A quanto pare tutte le credenze sulla costruzione delle piramidi dell’Antico Egitto, che narrano di un reclutamento significativo di schiavi, volto a costruire gli affascinanti edifici egizi, si infrangono con una nuova ricerca di un team di archeologi che hanno individuato i resti di un villaggio costruito appositamente per le migliaia di lavoratori che furono realmente impiegati per edificare le imponenti piramidi di Giza, quasi 4.500 anni fa.
Cosa ci dicono i nuovi reperti sulla storia dell’edificazione delle piramidi?
I reperti rinvenuti raccontano di un’intensa attività umana fatta di funzionari che tenevano traccia dell’enorme mole di lavoro necessaria per nutrire e ospitare i lavoratori. Gli ossi di animali trovati al villaggio dimostrano che gli operai erano ben nutriti. Più di ogni altra cosa, sono state ritrovate confezioni di pane, e lunghi dormitori appositamente costruiti. Gli schiavi non sarebbero mai stati trattati così bene, quindi è ipotizzabile che questi lavoratori siano stati reclutati da fattorie, forse da una regione molto più a valle del Nilo, vicino a Luxor.
I lavoratori sarebbero stati allettati dal mix di cibo di alta qualità e dall’opportunità di lavorare a un progetto così prestigioso. Oggi, molti degli operai archeologici di grande esperienza riguardante le piramidi provengono dalla stessa regione.
Costruire le piramidi non è stato un lavoro facile. Gli scheletri di alcuni operai mostrano che i loro muscoli erano sottoposti a forti sollecitazioni. Ma potrebbero non essersi risentiti troppo del loro lavoro: nei graffiti lasciati vicino alla camera funeraria del faraone Khufu nella Grande Piramide di Giza, hanno dipinto il nome della loro squadra di lavoro: “Gli amici della squadra di Khufu”.