Deriso da molte persone perché “brutta copia” del sistema operativo più noto su Desktop e Laptop, ReactOS, ha finalmente deciso di implementare il supporto boot UEFI e il supporto DirectX, che sono da sempre dei pilastri del mondo Windows fin dagli albori dell’informatica moderna.
Per quanto possa sembrare assurdo questo sistema operativo, nato per essere una versione di Windows Open Source, aveva ancora bisogno del root da CD-Rom per essere, di fatto, installato sui dispositivi; in quel caso o avevi un portatile con ancora il lettore CD, o possedevi un desktop che possegga il lettore o dovevi avvalerti di un lettore CD-Rom esterno, fortunatamente anche questo sistema operativo “Simil Windows” si è adattato agli standard dell’informatica moderna.
ReactOS finalmente supporta DirectX e boot da UEFI UEFI
Il progetto del “Windows Open Source” ha pubblicato ieri l’ultima ultima newsletter che illustra i progressi nello sviluppo degli ultimi mesi per questo progetto di sistema operativo open source che mira alla compatibilità binaria con i driver dei dispositivi e il software applicativo/spaziale di Windows.
Questo progetto open source, che ha ormai 25 anni (ai tempi si chiamava FreeWin95), continua a progredire nel fornire un sistema operativo software libero con compatibilità di driver e applicazioni/giochi con Windows Server 2003 e versioni successive di Microsoft Windows; tuttavia gli sviluppatori non hanno ancora una data precisa per il prossimo rilascio, che dovrebbe essere ReactOS 0.4.15, stanno facendo enormi progressi nell’impresa.
Alcuni degli ultimi successi di ReactOS includono miglioramenti significativi al debugging del kernel di ReactOS, miglioramenti continui nell’avvio UEFI per essere in grado di avviarsi su una maggiore varietà di hardware, miglioramenti nell’interfaccia utente/shell, lavori aggiuntivi relativi al supporto di Microsoft DirectX e preparazioni per la compatibilità con le applicazioni NT6+ per migliorare il supporto del software di Windows Vista / 7 / 8 / 8.1 / 10 / 11. e la compatibilità con NT6+ è ancora considerata sperimentale in questo momento.
In caso ti sia sfuggita qualche notizia sul più noto “clone” di Windows, gli sviluppatori stanno lavorando a un processo di configurazione grafica migliorato e sono stati in grado di avviare ReactOS sul Valve Steam Deck come parte dei loro miglioramenti UEFI e del lavoro sulla compatibilità hardware. Tuttavia, gran parte dello sviluppo e dei test di ReactOS continua a avvenire all’interno di macchine virtuali (VM).
Ecco uno screenshot condiviso dal progetto ReactOS nella loro ultima newsletter per mostrare alcuni degli ultimi miglioramenti nella shell di questo sistema operativo open source:
Maggiori dettagli sul supporto UEFI (e non solo) e sullo sviluppo in corso del sistema operativo ReactOS possono consultare la Newsletter 103.
Prossima sfida di ReactOS: il supporto a 64-bit
Un’importante sfida futura per il progetto del più famoso “Windows Open Source” è rappresentata dal supporto all’architettura a 64-bit.
Fino ad ora, tutte le build ufficiali sono state sviluppate esclusivamente per l’architettura x86 (32-bit), ma il supporto per l’architettura x64 (64-bit) rappresenta un obiettivo chiave per il futuro; questo passo consentirebbe a ReactOS di sfruttare appieno l’hardware moderno e offrire una maggiore compatibilità con le versioni a 64-bit dei sistemi operativi Windows, fortunatamente gli sviluppatori di ReactOS stanno lavorando duramente per affrontare questa sfida e portare il progetto a nuovi livelli di versatilità e compatibilità.
Da segnalare che qualche anno fa era stato trapelato il codice sorgente di Windows XP in rete, ciò potrebbe aiutare non poco gli sviluppatori di ReactOS per una futura versione del sistema operativo che supporti, tra le altre cose, l’architettura classica a 64-bit.