Ci è capitato tutti almeno una volta: il gatto salta sul divano, si accoccola sulle gambe e inizia a fare quel suono morbido, ritmico, ipnotico. E subito pensiamo: sta bene, è felice. Ma siamo sicuri che sia davvero solo questo?
Le fusa sono un linguaggio molto più complesso di quanto immaginiamo. E oggi ci addentriamo insieme in questo mondo, dove biologia, comportamento e curiosità si intrecciano.
Non solo felicità: ecco quando (e perché) i gatti fanno le fusa
Partiamo da un punto chiave: i gatti fanno le fusa in molte più situazioni di quanto pensiamo.
- Quando sono rilassati, ovviamente.
- Ma anche quando sono stressati o feriti.
- E perfino durante il parto o in punto di morte.
Questo ci fa già capire che le fusa non sono solo un segnale di benessere, ma un vero strumento di comunicazione e, in alcuni casi, di autoguarigione.
Lo sapevi? Le frequenze delle fusa si aggirano tra i 25 e i 150 Hz, esattamente quelle che la scienza usa per stimolare la rigenerazione ossea nei trattamenti medici.
Come fanno fisicamente a produrre quel suono?

La teoria più accreditata è che il suono derivi da una vibrazione controllata della glottide, la parte che regola il passaggio dell’aria tra bocca e polmoni. Quando il gatto inspira ed espira, i muscoli della laringe si contraggono ritmicamente, e… voilà: le fusa.
E non tutti i felini lo fanno: i grandi felini come leoni e tigri, ad esempio, non riescono a produrre fusa continue come i nostri mici domestici. In compenso, loro ruggiscono (non si può avere tutto).
Un superpotere evolutivo? Forse sì
C’è una teoria affascinante: le fusa potrebbero essere un meccanismo evolutivo che i gatti usano per rigenerare i tessuti, calmare se stessi o persino per rafforzare il legame con l’essere umano.
E qui viene la parte interessante per noi: anche noi ne traiamo beneficio. Il suono delle fusa abbassa la pressione, riduce lo stress e migliora il nostro umore. In pratica, ci curano mentre si curano.
E tu, conoscevi tutte queste cose?

Magari ti stai chiedendo se altri animali abbiano comportamenti simili. Se ti interessa questo tipo di curiosità, potresti dare un’occhiata anche al nostro articolo su animali che sfidano l’invecchiamento o su cani che riconoscono le emozioni umane — sempre che tu non abbia già un compagno a quattro zampe pronto a dimostrartelo.
Il bello del mondo animale è proprio questo: ci stupisce anche nelle cose più semplici, come un suono che abbiamo sempre dato per scontato.
Se anche tu vivi con un gatto o ne hai conosciuto uno particolarmente “chiacchierone”, raccontacelo nei commenti. E non dimenticare di seguirci su Instagram per altri contenuti curiosi, scientifici e… un po’ felini.