Esistono svariati luoghi comuni sul fatto che un bambino possa o meno utilizzare un computer.
Dietro il computer stesso, prima ancora del fatto che un bambino possa o meno utilizzarlo, esistono miriadi di luoghi comuni sul personal computer e sull’informatica in generale, con i quali sarebbe possibile andare avanti anni.
È importante anzitutto riuscire ad affrontare i pregiudizi che ci sono sul computer (ad esempio: usare un computer non vuol dire solo giocare e non è “pericoloso”, anzi, tecnicamente è più “pericoloso” uno smartphone), perché molto spesso i genitori non sono in grado non solo di usare, ma di comprendere la macchina che hanno dinanzi.
Questo è un po’ l’inverso rispetto all’articolo nel quale parlavamo dell’introdurre insegnamenti informatici agli anziani, qui invece la domanda è: un bambino può usare un computer?
Prima di far utilizzare un computer ad un bambino: alcune premesse
Potrei fare uno sproloquio su genitori che non vogliono comprare il computer ad un ragazzino di 6 anni perché costa, perché “lo rende stupido”, quando poi le stesse persone non si fanno problemi a dare un telefonino (uno smartphone, precisamente).
Sebbene contrariamente al passato l’OMS non ponga precisi limiti di età per smartphone o tablet, per il sonno sono state date delle precise linee guida per le ore di sonno-veglia, come dormire dalle 14 alle 17 ore, compresi i sonnellini per bambini dagli 0 ai 2 anni. Tra il primo e il secondo anno di vita il fabbisogno di sonno scende fino a 11-14 ore al giorno e tra le 10 e le 13 ore al giorno per i bimbi tra i 3 e i 4 anni).
Bill Gates, ad esempio, non ha fatto toccare il PC ai suoi figli fino ai 14 anni.
Qualcun altro sostiene, niente schermi sotto i tre anni.
Quindi, almeno questo sta un po’ a discrezione del genitore se o quando acquistare un computer al suo bambino (io ad esempio, partii già col Commodore 64).
Tuttavia il mio scopo non è dare informazioni sulla salute, non essendo proprio la persona adatta a tale scopo.
Certo un conto è regalare un computer ad un ragazzino sotto i 10 anni, per quello davvero non esiste un’età, come abbiamo visto, un altro conto è connetterlo già ad internet con mezzo mondo facendolo partecipare, ad insaputa dello stesso genitore, a siti “scomodi”.
Inutile dire cosa intendo per “siti scomodi”. Ci sono i bambini…
Computer ad un bambino: come e dove iniziare
Il mio suggerimento quando ad un bambino si dà un computer, come si può intuire dal paragrafo precedente, è non cominciare subito online, perlomeno per i primi tempi: è importante intanto prendere confidenza con il dispositivo.
Analogamente all’articolo sugli anziani, se un tablet è troppo “facile” e non permette di far imparare i concetti base di file e cartelle, un PC Windows si presta perfettamente a questo scopo.
Ovviamente il computer non va inteso come una sorta di “baby-sitter digitale”, come spesso facevano molti genitori negli anni passati, questo perché prima di capire i file e le cartelle, vanno appresi i procedimenti logici di base che permettono di far fare al sistema quel che vuoi tu.
Del resto, il Personal Computer è il dispositivo più polivalente che possa esistere sul mercato. Questo si presta molto bene se tuo figlio ha degli hobby particolari, che per qualche motivo non sono di facile praticabilità per varie ragioni; ma su questo tornerò più avanti.
È tuttavia importante prendere confidenza con il browsing, tra cartelle e file, come aprirli e come far partire le applicazioni; questo farà si che in futuro sarà molto più agevolato ad utilizzare smartphone o tablet, evitando non pochi problemi di sorta per futuri utilizzi informatici.
Computer e bambino: come approcciare, i primi passi
Ovviamente non puoi far programmare in Java o in C++ al bambino… non subito perlomeno (io ad esempio a 8 anni iniziavo già a fare qualcosa con Basic e Pascal, ma se gli interesserà potrà arrivarci), quindi il consiglio che mi sento di dare personalmente è farlo giochicchiare inizialmente con i programmi più basilari che esistano, come il classico Paint, Worpad, il pacchetto Office (anche i surrogati gratuiti come LibreOffice od OpenOffice andranno più che bene).
Una volta presa dimestichezza con queste basi, il bambino può finalmente cominciare ad utilizzare il computer andando avanti su internet; puoi affidarti al parental control, anche se consiglio vivamente di usare sistemi integrati nel browser che sceglierai di fargli utilizzare.
