Nel panorama in costante evoluzione della tecnologia mobile, il supporto post-vendita rappresenta un aspetto sempre più cruciale per gli utenti, non si tratta più soltanto di possedere uno smartphone potente e aggiornato, in questo caso il Pixel 7a, ma anche di avere la certezza che il proprio investimento sia protetto nel tempo.

È in questa direzione che Google ha deciso di compiere un passo importante, annunciando un programma di riparazione estesa dedicato a uno dei suoi dispositivi più apprezzati con un problema non indifferente: la batteria che si gonfiava.
L’iniziativa, resa pubblica il 23 aprile 2025, non solo estende significativamente la copertura per la riparazione di guasti dovuti alla batteria, ma rappresenta anche un’evoluzione nel modo in cui i produttori di smartphone affrontano la questione della longevità dei dispositivi. Un messaggio chiaro: Google vuole offrire più valore nel tempo e rafforzare il rapporto di fiducia con i propri utenti, andando incontro a un’esigenza sempre più sentita di sostenibilità, trasparenza e accessibilità alle riparazioni.
Questo smartphone, lanciato originariamente nel 2023, ha rappresentato una tappa fondamentale per la linea “a” di Google: potente ma accessibile, moderno ma essenziale, questo dispositivo ha conquistato una fetta importante del mercato proprio grazie al suo equilibrio tra qualità e prezzo.
Con questo nuovo programma di riparazione, Google non solo riafferma l’importanza del Pixel 7a nella propria strategia, ma inaugura anche un modello che potrebbe essere seguito da altri produttori nel prossimo futuro.
Il programma di riparazione estesa nel dettaglio: copertura, requisiti e durata
Il nuovo programma di riparazione estesa annunciato da Google rappresenta una vera e propria svolta nel supporto post-vendita, ma cosa prevede esattamente? Quali danni copre? Chi ne può beneficiare e per quanto tempo? Entriamo nel merito di queste domande analizzando punto per punto il funzionamento del programma.
1. Quali dispositivi sono coperti
Il programma è specificamente pensato per il Pixel 7a, uno smartphone che si colloca nella fascia medio-alta della gamma Google, la copertura riguarda solo i dispositivi elegibili –qui puoi verificare il tuo–, ma la sostituzione può avvenire solo negli Stati Uniti, in India, in Canada, nel Regno Unito, in Germania, in Giappone e in Singapore.

L’idoneità è limitata ai consumatori che hanno acquistato il proprio dispositivo in Australia, Canada, India, Giappone, Malesia, Singapore, Taiwan, Stati Uniti d’America (inclusi territori insulari e Porto Rico), Regno Unito, Svizzera e paesi del SEE.
Non tutti i dispositivi sono interessati ed ovviamente verrà effettuata anche un’ispezione fisica, alla quale seguirà, in caso di esito positivo, la sostituzione gratuita della batteria, ciononostante Google offre “opzioni di pacificazione” alternative che dipendono dal Paese e dalle condizioni della garanzia.
2. Quali sono i sintomi del tuo Pixel 7a
Questo fenomeno, sebbene non comunissimo, può compromettere non solo il corretto funzionamento del dispositivo, ma anche la sicurezza dell’utente, è fondamentale quindi riconoscere tempestivamente i segnali d’allarme e sapere come comportarsi.
Ecco i principali sintomi che possono indicare un rigonfiamento della batteria nel tuo dispositivo, accompagnati da spiegazioni utili per identificarli con maggiore consapevolezza:
Alterazioni fisiche visibili, con il telefono che sembra “gonfio”. Uno dei primi indizi che dovrebbe far scattare un campanello d’allarme è una variazione nello spessore o nella forma del dispositivo, se il tuo smartphone appare più spesso del solito, soprattutto nella zona centrale o lungo i bordi, potresti essere di fronte a un rigonfiamento interno della batteria.
In alcuni casi, questo rigonfiamento può spingere verso l’esterno la scocca posteriore o farla incurvare leggermente, rendendo il telefono instabile quando poggiato su una superficie piana.

La cover posteriore si solleva o presenta spazi anomali. Come detto in precedenza, in casi più evidenti, il rigonfiamento della batteria può causare la separazione fisica della cover posteriore dal corpo principale del dispositivo. Potresti notare fessure visibili, aperture lungo i bordi o persino un distacco parziale del pannello posteriore.
Questo non solo compromette l’integrità strutturale del telefono, ma espone i componenti interni a polvere, umidità e potenziali danni meccanici, ed è importante evitare di esercitare pressione sulla cover in queste condizioni, per non aggravare ulteriormente la deformazione o rischiare una perdita di liquidi dalla batteria.
Comportamenti anomali della batteria: durata ridotta o ricarica inefficace. Un altro segnale frequente che può indicare un problema alla batteria –anche in assenza di rigonfiamenti visibili– è un calo improvviso dell’autonomia del dispositivo.
Se noti che il Pixel 7a si scarica molto più rapidamente del solito, anche durante un uso minimo o in standby, oppure se la batteria fatica a caricarsi correttamente nonostante l’uso di cavi e alimentatori originali, potrebbe esserci un malfunzionamento interno.
Nei casi di rigonfiamento, infatti, la chimica interna della batteria può essere compromessa, causando perdite di efficienza e instabilità nel ciclo di carica-scarica.
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