In questi giorni abbiamo discusso parecchio riguardo i nuovi processori proprietari di Apple montati sui più recenti MacBook Air, Pro e Mac Mini presentati all’evento “One more thing” tenutosi qualche giorno fa in diretta streaming e finalmente, grazie ad alcuni benchmark, possiamo capire le reali prestazioni di Apple M1 non solo paragonandole a quelle delle generazioni precedenti di dispositivi Apple, ma anche tra gli stessi nuovi dispositivi lanciati il 10 novembre scorso.
Benchmark di MacBook Air (Late 2020)
Partendo da Macbook Air, le prestazioni di Apple M1 rivelano un distacco di circa 600 punti rispetto alla precedente iterazione di Air rilasciato ad inizio 2020 con processore Intel i7 -1060NG7, numeri ragguardevoli e ancor più stupefacenti se si guarda ai test multi-core, che denotano un salto di ben 4000 punti rispetto al precedentemente citato I7, che non andava oltre i 3073 punti, contro i ben 7185 punti totalizzati da M1.
Benchmark di MacBook Pro 13 Pollici (Late 2020)
Le performance di Apple M1 vengono messe ancor più alla luce a bordo del nuovo MacBook Pro da tredici pollici, che raggiunge i 1719 punti in single-core e ben 7377 in multi-core, staccando di netto non solo il precedente Pro da 13 pollici, ma anche il più performante Pro da 16 pollici, che si ferma a 6868 punti: M1 dunque, supera persino il potente Intel I9-9980HK.
Infine, una piccola nota anche riguardo la GPU di M1 che ha mostrato le sue doti su OpenCL con risultati un pochino meno esaltanti ma che non sono poi così male se visti all’interno del contesto mobile: 17.989 punti pongono la scheda video di Apple appena sotto la GTX 1050 di Nvidia, scheda che permette di giocare alla maggior parte dei titoli in risoluzione FullHD 1920 x 1080 a dettagli medio/bassi senza alcun problema.
I dati rilevati sono dunque davvero di spessore e fanno intendere una forte dedizione del brand di Cupertino nei confronti della tecnologia ARM: solo il futuro potrà dirci se la scelta del brand è stata azzeccata o meno, ma sicuramente l’inizio è incoraggiante e potrebbe spingere il mercato verso direzioni nuove e differenti che, se faranno crescere la produzione di chip di questo tipo, potrebbero trasformare proprio il mercato laptop e tablet rendendolo più concorrenziale, a vantaggio dell’utente finale e quindi delle tasche di tutti.