Se ci segui con una certa costanza, ormai sarai anche tu dell’idea che realme è uno dei competitor più agguerriti dei produtti di smartphone blasonati. Ogni anno infatti l’azienda cinese, costola di Oppo, propone i propri device che si contraddistinguono per una certa cura nei dettagli (e nelle dotazioni) e presentano costanti innovazioni.ì senza tenere conto della possibilità di avere telefoni con prestazioni da veri e propri top di gamma a prezzi più bassi rispetto a molti concorrenti.
Sarà così anche quest’anno? Scopriamolo esaminando realme GT7 e GT7 T.
La serie GT7 è completa
Come affermazione potrebbe sembrare di per sé un po’ strana, ma in realtà il primo modello della serie è il GT7 Pro uscito a fine 2024; come tradizione, realme ritorna sulla stessa denominazione presentando i nuovi GT7 e GT 7T coprendo un po’ tutte le esigenze del pubblico.
In realtà, devo fare una piccola considerazione personale per onestà di cronaca: considerato che già avevamo il GT7 Pro, perchè proporre due telefoni con due schede tecniche molto simili e con una differenza di prezzo così piccola? Si perchè in effetti le differenze tra GT7 e GT7 T non sono particolarmente marcate, ma le scopriremo a breve.
Unboxing ed estetica
Le confezioni per entrambi gli smartphone sono pressochè identiche e molto classiche; due parallelepipedi neri che regano sul fronte il nome del modello e dietro le specifiche.

All’interno, oltre allo smartphone troviamo un cavo di ricarica USB-USB C e una cover in silicone morbido, a dire il vero abbastanza anonima con il solo logo del produttore a distinguerla da un prodotto generico.


Estratti dal loro involucro protettivo di carta, i due smartphone si presentano molto simili nel complesso ma con alcuni dettagli differenti. Su GT7 spicca la triplice fotocamera e la back cover IceSense Design in grafene; oltre ad avere un colore particolare e una sensazione al tatto setosa, il materiale di cui si compone il retro contribuisce a disperdere in maniera più efficace il calore anche durante sessioni di gioco prolungate. Per la prima volta infatti, il grafene, che è materiale altamente conduttivo viene utilizzato nel settore della telefonia garantendo un vantaggio concreto in termini di dissipazione termica. Realme dichiara che la back cover è costituita da un foglio di grafene misura 4000mm² posizionato tra due strati in fibra di vetro, per ottenere una dissipazione termica fino a 24 volte superiore rispetto alla fibra di vetro e sei volte rispetto al vetro.
Tuttavia, al netto dell’indubbia utilità di IceSense, la mia preferenza va al GT7 T, il fratello “povero” che con la sua back cover in similpelle giallonera, ha un effetto racing e un grip piacevoli a vista e tatto; certo, rimane la versione Aston Martin di GT7 ma quella l’abbiamo vista solo in foto e non possiamo giudicare.
Per il resto, entrambi gli smartphone hanno le stesse dimensioni e peso simile (qualche grammo in meno per GT 7), entrambi con schermo AMOLED da 6,78” e blocco camere rialzato di qualche mm che sfrutta la tecnologia Hyperimage. A telefoni spenti e con le cover installate diventa quasi impossibile distinguere i due modelli tra di loro.

