“La gente lo usa molto più del previsto.” Con questa frase, Sam Altman, CEO di OpenAI, ha svelato un dettaglio sorprendente: la sua azienda sta perdendo soldi sugli abbonamenti ChatGPT Pro, nonostante il costo mensile di ben 200 dollari. Sì, hai capito bene: OpenAI, il colosso dell’intelligenza artificiale, sta affrontando sfide economiche enormi mentre cerca di raggiungere la redditività.
Un costo operativo alle stelle
Perché succede? Il problema principale è l’“enorme costo” necessario per mantenere l’infrastruttura AI. Alimentare i data center richiede quantità colossali di elettricità e manutenzione costante. Già nel 2023, si stimava che OpenAI spendesse circa 700.000 dollari al giorno per far funzionare ChatGPT, con un costo medio di 36 centesimi per query. Oggi, con modelli più avanzati, quel costo è salito fino a 1.000 dollari per singola query.
Altman ha ammesso che il prezzo di 200 dollari è stato scelto personalmente con l’idea di generare profitti. Tuttavia, la realtà si è dimostrata diversa: le aspettative sono state superate e l’uso intensivo ha portato spese impreviste.
Le dimensioni del problema
Con circa 10 milioni di abbonati paganti, OpenAI affronta costi operativi immensi. Secondo stime interne riportate da CNBC, la società potrebbe chiudere il 2024 con una perdita di ben 5 miliardi di dollari, nonostante entrate previste di 3,7 miliardi di dollari.
L’obiettivo di OpenAI di diventare redditizia si scontra con questa cruda realtà: più i sistemi di intelligenza artificiale diventano avanzati, più costano per funzionare.
La strategia di OpenAI
Come affrontare questa situazione? La direzione di OpenAI ha già ammesso la necessità di nuovi finanziamenti. Nonostante abbia raccolto 6,6 miliardi di dollari in pochi mesi, l’azienda ora deve cercare ancora più capitali.
In un post ufficiale, il consiglio di amministrazione ha spiegato: “Abbiamo bisogno di più fondi di quanto avessimo immaginato.” Tuttavia, per attrarre investitori a questi livelli, OpenAI deve offrire modalità di finanziamento più tradizionali.
Aumento dei prezzi in vista?
Un possibile rimedio potrebbe essere l’aumento dei prezzi per gli abbonamenti ChatGPT. Il costo attuale di 20 dollari per la versione base è decisamente competitivo, ma un incremento potrebbe non bastare a coprire le spese necessarie per gestire questa macchina gigantesca.
La domanda ora è: quanto sarà disposto a pagare un utente per mantenere accesso a modelli sempre più avanzati?
Conclusione
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