La patata dolce potrebbe sembrare solo un gustoso tubero, ma a livello genetico è un vero rompicapo; eppure, è uno degli alimenti più importanti del pianeta: solo in Africa subsahariana milioni di persone fanno affidamento su questa pianta per sopravvivere, grazie alla sua incredibile resistenza alla siccità e alle malattie.
Dopo la rivalutazione della patata comune, adesso è giunta l’ora di scoprire cosa nasconde la patata dolce!

Ora, dopo anni di studi, un gruppo di ricercatori ha finalmente decifrato il suo genoma, aprendo la strada a nuove varietà più forti, nutrienti e produttive.
Patata dolce: perché è così complicata?
A differenza degli esseri umani, che hanno due set di cromosomi (uno da ciascun genitore), la patata dolce ne ha sei e questa condizione si chiama esaploidia, e rende il suo DNA incredibilmente difficile da studiare: immaginate di dover rimettere in ordine sei enciclopedie mischiate insieme, tutte simili tra loro ma con piccole differenze.

Ma grazie alle tecniche di sequenziamento più avanzate disponibili oggi, un team guidato dal professor Zhangjun Fei del Boyce Thompson Institute è riuscito a completare la prima mappa genetica completa di una varietà africana chiamata ‘Tanzania’, nota per la sua resistenza alle malattie e il suo alto contenuto di sostanza secca.
Cosa è stato scoperto sulla patata dolce?
Il DNA della patata dolce è un vero mosaico. È nato da incroci tra più specie selvatiche, alcune delle quali non sono ancora state identificate. Circa un terzo del materiale genetico viene da una specie dell’Ecuador chiamata Ipomoea aequatoriensis, mentre un’altra parte ricorda una specie centroamericana (probabilmente Ipomoea batatas 4x).

Ma la cosa più affascinante è che, a differenza di altre colture come il grano, questi segmenti genetici non sono separati ma intrecciati tra loro. Questo rende la patata dolce un esempio di allopoliploide segmentale, cioè un ibrido naturale che si comporta come una specie unica, ma porta dentro di sé il DNA di più antenati.
A cosa serve tutto questo?
Capire come funziona il genoma della patata dolce non è solo una curiosità scientifica: può avere un impatto concreto per la sicurezza alimentare globale e con queste nuove informazioni, gli esperti possono selezionare meglio i geni responsabili di caratteristiche fondamentali come:
- la resa produttiva
- la resistenza alla siccità
- il valore nutrizionale
- la resistenza a parassiti e malattie
In futuro sarà anche possibile sviluppare varietà su misura per diverse regioni del mondo, sfruttando la diversità genetica ancora nascosta in altre tipologie di patata dolce.

Un modello anche per altre colture
Questa ricerca è un passo importante anche per lo studio di altri alimenti complessi dal punto di vista genetico, come il grano, il cotone e la banana, che condividono una struttura simile e in un’epoca in cui il clima cambia rapidamente e le colture devono affrontare nuove sfide, strumenti come questi saranno fondamentali per garantire cibo sano e accessibile a tutti.
La scienza del cibo è anche la scienza del futuro
E oggi, grazie alla tecnologia genetica, anche una semplice patata dolce può diventare un’eroina contro la fame nel mondo.