Il computer, come detto, è lo strumento più polivalente che possa esistere e ben prima del videogioco, se il tuo bambino ha qualche hobby, il personal computer ed internet possono dargli molto in questi termini per riuscire a coltivare uno o più hobby.
Il tuo bambino ama disegnare? Perfetto: esistono svariati tutorial di Photoshop o GIMP in rete, può imparare a disegnare prima a mano per poi passare ad una tavoletta grafica ed ampliare quindi, digitalmente, i suoi orizzonti di disegno.
A tuo figlio piace suonare un qualche strumento musicale? Perfetto: esistono svariati video, spartiti e quant’altro con il quale il tuo bambino potrà dilettarsi e fare delle prove musicali.
Si potrebbero fare svariati esempi sul quanto un computer possa essere utile, ma oggigiorno anche le ricerche per la scuola un bambino le può fare tramite personal computer.
Anche se qualche genitore può vedere il personal computer come fonte di distrazione, anche per lo studio e per l’apprendimento il personal computer può essere un ottimo alleato.
Non solo le ricerche su siti popolari come ad esempio Google o Wikipedia, la rete stessa è piena anche di video e di documentari completamente gratuiti ai quali fare affidamento, ad esempio, per una ricerca scolastica.
Ora, non sto assolutamente dicendo che un personal computer per un bambino possa essere un sostituto dei libri, e certamente bisogna anche saper controllare le fonti, ma non è questa la sede adatta ove discuterne; sto solamente dicendo che il computer per un bambino può essere un ottimo strumento didattico! Basta usarlo con criterio.
Bambino + computer vuol dire giochi
Indubbiamente la prima cosa al quale mediamente un bambino potrebbe pensare quando si affaccia ad un personal computer è: dove sono i giochi?
Ora, non starò qui a fare una diatriba sul fatto che sia salutare o meno, ma il fatto che tu lettore (come me del resto) abbiamo giocato a giochi tipo Resident Evil o Silent Hill e siamo “venuti su bene lo stesso” non significa che la cosa sia per forza corretta.
Internet, con svariati browser games, può dare un intrattenimento letteralmente infinito, il web è pieno di giochi dove non c’è bisogno nemmeno di installare il gioco!
Piattaforme come Steam o Epic, ad esempio, segnano la fascia d’età con la quale dovrebbe essere possibile approcciarsi (o meno) a determinati videogiochi.
Steam, ad esempio, è pieno di platform e vari free-to-play vari che si prestano perfettamente alla mente e alle capacità cognitive di un bambino; come del resto i vari browser games menzionati poc’anzi.
Quindi a quale età far usare un computer ad un bambino?
Come visto, salvo indicazioni puramente salutistiche non esiste un’età per “iniziare”, ma paradossalmente “prima si inizia e meglio è”, visto che il nostro mondo è sempre più digitalizzato iniziare a capire come funzionano i sistemi digitali ed informatici in tenera età, farà sì che non si troverà impreparato su molti settori.
Guardiamoci in faccia: l’informatica è oramai ovunque, in ogni ambito del quotidiano e molte persone che non sono preparate ad affrontare le cose più facili (PDF, mail, etc.), oggigiorno si trovano impreparate su cose che non sono “da tecnici o ingegneri”, bensì da semplice utente medio.
Quante volte ti è capitato di dover spiegare a te che magari hai quarant’anni come far aprire Word ad un ragazzo di 25 che usa poco il computer perché “basta il telefono”?
Può sembrare una cosa banale e quasi scontata per molti di noi ma non puoi sempre relegare ad altri determinati tipi di lavori, se non sono studiati per i tecnici o per professionisti in generale, ma per semplici utenti!
Questo perché esistono molte persone che paradossalmente utilizzano molto il telefono perché convinti che “sostituisca” il personal computer.
Questo per poi ritrovarsi impreparati quando è ora di mandare curriculum vitae, rispondere a mail mandando molti allegati, cose che è vero si possono fare anche col telefono, ma su smartphone e tablet risultano irrimediabilmente molto più macchinose, che su personal computer.
La domanda che ti pongo genitore è: vuoi che il tuo bambino cresca come un adulto con una dimestichezza tale da riuscire a gestire piccoli problemini (ad esempio scaricare un antivirus esterno e farlo partire)?
Oppure preferisci che contatti un amico o un parente giorno e notte, o come un utente che ha consapevolezza di quello che sta facendo?
Qui la scelta sta a te.