PayPal ha annunciato il lancio del suo servizio di criptovaluta nel Regno Unito. Da adesso, gli utenti britannici hanno infatti la possibilità di acquistare, detenere e vendere moneta digitale attraverso la piattaforma del gigante dei pagamenti online. La notizia segna la prima espansione ufficiale del servizio lanciato dall’azienda negli Stati Uniti lo scorso ottobre.
PayPal, adesso anche le criptovalute!
Jose Fernandez, general manager della divisione di PayPal dedicata a blockchain, criptovalute e monete digitali ha dichiarato ai microfoni di CNBC: “Il servizio si è comportato davvero bene negli Stati Uniti. Ci aspettiamo che farà altrettanto anche nel Regno Unito“.
La funzione crittografica di PayPal consente agli utenti di acquistare o vendere Bitcoin, Bitcoin Cash, Ethereum o Litecoin con una sola sterlina. Il servizio permette inoltre di tenere traccia dei prezzi delle criptovalute in tempo reale oltre a trovare contenuti educativi sul mercato.
Il tutto funziona tramite Paxos, una società di valuta digitale con sede a New York: PayPal assicura di essersi servita dei migliori regolatori del Regno Unito per il lancio del servizio. Nonostante ciò, un portavoce della Financial Conduct Authority, che regola i servizi finanziari britannici, ha preferito non commentare immediatamente la notizia.
Il debutto del servizio nel Regno Unito segna un importante passo in avanti per il mercato delle criptovalute, considerato quanto i regolatori finanziari stiano diventando sempre più diffidenti sulla loro ascesa. A giugno, la FCA ha bandito la filiale britannica di Binance, il più grande centro di scambio crittografico del mondo, a causa del mancato rispetto dei requisiti che dovrebbero prevenire il riciclaggio di denaro.
L’interesse crescente dei consumatori e l’aumento del volume di affari sono elementi che non possono esseri ignorati, per questo i regolatori stanno prestando maggiore attenzione in tal senso. Basti pensare che in aprile, il Tesoro e la Banca d’Inghilterra proprio del Regno Unito hanno dichiarato che avrebbero valutato il potenziale lancio di una versione digitale della sterlina britannica. Per il momento però bisogna “accontentarsi” di PayPal.