Avevamo già accennato brevemente qualcosa riguardo l’Anker PowerConf parlando delle novità presentate da Anker al CES 2020 di Las Vegas, ma allora conoscevamo solo superficialmente il prodotto, mentre ora abbiamo potuto provarlo in prima persona per farci un’idea di quelle che sono le reali potenzialità di questo speaker portatile. Partiamo innanzitutto col conoscere più da vicino questo dispositivo, pensato principalmente per i professionisti che si ritrovano ad affrontare conferenze durante i viaggi di lavoro, ma che si presta in realtà anche a molti altri utilizzi alternativi.
Anker PowerConf: caratteristiche principali
Partiamo dalla base, si tratta di uno speaker portatile dotato di microfoni e connessione bluetooth. I microfoni a disposizione sono 6 e sono disposti in modo tale da catturare l’audio a 360 gradi in un raggio di 5 metri, ottimo per catturare le voci di diverse persone sedute intorno ad un tavolo.
Questo speaker è poi dotato di diverse tecnologie che permettono di ottenere un’ottima qualità audio, in particolare c’è una funzione di riduzione del rumore ambientale ed una funzione che invece ottimizza l’input vocale, andando ad aumentare il tono di voce delle persone che sono sedute ad una distanza maggiore dal dispositivo rispetto ad altre e garantire quindi una maggiore uniformità per chi è dall’altra parte della chiamata ad ascoltare.
Sull’intera superficie del prodotto troviamo 7 tasti, due sono fisici, si trovano sulla parte laterale anteriore e servono ad accendere il dispositivo e ad avviare l’associazione bluetooth con un altro dispositivo, mentre sulla parte centrale del dispositivo troviamo 5 pulsanti touch accerchiati da un led luminoso blu, che servono a regolare i vari parametri relativi alla chiamata in corso o in arrivo.
In particolare ci sono due tasti per regolare il volume dello speaker, un tasto per mutare il microfono, un tasto per rispondere ad una chiamata in arrivo, o anche rifiutarla, ed infine un tasto che permette di mettere in pausa e di riprendere la riproduzione di audio dalla sorgente (essendo uno speaker, può riprodurre tutto l’audio avviato dalla sorgente e, anche se non è un prodotto indicato per ascoltare musica, gli orecchi non troppo fini possono accontentarsi ugualmente del risultato). Il led luminoso invece aiuta a capire lo stato del dispositivo, l’intensità del volume e durante la chiamata si illumina seguendo l’audio in entrata.
Vicino ai tasti fisici ci sono poi due led, uno di alimentazione ed uno collegato alla connessione bluetooth. Sulla parte posteriore ci sono invece 3 porte, la prima è una porta USB-C che serve a ricaricare il dispositivo, la seconda è una porta AUX per l’uscita audio ed infine la terza è una porta USB-A che serve a ricaricare dispositivi esterni; ebbene si, questo dispositivo può anche fungere da powerbank, fornendo magari al proprio smartphone una ricarica di emergenza.
La batteria integrata è da 6.700 mAh, una capienza più che sufficiente per l’utilizzo in chiamata, infatti secondo quanto dichiarato è possibile restare in chiamata per ben 24 ore prima che lo speaker si spenga; il discorso ovviamente cambia se si vuole ricaricare il proprio smartphone, poiché tale azione va a consumare molta più energia.
La connessione con il dispositivo che effettua la chiamata, che può essere uno smartphone, un tablet, un computer o un qualsiasi altro dispositivo simile, può avvenire sia tramite bluetooth, sia tramite il cavo USB-C in dotazione.
Nella confezione è presente anche una comoda ed elegante custodia da viaggio, perfetta per portare il PowerConf in giro nella propria borsa o zaino insieme al cavo fornito in dotazione.
Anker PowerConf: prova ed impressioni generali
Ho provato lo speaker cercando di analizzare al meglio i suoi punti di forza, ovvero la portabilità e la qualità audio, sia in entrata che in uscita. Parto col dire che la connessione bluetooth non ha dato alcun tipo di problema con i miei dispositivi Android e Windows, anzi il dispositivo viene trovato e si associa velocemente, senza dover fare nulla di particolare.
Per quanto riguarda l’audio a 360°, devo dire che i 6 microfoni si comportano egregiamente, catturano molto bene l’audio in qualsiasi posizione si trovino le persone all’interno della stanza, anche se la persona che sta parlando cammina durante la conversazione.
Il sistema di ottimizzazione dell’audio in entrata non è invece perfetto, in quanto dovrebbe andare a nascondere la percezione della distanza dell’interlocutore dal microfono, ma ho potuto constatare che la tecnologia non sempre fa il suo dovere; anche quando a parlare è una sola persona, si percepisce abbastanza chiaramente quando questa è più vicina o più lontana dallo speaker. Sinceramente non lo ritengo un problema, fintanto che l’audio risulta comunque chiaro, inoltre tramite l’app Soundcore è possibile accedere ad aggiornamenti del firmware che potrebbero nel tempo migliorare questo aspetto, che è prettamente software.
Il volume è ampiamente regolabile e raggiunge livelli anche piuttosto alti, quindi da questo punto di vista nulla da dire, in alcuni casi si potrebbe usare lo speaker anche per alleggerire l’aria in ufficio con un po’ di musica, anche se come già accennato le casse non sono pensate per questo utilizzo, quindi non aspettarti chissà quale qualità in tal senso.
Lo speaker è pensato per chi si ritrova a viaggiare spesso per lavoro ed allo stesso tempo ha la necessità di tenere delle conferenze a distanza insieme ad alcuni colleghi, ma gli utilizzi possono essere di vario genere; in una qualsiasi situazione in cui c’è un gruppo di persone in un luogo che vuole comunicare con una o più persone distanti, l’Anker PowerConf può rivelarsi molto utile. Mi viene in mente, ad esempio, un’asta del fantacalcio con un collega di lavoro che è stato trasferito presso un’altra sede, o una conferenza organizzata da un professore per i propri alunni in classe.
Se sei interessato all’acquisto, l’Anker PowerConf è disponibile su Amazon al prezzo di 119,99€.