Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Ritrovato il relitto della Quest, l’ultima nave di Shackleton
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Cerca
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NotiziaVetrina

Ritrovato il relitto della Quest, l’ultima nave di Shackleton

Il relitto della Quest, l'ultima nave di Shackleton, è stato ritrovato. L'esploratore morì a bordo nel 1922. Scopri tutti i dettagli di questa straordinaria scoperta

Massimo 1 anno fa Commenta! 3
SHARE

Il relitto della Quest, la nave dell’ultima spedizione dell’esploratore anglo-irlandese Ernest Shackleton, è stato finalmente ritrovato. Shackleton morì a bordo della Quest il 5 gennaio 1922, a soli 47 anni, durante il suo quarto viaggio verso l’Antartide. L’esploratore è deceduto a causa di un infarto mentre attraversava l’Atlantico meridionale.

La nave, dopo la morte di Shackleton, ha continuato a essere utilizzata per decenni. La Quest fu impiegata in operazioni di soccorso, viaggi di esplorazione e persino nella caccia alle foche. Durante una di queste battute di caccia, nel 1962, la nave affondò tra i ghiacci del mare di Labrador, nell’Atlantico settentrionale. Ora, a 390 metri di profondità, i suoi resti sono stati individuati grazie a una spedizione internazionale guidata dalla Royal Canadian Geographical Society.

Il ritrovamento della Quest è particolarmente significativo poiché coincide con il 150° anniversario della nascita di Shackleton

Le ricerche sono state minuziose: gli storici diari di bordo e le mappe sono stati riesaminati attentamente, e i dati raccolti sono stati elaborati con tecnologie moderne per determinare il punto esatto dell’affondamento. I sonar, utilizzati dagli esperti del Marine Institute presso la Memorial University of Newfoundland in Canada, hanno fatto il resto.

Leggi Altro

Psoriasi: guida alle terapie più efficaci, alle ricerche più promettenti e alle cliniche italiane più all’avanguardia
Tesla economica in arrivo? Spunta un prototipo misterioso sul circuito di Fremont
Una scoperta sorprendente da Ryugu: un minerale alieno su un asteroide primitivo
Dagli antidepressivi all’insulina, ecco i 6 farmaci che rendono ancora più difficile affrontare il caldo
Quest

David Mearns, cacciatore di relitti che ha partecipato alla spedizione, ha dichiarato: “Posso confermare in via definitiva che abbiamo trovato il relitto della Quest. È intatta”. Le immagini ad alta risoluzione del sonar corrispondono perfettamente alle dimensioni e alle caratteristiche strutturali note della nave. “Sono coerenti anche con gli eventi avvenuti al momento dell’affondamento,” ha aggiunto Mearns.

John Geiger, amministratore delegato della Royal Canadian Geographical Society e capo della spedizione, ha sottolineato l’importanza del ritrovamento.

“Il ritrovamento della Quest è uno dei capitoli finali nella straordinaria storia di Sir Ernest Shackleton,” ha detto Geiger.

“Shackleton era noto per il suo coraggio e la sua genialità come leader in situazioni di crisi. La tragica ironia è che la sua fu l’unica morte avvenuta su una delle navi sotto il suo diretto comando.”

Cosa ne pensi di questa incredibile scoperta? Condividi le tue riflessioni nei commenti!

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?