“Amor omnia vincit” recita un vecchio adagio, ma per quanto riguarda le prime nozze gay nello Spazio, l’amore non ha vinto solo ostacoli e pregiudizi della morale comune, ma ha valicato i confini terrestri per poter scambiare le fedi nella stratosfera.
Le prime nozze gay nello Spazio saranno italiane
Questa è la storia di Alessandro Monterosso, imprenditore 33enne, e Alec Sander, cantante 25enne, che saranno i fautori dell prime nozze gay nello Spazio. Durante un’intervista, rilasciata al Corriere Della Sera, e sviluppata Chiara Maffioletti Monterosso, ex infermiere calabrese che ha brevettato un’app poi venduta ad un colosso americano della farmaceutica, ha raccontato la sua storia e le ragioni che lo hanno spinto a proporre le prime nozze gay nello Spazio al.suo compagno.
L’incontro tra Alessandro e Alec è avvenuto a Padova, nel 2017. Monterosso ha dichiarato di vivere con difficoltà la propria omosessualità, vivendo una relazione al riparo dagli occhi infiscreti di una società purtroppo ancora poco accogliente e omofoba.
Nel 2021 ha interrotto la relazione, e forse è stato questo il motore che ha spinto Alessandro a compierr il passo decisivo e nel 2022 ha lanciato la sua proposta di matrimonio.
“Lanciare” è il termine più adeguato perché Alessandro non si è limitato a rimanere nel suolo terrestre per dare concretezza ai suoi sentimenti, ma ha scelto la stratosfera, a 30.480 metri di altitudine per dare vita alle prime nozze gay nello Spazio.
I futuri sposi usufruiranno della navicella dell’azienda americana Space Perspective, che offre la prima esperienza di volo spaziale umano più sicura, più accessibile e a zero emissioni di carbonio. Ridefinendo la categoria dei viaggi spaziali, si tratta della più grande capsula spaziale esistente.
“Stavo pianificando il viaggio come civile, per coronare il mio desidero da bambino di diventare astronauta“, ha raccontato Alessandro: “Quando sono entrato in contatto con l’agenzia aerospaziale a cui ci siamo affidati mi è venuto spontaneo chiedere: ma mi posso anche sposare nello Spazio? Proprio io che avevo fatto così tanta fatica ad accettarmi come omosessuale, non perché non ne fossi sicuro, ma per il contesto sociale, mi sono detto che ora avrei dovuto dire a tutto il mondo cosa provavo”.
“In primo luogo perché so che ci sono tante persone che vivono quello che ho vissuto io e poi per confermare nell’infinto l’amore infinito che provo per Alec”.
“Le coppie come noi non sono sempre ben viste in Italia. In altri posti del mondo sono addirittura illegali, in Russia siamo considerati come dei terroristi. Ecco, noi vogliamo solo dire che è ora di normalizzare tutto quanto e amplificare questo messaggio il più possibile. E se è quindi così difficile sposarsi sulla Terra, allora noi realizeremo le prime nozze gay nello Spazio, con matrimonio galattico il cui scopo è proprio normalizzare questi amori“.
Un’idea, quella di dare vita alle prime nozze gay, che fa da apripista per la realizzazione dei matrimoni omosessuali, nonostante i costi non sisno propriamente abbordabili” “È un investimento importante ma per noi vale la pena. Poi, se ci sposassimo in Calabria, forse alla fine spenderemmo di più con tutti gli invitati“, ha ironizzato Alessandro.
“Io a 13 anni facevo il meccanico in Calabria, poi ho fatto l’idraulico, il cameriere e l’infermiere. Conosco il valore dei soldi e non lo vedo come un vizio: per me è un sogno sposare Alec e immaginare che saremo lassù, con tutto il mondo fuori. È il coronamento di una promessa d’amore“.
E nel 2045, per il 20esimo anniversario di nozze, “puntiamo a Marte”. Tanti auguri ai futuri sposi da parte della redazione di iCrewPlay Tech!