Razer, almeno in Cina, strizza l’occhio al mercato delle cuffie di fascia alta con Razer Opus: con un design minimale molto simile a quello di WH-1000XM3 e specifiche da top di gamma (compreso il prezzo), questo prodotto punta a competere con Bose e Sony nel mercato delle cuffie con cancellazione attiva del rumore.
Ma cos’è e come funziona la cancellazione attiva del rumore?
Recentemente introdotta anche da Apple sulle loro Airpods Pro, questa tecnologia permette di cancellare i rumori che provengono dall’esterno, in modo da permettere all’ascoltatore di non essere disturbato da eventuali rumori o suoni circostanti.
Per ottenere questo risultato, è necessario che le cuffie siano dotate di un microfono in grado di captare i suoni provenienti dall’esterno, in modo da isolarli, per poi cancellarli unendo al suono riprodotto in cuffia un’onda audio uguale ma contraria a quella proveniente dall’esterno.
Questa tecnologia è particolarmente amata da chi viaggia spesso: il rombo di un aereo o le chiacchiere degli altri passeggeri all’interno del treno possono essere quasi completamente cancellate grazie ad essa. Spesso, inoltre, tramite app, è possibile personalizzare le frequenze cancellate per isolare solamente i suoni che non desideriamo sentire, lasciando passare ad esempio le voci dei nostri colleghi in una situazione lavorativa.
I lati negativi di questa tecnologia sono il prezzo, spesso elevato, ed il consumo di batteria, che aumenta drasticamente se si decide di utilizzare tale funzionalità.
Razer Opus: scheda tecnica e pareri
Al prezzo di 1,799 Yaun cinesi – circa 230 euro dopo il cambio – Razer Opus offre specifiche degne di nota:
- Driver da 40mm
- Cancellazione attiva del rumore con doppio microfono esterno
- Play/Pausa automatico quando indossate grazie ad un sensore di prossimità
- Archetto di sostegno ergonomico in pelle
- Padiglioni in memory
- Certificazione THX
- 25 ore di riproduzione con una singola ricarica
Sulla carta Razer ha fatto centro, ed apprezziamo in particolare la scelta di design estremamente minimale, che stride con la filosofia che ha caratterizzato Razer, almeno per quanto riguarda le perifiche da gaming, negli ultimi anni, completamente votata all’RGB.