È stata creata in laboratorio la pelle umana da staminali: sviluppata da cellule staminali pluripotenti, i ricercatori sono riusciti a ricreare “tessuto cutaneo a più strati con follicoli piliferi, ghiandole sebacee e circuiti neuronali” se coltivate per 4-5 mesi.
I risultati sono stati pubblicati su Nature e sono merito degli sforzi di un team di ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston. Grazie a questo passo avanti, sarà possibile studiare la produzione di cute umana, fare ricerca su alcune malattie e applicare la pelle umana da staminali in chirurgia ricostruttiva.
Pelle umana da staminali: perché è così importante
Nell’essere umano la cute è l’organo più esteso dell’apparato tegumentario e ha diverse funzioni: proteggere i muscoli, le ossa e gli organi interni; regolare la temperatura corporea; regolare la ritenzione idrica e rilevare lo stimolo del tatto e del dolore. Riuscire a ricostruirla in laboratorio, accessoriata da bulbi piliferi e ghiandole sebacee, è un grande risultato per la biomedica.
Il gruppo di ricerca di Karl Koehler ha messo a punto un sistema di coltura capace di di generare organoidi cutanei da cellule staminali pluripotenti umane attraverso un’attenta ottimizzazione delle condizioni di crescita. Dopo un arco di tempo di incubazione di 4-5 mesi, gli organoidi si caratterizzavano da distinti strati di epidermide e derma, nonché follicoli piliferi con ghiandole sebacee e circuiti nervosi.
La sperimentazione è avvenuta con l’impianto sulla schiena di topi immunodepressi: sul 55% degli innesti sono cresciuti peli di 2-5 mm. Questo ha evidenziato la capacità degli organoidi di integrarsi con l’epidermide del topo e di ricreare una cute dotata di peli umani. Leo Wang e George Cotsarelis, dell’University of Pennsylvania, hanno dichiarato in un articolo di accompagnamento di questo studio: “Il lavoro è molto promettente dal punto di vista della traduzione nella pratica clinica, e siamo fiduciosi che la ricerca alla fine vedrà realizzata questa promessa”.