No, non era l’inizio di un film catastrofico. E nemmeno un’onda anomala pronta a travolgere tutto. Quel muro nero che si è abbattuto sulla costa portoghese nei giorni scorsi era una nuvola. Gigantesca, scenografica, inquietante. Ma innocua. Un roll cloud, per essere precisi.
Sì, ha fatto fuggire parecchi bagnanti. Ma solo per lo spavento.
Roll cloud: la nuvola che sembra uno tsunami
Il video è virale da giorni: una massa di nubi scure, lunga come un’autostrada, avanza verso la spiaggia. I turisti? In panico. E c’è da capirli. Lo scenario ricorda un’onda alta decine di metri, pronta a divorare la costa. In realtà, si tratta di un fenomeno atmosferico raro, ma del tutto innocuo.
La roll cloud si forma quando aria fredda incontra aria molto calda, ma senza abbastanza umidità per generare pioggia o temporali. Risultato? Una “cresta” di vapore che rotola come un’onda, ma resta sospesa in cielo.
Una Ferrari nel cielo
A chiarire tutto ci ha pensato Mário Marques, climatologo di PlanoClima: “È come una Ferrari per chi ama le auto da corsa. Bellissima da vedere”. Lo stesso vale per Paulo Ceppi dell’Imperial College London, che ha commentato al Washington Post: “Sembrano spaventose, ma sono più scenografiche che pericolose”.
Ma perché in Portogallo?
Il caldo estremo cambia le regole del cielo
Negli stessi giorni, il Portogallo stava affrontando un’ondata di caldo fuori scala: 46 °C nel centro del Paese, Parigi costretta a chiudere la cima della Tour Eiffel per sicurezza. E proprio quella combinazione di calore intenso e aria fredda ha creato le condizioni perfette per questo tipo di nuvole.
Solitamente le roll cloud si vedono in Australia, non a Lisbona. Ma con il clima che cambia, anche certi “spettacoli” si spostano.
Un’anticipazione di ciò che verrà?

Per gli esperti, non è escluso che queste formazioni diventino sempre più comuni, anche in Europa. A differenza di altri effetti dei cambiamenti climatici, però, le roll cloud sono innocue. Niente piogge torrenziali, niente vento a 100 all’ora. Solo un enorme sipario che si apre nel cielo, spingendo chi guarda a restare a bocca aperta (o a correre via, nel dubbio).
Però, diciamolo: vedere una cosa del genere dal vivo dev’essere uno spettacolo. Con la premessa giusta: non è una catastrofe, è solo un promemoria. Il clima è vivo. E noi siamo nel mezzo del palcoscenico.
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