Il progetto Caresses (Culture Aware Robots and Environmental Sensor Systems for Elderly Support) è un programma di Intelligenza artificiale, inserito in un robot già disponibile sul mercato e che è stato chiamato Pepper, che promette di essere in grado di badare agli anziani, adattandosi alla loro cultura.
Antonio Sgorbissa, professore di Robotica all’Università di Genova, spiega che: “I robot saranno sempre più importanti nell’assistenza degli anziani. Come dimostrato da numerosi studi, tenere conto dei bisogni e delle preferenze culturali delle persone agevola il successo delle pratiche di assistenza. E questa è una delle principali ragioni per cui abbiamo dato vita al progetto”.
Progetto Caresses: prospettive e obiettivi
Ma di che cosa si occupa Pepper? Principalmente è in grado di chiacchierare, ricorda le cose da fare, mette in contatto con personale sanitario e familiari.
I test effettuati su un campione di 30 anziani, ha prodotto risultati incoraggianti: “I nostri ingegneri e i ricercatori dell’Università di Bedfordshire erano ovviamente pronti a intervenire in caso di problemi tecnici o di altro tipo. I partecipanti sono stati divisi in gruppi: con il robot e senza robot (cura abituale). Il primo gruppo è stato a sua volta diviso in due ulteriori sottogruppi: persone cui è stato assegnato un robot culturalmente competente o uno “normale”. Sono stati raccolti dati all’inizio del test, al termine della prima settimana, e al termine della seconda usando questionari validati per misurare la salute fisica e mentale, la solitudine e l’attitudine positiva o negativa verso i robot”.
Nel gruppo che ha ha potuto provare il robot si è verificato un aumento della salute mentale, rispetto a un decremento statisticamente significativo della salute mentale del gruppo senza robot. Sempre nel gruppo con Pepper è stata misurata una leggera diminuzione della “solitudine” tra l’inizio e la fine del test, mentre il gruppo senza robot ha riscontrato un leggero aumento.
Inoltre è stato osservato un incremento significativo per quello che riguarda il benessere emotivo, che ha coinvolto il gruppo con il robot e, in particolare, nel sottogruppo con il robot preparato “culturalmente competente”. Infine, è migliorata la percezione positiva verso i robot nei partecipanti che ne hanno avuto uno.
Il progetto CARESSES è finanziato dalla Commissione Europea (oltre 2 milioni di euro) e dal Ministero dell’Interno e delle Comunicazioni del Giappone (60 milioni di yen, circa 470 mila euro), è partito il primo gennaio 2017 e vede coinvolte diverse realtà accademiche, industriali e sanitarie specializzate in robotica, intelligenza artificiale, assistenza transculturale, assistenza agli anziani e valutazione di soluzioni avanzate per la salute di Italia, Svezia, Francia, Regno Unito e Giappone.