Nel mondo odierno esistono alcune comunità e tribù che vivono separatamente dal resto della società sempre più globalizzata, e proprio per questa ragione riescono a mantenere uno stile di vita che risale a millenni fa. Si tratta di tribù che sono isolate e che si trovano nelle regioni più remote e inaccessibili del pianeta e proprio per questa ragione si sono preservate dall’influenza della civiltà moderna, mantenendo una loro cultura.
Tre tribù che sono lontane dalla società odierna
Quella dei Sentinelesi è una delle tribù più misteriose e inaccessibili di tutto il pianeta: sono gli abitanti dell’Isola di North Sentinel, situata nell’arcipelago delle Andamane nel Golfo del Bengala, e si tratta di un gruppo di indigeni che ha vissuto per migliaia di anni in un completo isolamento e che si rifiuta assolutamente di entrare a contatto con il mondo esterno.
Gli abitanti di questa tribù sono noti per essere molto ostili nei confronti degli estranei e spesso attaccano qualsiasi essere umano tenti di avvicinarsi alla loro isola. Sono poche le osservazioni che si sono riuscite a effettuare da lontano e grazie alle quali si è potuto capire che conducono uno stile di vita basato principalmente sulla caccia e sulla raccolta, che utilizzano degli strumenti rudimentali e vivono in delle capanne che sono costruite con i materiali naturali che trovano in giro. Secondo quanto è stato dichiarato dal governo indiano, l’isola si tratta di una zona off limits, in modo tale da rispettare la volontà della tribù di rimanere separata dal resto del mondo.
Gli Yanomami sono una delle tribù più grandi e isolate del Sud America: queste persone vivono all’interno delle foreste pluviali che si trovano tra il Brasile e il Venezuela e si tratta di un gruppo indigeno composto da circa 35 000 membri che occupano quindi una vastissima aria. I loro territori sono infatti giungle fitte e zone a cui è molto difficile accedere.
Da quello che si è potuto capire, vivono in delle case comuni che sono chiamate “shabonos” e che sono costruite da delle foglie di palma e del legno, e hanno una struttura sociale molto complessa così come lo sono le loro credenze spirituali. Riescono a sostentarsi grazie alla caccia, alla pesca, alla raccolta e all’agricoltura su piccola scala. Anche se, al contrario della tribù precedente, gli Yanomami sono stati a contatto con il mondo esterno, hanno sempre respinto qualsiasi influenza significativa di modernità, mantenendo vivere le loro tradizioni
Infine, esiste la tribù dei Kawahiva, ossia un piccolo gruppo di indigeni che vive nella regione amazzonica del Brasile e si conta che all’interno della tribù vi siano meno di 30 individui e si tratta di conseguenza di una delle comunità più vulnerabili e a rischio di estinzione. Si tratta di cacciatori e raccoglitori nomadi, che si spostano continuamente all’interno della foresta così da sfuggire alle minacce e al contatto con il mondo esterno.
Prima degli anni 2000 questa tribù era invisibile e sconosciuta al resto del mondo e solo in quel periodo furono scoperte delle prove circa la loro esistenza ed allora il governo brasiliano ha istituito delle riserve in modo tale da proteggere i loro territori, limitandone l’accesso così da preservare la loro discendenza, anche se l’agricoltura e le attività illegali dei taglialegna rappresentano una minaccia costante per la loro sopravvivenza.