Da quando è stata fondata, nel 2018 come spin-off di Oppo, Realme è sempre stata un’azienda il cui obiettivo principale è quello di proporre smartphone con caratteristiche tecniche elevate a prezzi abbastanza concorrenziali.
A questa politica positivamente aggressiva il mercato, specialmente quello europeo, ha risposto abbastanza bene: con il claim “dare to leap” (ovvero osa il salto, sfida le convenzioni potremmo dire) Realme è la compagnia produttrice di smartphone che ha registrato la crescita maggiore nel Vecchio Continente.
Forte di questi risultati, Realme ha avviato una nuova fase della propria vita proprio con questa serie 12, con un nuovo claim che ora è Make it real ed esplicita la direzione dell’azienda cinese: rivolgersi a un pubblico prettamente giovanile e molto social, attraverso smartphone dai contenuti tecnici interessanti in modo particolare per quanto riguarda il comparto fotografico.
Proprio di questo aspetto avremo modo di parlare, ma cominciamo dalla presentazione di Realme 12 Pro.
Unboxing e contenuto di Realme 12 Pro
Il nostro realme 12 Pro si presenta con l’ormai classica scatola gialla: al suo interno, come ormai d’abitudine per i produttori cinesi troviamo una comoda cover trasparente in plastica morbida, il pin per rimuovere la sim, lo smartphone, la manualistica e un caricabatterie da 67W con tecnologia SUPERVOOC, che ci ricorda come tra le nostre mani ci sia un appartenente della famiglia che comprende anche Oppo e Oneplus.
Design e display
Dal punto di vista prettamente visivo, realme 12 Pro merita un capitolo a parte. Questo perché è uno dei pochi smartphone in grado di emergere dalla massa che propone design quasi del tutto uniformi e piatti; se dovessimo pensare a uno smartphone in grado di catturare il nostro sguardo nei classici allestimenti da negozio specializzato, oppure capace di farci chiedere “ma che telefono è?” ad un nostro amico, questo è molto probabilmente il 12 Pro.
Estratto il telefono dalla confezione possiamo notare come sul frontale poco è cambiato rispetto al predecessore. Nonostante un ampio display da 6,7” che occupa il 93% del telefono, i bordi stondati e un peso di soli 190 grammi rendono realme 12 Pro leggero e maneggevole se non quasi sfuggente a causa proprio di quello schermo curvo che ormai molti produttori stanno progressivamente abbandonando.
Come già anticipato, è girando Realme 12 Pro che notiamo le differenze principali. Ad emergere innanzitutto è il blocco camere che tradisce la collaborazione con il famoso designer francese Ollivier Savéo, specializzato in alta orologeria svizzera (ha infatti collaborato con Piaget, Breitling e l’immancabile Rolex): le 4 camere sono incastonate in un blocco circolare che con l’effetto sunburst di questa colorazione blu, che lo rende cangiante a seconda di come viene colpito dalla luce e la ghiera dorata che lo racchiude, ricorda effettiamente un orologio.
Interessante anche il resto della backcover, con una riga dorata che attraversa per intero il nostro smartphone e richiama ancora una volta a motivi tipici dell’orologeria elvetica. L’altro elemento distintivo è il materiale che compone il retro di realme 12 Pro ovvero quella che il produttore definisce pelle vegana (che poi è sostanzialmente un materiale gommato) e che conferisce all’intero telefono un aspetto elegante e un grip solido oltre a rendere il telefono immune da polvere e ditate.
Per quanto riguarda il display, come già detto occupa gran parte del frontale dello smartphone ed è un pannello sostanzialmente simile a quanto già visto sul modello precedente; si tratta di un display da 6,7” OLED con risoluzione FHD+ e una frequenza di aggiornamento in linea con i competitor più attrezzati, fino a 120 Hz.
Si tratta di uno schermo abbastanza performante, con una buona gamma di colori e una resa realistica delle immagini, con l’unico inconveniente che una luminosità compresa tra gli 800 e i 950 nits potrebbe renderlo poco leggibile sotto la luce diretta del sole.
Nessun problema nelle altre situazioni, con una resa apprezzabile sia durante la riproduzione di videogame sia durante lo streaming di contenuti multimediali; quanto visualizzato sarà assolutamente di nostro gradimento.
Prestazioni
Uno dei pochi punti deboli di realme 12 Pro è il processore, uno Snapdragon 6 Gen 1 di Qualcomm: si tratta di un octa-core con 4 processori A78 che operano a 2.2 GHz e altri 4 che lavorano a 1.8 GHz.
Intendiamoci, nell’uso di tutti i giorni il processore è più che sufficiente, tuttavia si poteva osare qualcosina di più, considerato come i competitor montino chipset più aggiornati.
