non veniva trovato dall’app, ma mi è bastato utilizzare il tasto di reset e subito dopo il software ha immediatamente trovato la Key Light Mini tra i dispositivi disponibili.
Dopo la prima configurazione, Key Light Mini si connetterà automaticamente alla rete scelta ad ogni accensione e potrai controllarla tramite software, regolando intensità e temperatura senza dover raggiungere i tasti fisici a lato del pannello LED. Da software si può anche attivare la modalità studio e attivare la modalità risparmio energetico, che permette di disattivare il Wi-Fi e regolare la luminosità quando la batteria scende sotto una percentuale da noi scelta.
Se hai anche altre Key Light per la tua postazione, potrai controllarle tutte tramite il control center (qui sopra uno screenshot del pannello di controllo su Windows), una funzionalità molto comoda e pratica che ci agevola molto se dobbiamo trovare le giuste impostazioni di illuminazione per una registrazione video o una diretta. È anche compatibile con Stream Deck, attraverso il quale potrai controllarla con la semplice pressione di un tasto.
Peccato che per il collegamento Wi-Fi sia necessaria una rete che faccia da tramite, non c’è infatti la possibilità di collegamento diretto tra smartphone e Key Light Mini, una funzione che sarebbe stata utile soprattutto per le riprese fuori casa. In alcune situazioni un collegamento del genere si sarebbe rivelato molto comodo, ma devo dire che i controlli fisici a lato non ne fanno sentire particolarmente la mancanza se non si hanno particolari esigenze.
Avendo avuto la possibilità di provare anche il supporto Elgato Master Mount L, ti riporto anche le mie impressioni al riguardo. Fin da subito si nota la qualità e la stabilità del prodotto, che è realizzato in acciaio ed è allungabile, infatti passa da un’altezza minima di 55 cm ad una massima di 125 cm e regolarlo è molto semplice grazie al sistema di fermi che si bloccano e sbloccano con una semplice rotazione.
Elgato Master Mount L si fissa molto facilmente ad un tavolo o ad una scrivania grazie all’aggancio inferiore, basta ruotare la leva inferiore in senso orario per adattare il supporto allo spessore della scrivania e ruotarla successivamente in senso antiorario per stringerlo e fissarlo. Più facile a farsi che a dirsi, inoltre sono presenti dei rivestimenti gommati nei punti di contatto con il tavolo che evitano di rovinare la superficie e rendono il tutto ancora più stabile evitando che scivolamenti.
Infine l’attacco a vite da 1/4″, compatibile con Key Light Mini ma anche con tantissimi altri dispositivi, è situato su di una testa a sfera inclinabile di 90° gradi in due direzioni, si può quindi illuminare in modo diretto la scrivania o realizzare una ripresa con un dispositivo che punta direttamente verso il basso. La testa a sfera risulta anch’essa molto stabile grazie ad un’apposita manopola di fissaggio e può ruotare a 360° per facilitare il posizionamento del dispositivo ad essa attaccato.
Conclusioni su Key Light Mini
La qualità del pannello LED OSRAM si fa sentire tutta su questa Key Light Mini che, nonostante le dimensioni compatte, è in grado di illuminare senza problemi l’inquadratura scelta. Anche i materiali sono di qualità e l’impressione che si ha fin da subito è quella di avere a che fare con un prodotto premium.
Qualche margine di miglioramento c’è, questa versione Mini non si distacca completamente dal resto della serie e per certi versi sembra ancora più indirizzata verso l’utilizzo su postazioni fisse, ma resta comunque un prodotto completo che risulta particolarmente interessante per i content creator che si ritrovano spesso ad alternarsi tra creazione di contenuti in casa e fuori porta o che semplicemente non hanno una postazione di registrazione fissa e prediligono una soluzione di illuminazione che sia anche portatile e versatile.
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