L’ossigeno ozonoterapia contro il coronavirus covid19 si sta dimostrando particolarmente efficace, tanto da ridurre i ricoveri in terapia intensiva. Gli ospedali di Bergamo, Brescia, Palermo, Napoli e Pavia ne fanno largo uso ottenendo risultati soddisfacenti.
Ettore Giugiaro, docente di ossigeno ozonoterapia all’Associazione Italiana di Medicina Funzionale, però lamenta una certa indifferenza da parte delle Istituzioni: “Da tre settimane io e molti altri medici ci stiamo offrendo come volontari per praticare questa terapia anche nel Torinese, ma raccogliamo scarso interesse. Siamo frustrati perché sembra difficile parlare con chi può prendere la decisione di agire in tal senso. Qualche giorno fa abbiamo contattato l’unità di crisi e ci hanno detto di mandare una mail spiegando quello che volevamo fare, è davvero avvilente”.
Ossigeno ozonoterapia e covid19: come funziona contro il coronavirus
L’ozono terapia è caratterizzata da una miscela che, una volta entrata in contatto col sangue del paziente infetto tramite appositi strumenti, svolge una duplice funzione: è un antivirale, in quanto danneggia gli involucri che rivestono il virus, ed è un potente antinfiammatorio e antitrombotico.
Il soggetto venuto a contatto col covid19 manifesta subito un miglioramento e non solo, se preso all’inizio della malattia, guarisce, abbattendo in modo importante il rischio di dover passare per la terapia intensiva.
Le società scientifiche che sono sul campo da 40 anni e studiano e applicano in numerosi ambiti clinici questa pratica medica, hanno messo a punto alcuni protocolli terapeutici utili al trattamento dei soggetti infettati da covid19.
“Prima il paziente viene trattato e più velocemente può guarire – spiega Giugiaro – gli ammalati positivi, così come i malati con sintomi evidenti, anche se privi di diagnosi certa, essendo così scarsi i tamponi disponibili, posso venir trattati immediatamente o al loro domicilio o presso un servizio ambulatoriale dedicato che permetterebbe di trattare molte più persone. Cosi facendo si otterrebbe un minor numero di aggravamenti ed un minor ricorso al ricovero ospedaliero con conseguente liberazione di molti posti letto per i casi più gravi”.
Ossigeno ozonoterapia e covid19: i vantaggi
La caratteristica di questa pratica medica è quella di possedere un duplice effetto antiossidante e antinfiammatorio che riesce ad evitare la tempesta citochinica che si manifesta durante l’infezione da covid19 e causa i microtrombi nei polmoni, fegato e cervello rinvenuti nei pazienti deceduti.
Le sedute hanno un costo vivo minimo e ne sarebbero sufficienti 15/20 al massimo: “Le case produttrici sono disponibili a fornire i macchinari in comodato d’uso. Un’altra importante caratteristica dell’ozonoterapia contro l’infezione da covid-19 è rappresentata dalla capacità di contrasto verso l’ipossiemia critica causata da questo virus” racconta lo studioso.
“Sperimentazioni eseguite con la collaborazione dell’Università di Pavia e del Politecnico di Torino mediante la spettroscopia hanno evidenziato un aumento dell’ossigenazione rappresentato da un aumento della concentrazione dell’emoglobina ossigenata e da valori costanti di quella non ossigenata. Sotto l’aspetto clinico si traduce in una potente risposta alla drammatica caduta dei valori di saturazione con relativo ripristino in ambiti parafisiologici” termina Giugiaro.