In ogni caso, trattandosi di un processore con un anno di vita è ancora più che sufficiente a portare avanti le nostre attività: sia durante il processo di configurazione, denso quindi di download, che durante l’utilizzo di titoli come EA FC Mobile o Call of Duty Mobile non ho riscontrato rallentamenti o surriscaldamenti eccessivi, anche durante un uso prolungato del telefono.
Per cui possiamo ritenere che una normale user experience in Realme 12 Pro filerà liscia come l’olio, considerando anche il software che Realme utilizza sui propri smartphone. Nel caso specifico siamo sotto Android 14 con realme UI 5.0, che se vogliamo è molto simile (per non dire quasi un clone) della ColorOS di Oppo e della Oxygen OS. Si tratta di una versione di Android con alcune personalizzazioni, non particolarmente invasive: troviamo infatti alcune app preinstallate come uno store alternativo o una suite che ci consente di tenere il telefono sempre in ordine e il più reattivo possibile.
Realme 12 Pro monta una batteria abbastanza capiente da 5.000 mAh, che ci dovrebbe consentire di arrivare a sera senza ricaricare il telefono. Nel corso di una delle mie tipiche giornate stress (cui nemmeno un iPhone 15 Pro Max sopravvive) fatte di Spotify, numerosi scambi di messaggi su WhatsApp e il Telegram redazionale sempre attivo, oltre alle immancabili capatine sui social e a qualche video su YouTube, sono riuscito ad arrivare dalle 7:00 del mattino fino a sera con ancora un 15% di carica residua.
In ogni caso, con il caricabatteria da 67W di Realme 12 Pro e la tecnologia SUPERVOOC bastano poco meno di 20 minuti per caricare la batteria al 50% e circa 40 minuti per una ricarica completa, per cui teoricamente non dovremmo rimanere mai a secco.
Comparto fotografico
Il comparto fotografico è sicuramente il fiore all’occhiello di questo Realme 12 Pro, a partire dalla camera principale che è una IMX882 di Sony da 50 MP con supporto OIS. Si tratta di un obiettivo con un sensore da 1/2” con una lunghezza focale di 26mm, in grado di catturare in la luce ambientale in maniera soddisfacente, fornendo scatti di buona qualità tanto in pieno giorno quanto in condizioni di bassa luminosità con colori vividi e realistici. L’effetto complessivo è molto buono, a ridosso dei top di gamma blasonati, grazie anche all’intervento della IA e all’uso dei NightEye Engine e Light Fusion Engine in grado di catturare al massimo la luce presente sulla scena per quanto riguarda il primo caso e di aumentare la luminosità tanto da far emergere tutti i dettagli delle foto per la seconda opzione.
In Realme 12 Pro troviamo poi una obiettivi dedicati allo zoom di cui uno da 32 MP che consente uno zoom ottico da 2x e un ulteriore da 4x definito Lossless che ci consentono di zoomare progressivamente sulla stessa scena con un effetto finale decisamente buono, pur se con un po’ di rumore.
Sul versante foto il lavoro fatto da Realme per questo Realme 12 Pro è assolutamente rilevante, con numerose opzioni per foto che vadano oltre il punta e scatta: una delle funzioni più interessanti, ma non l’unica, è quella che nelle modalità Strada ci consente di cliccare su un soggetto sullo schermo abilitando così una zoomata automatica che segua quanto da noi indicato.
Immancabile, anche in questo caso, l’ormai apparentemente indispensabile filtro 10x che consente, sempre con l’interpolazione della IA, di scattare le ormai classiche foto alla Luna.
Anche la modalità video riserva qualche sorpresa, grazie alla collaborazione con Claudio Miranda, direttore della fotografia Premio Oscar per Vita di Pi, sono stati intatti realizzati 3 filtri esclusivi ispirati a 3 suoi diversi lavori.
Si tratta del filtro Viaggio, ispirato appunto a Vita di Pi, del filtro Memoria che prende spunto da Il Curioso Caso di Benjamin Button e infine Maverick che è ispirato ovviamente a Top Gun: Maverick. Questi tre filtri vanno utilizzati a seconda che vogliamo inserire contrasti più elevati alle nostre immagini (Viaggio), toni più freddi (Memoria) oppure concentrarci su una scena più dinamica e ricca di sonoro.
Va comunque detto che, al di là di una presentazione accattivante, il risultato finale non è particolarmente rivoluzionario rispetto a quanto visto altrove. Infine, completa il tutto una fotocamera anteriore da 16 MP che consente di scattare selfie di buona qualità, a patto che ci sia un’illuminazione sufficiente.
Prezzo
Realme 12 Pro viene venduto a € 449,99 con un prezzo promozionale di € 399,99.