Hai mai pensato che sotto quella superficie grigia e piena di crateri, la Luna potesse nascondere un vero e proprio tesoro? No, non parliamo di sogni romantici o fantasie da fantascienza. Parliamo di platino lunare. E secondo alcuni scienziati, là fuori potrebbero esserci oltre mille miliardi di dollari pronti a essere estratti.
A mettere benzina sul fuoco della corsa allo spazio è stato uno studio pubblicato su Planetary and Space Science. Il team, guidato da Jayanth Chennamangalam, ha analizzato circa 1,3 milioni di crateri lunari con un diametro superiore a un chilometro. Di questi, ben 6.500 potrebbero nascondere metalli preziosi come platino, palladio e iridio. Roba da far girare la testa a qualsiasi compagnia mineraria.
Ma com’è possibile che ci sia del platino sulla Luna?

La spiegazione è sorprendentemente semplice: asteroidi. Non quelli generici, ma quelli ricchi di minerali. Quando questi corpi celesti impattano sulla superficie lunare, lasciano tracce dei loro “ingredienti” nei crateri. E tra questi, appunto, il platino lunare.
Chennamangalam non è un outsider qualunque: ha un PhD in astrofisica e un passato accademico a Oxford. Secondo lui, ci sono più crateri lunari con potenziale minerario rispetto agli asteroidi accessibili. E con un vantaggio non da poco: la Luna ha gravità. Sembra banale, ma provare a scavare su un asteroide che fluttua nello spazio è, diciamo, complicato.
Ok, ma è legale scavare sulla Luna?
E qui viene il bello. Sì, perché il Trattato sullo Spazio del 1967 dice chiaramente che nessuno Stato può “rivendicare” la Luna o altri corpi celesti. Però — e c’è sempre un però — non è così chiaro se sia vietato estrarre risorse, soprattutto da parte di privati o aziende con licenza governativa. Un bel grattacapo.
Per cercare di mettere ordine, gli Stati Uniti hanno proposto gli Artemis Accords, un accordo internazionale (non vincolante) che punta a stabilire delle regole comuni. Ma c’è un problema: né la Cina né la Russia li hanno firmati. E considerando che sono tra i maggiori attori spaziali del momento, la questione è tutto fuorché risolta.
La corsa al platino lunare è già iniziata?
Spoiler: sì. Non ufficialmente, ma le mosse parlano chiaro. Stati Uniti e Cina stanno investendo pesantemente in missioni lunari, infrastrutture spaziali e tecnologia robotica. E se il bottino potenziale è quello stimato — un trilione di dollari in metalli preziosi — possiamo scommettere che vedremo parecchi lander e rover muoversi tra i crateri nei prossimi anni.
D’altronde, come ha detto lo stesso Chennamangalam in un’intervista: “Oggi l’astronomia si fa per curiosità. Ma se cominciamo a monetizzare le risorse spaziali, i privati investiranno davvero nell’esplorazione del sistema solare”. Parole forti, che trasformano il sogno dell’esplorazione in una questione di business.
Ti affascina l’idea di una corsa mineraria spaziale? Tieniti aggiornato con le ultime novità su tech.iCrewPlay.com e seguici anche su Instagram per contenuti esclusivi e approfondimenti extra.