Prestazioni
Sotto il cofano di entrambi i modelli batte un motore potente, tuttavia il primo aspetto su cui mi voglio soffermare sulla batteria installata su GT7 e 7T: abbiamo a disposizione ben 7000 mAh, che al momento sono la massima capienza su uno smartphone che non sia rugged o affini. E’questo un elemento per me importante dal momento che, al termine di una classica giornata fatta stress con un uso importante dei social e di contenuti multimediali, si riesce ad arrivare a sera con un buon 40%, che con usi più moderati potrebbe portare anche ad una sola ricarica necessaria ogni 2 giorni circa.
Come se non bastasse, utilizzando un caricabatterie con il sistema proprietario SUPERVOOC (da acquistare a parte) a 120W consente di ricaricare metà della batteria in 14 minuti e ripristinare il 100% della potenza in soli 40 minuti. Inoltre, con la tecnologica Smart Bypass è possibile alimentare direttamente la scheda madre evitando surriscaldamenti di sorta e quindi una decadenza rapida della batteria.
In buona sostanza, con un utilizzo intenso del telefono, non sono riuscito ad esauire la carica in nessuno dei due device.
Dove i due modelli differiscono è nel processore installato: realme GT 7 monta il nuovo MediaTek Dimensity 9400e da 4nm con 1 core Cortex-X4 a 3.4GHz, 3 core X4 a 2.85GHz e 4 core A720 a 2.0GHz a abbinati a una GPU Arm Immortalis-G720 a 1.3GHz con supporto al Ray Tracing, che sicuramente farà piacere ai gamer più incalliti. Siamo dunque in presenza di un processore estremamente potente, che registra picchi prestazionali superiori anche agli Snapdragon 8 di 3 generazione. Tuttavia, anche il GT7 T monta un processore di tutto rispetto, ovvero il Dimensity 8400-MAX, che sulla celebre app AnTuTu registra un interessante 1.750.000. Dispone di una camera a vapore da 7700mm², la più grande del segmento, che copre il 65% della superficie interna, garantendo performance stabili anche durante lunghe sessioni di gioco.
Menzionati i dati strettamente tecnici, è opportuno rilevare come nell’uso quotidiano le prestazioni di entrambi i telefoni sono molto elevate, per non dire quasi indistinguibili; è proprio da questo punto che ho iniziato a chiedermi il senso di proporre due telefoni sostanzialmente uguali, entrambi al top.
Passando agli schermi, realme GT 7 presenta un display AMOLED da 6,78” con risoluzione di 2780×1264 pixel, refresh rate fino a 120Hz e luminosità massima di 6000 nit. Questo pannello è pensato per offrire un’esperienza cinematografica grazie al supporto a HDR10+ e Dolby Vision. Il GT 7T, dal canto suo, utilizza un pannello leggermente più luminoso (fino a 1800 nit) e con risoluzione 2800×1280, garantendo un’ottima leggibilità in ogni condizione ambientale. Anche qui, in entrambi i casi siamo in presenza di ottimi schermi, reattivi al tocco e quindi ideali per il gaming e per la fruizione di contenuti multimediali; grazie alle ottimizzazioni software di GT Boost, GT 7 supporta fino a 120 FPS, su numerosi titoli come Call of Duty Mobile, PUBG eccetera.
Come d’abitudine di realme, sono ormai quasi inesistenti mentre permane il foto per la fotocamera digitale.
Velocissimo il sensore di impronte digitale posto sotto lo schermo, che in pochi millisecondi e indipendentemente dalla posizione del dito riesce a leggere l’impronta e sbloccare il telefono.
A completare le dotazioni di entrambi i telefoni abbiamo Dual SIM, supporto eSIM e ricezione del 5G, Wi-Fi 7 (GT 7), Wi-Fi 6 (GT 7T) e Bluetooth 5.4 (GT 7T) e 6.0 (GT 7). La tecnologia Antenna XL utilizzata per i due telefoni consente il massimo della ricezione possibile e un audio in chiamata chiaro e cristallino anche in situazioni in cui normalmente si fatica a prendere il segnale. Trattandosi di top di gamma, su entrambi i modelli troviamo le certificazioni IP69, IP68 e IP66 che assicurano una protezione superiore contro polvere, schizzi e immersioni prolungate.
Fotocamere e IA
Ormai da qualche tempo, realme si focalizza molto su due segmenti dei propri smartphone: la IAe il comparto fotografico. Per quanto riguarda quest’ultimo, realme GT 7 integra un comparto fotografico con sensore principale Sony IMX906 da 50MP, teleobiettivo Samsung S5KJN5 da 50MP, ultrawide OV08D10 da 8MP e una camera frontale Sony IMX615 da 32MP. La qualità fotografica è potenziata da algoritmi come Lightning Snap, che consente di scattare fino a 50 foto al secondo con una velocità dell’otturatore fino a 1/10266s. La modalità Travel Style si ispira a tre celebri estetiche fotografiche (‘Mountain’, ‘Island’ e ‘City’) per offrire preset di colori professionali. Un elemento unico è la possibilità di registrare video in 4K anche in modalità subacquea, una prima assoluta per uno smartphone.
Nel modello 7T, a mancare è invece il teleobiettivo anche se si riescono a fare ottime foto; certo, se vai a guardare le foto zoomate di GT 7 ti accorgerai come l’elemento centrale della seconda foto (le telecamere della ZTL) nella foto 1x appaiono minuscole in lontananza. Segno che il comparto fotografico di questi telefoni è davvero di altissimo livello, anche per quanto riguarda i selfie che con i 32MP ormai possono rivaleggiare in qualità con le camere posteriori di altri telefoni.


Come già visto in passato realme ha inserito una suite completa di funzionalità AI di nuova generazione. Tra queste spicca AI Planner, un assistente personale che riconosce date, luoghi e contesti da chat, email e social media per creare promemoria e appuntamenti automaticamente; si tratta di una funzione utilissima da attivare con un doppio tocco sul retro del telefono, così che la IA possa riconoscere eventuali elementi da salvare e creare ricorrenze o note apposite.
Tornano poi le funzionalità già viste di fotoritocco, che secondo me sono tra le migliori sul mercato, ovvero AI Glare Removal, AI Eraser 2.0, AI Landscape+ in grado di garantire in pochi tocchi dei livelli quasi professionali di ritocco, specie sull’eliminazione di oggetti e persone presenti sulla scena.
Insieme all’utilizzo di Google Gemini possiamo dire che realme è l’azienda che sfrutta meglio di tutte la IA, alla pari forse solo con Samsung.