Un team di scienziati del Center for Biomedical Engineering, School of Engineering Medicine, Beihang University, Pechino, Cina, ha dimostrato, in una recente ricerca, che l’ossisterolo, un composto chimico, può eliminare la cataratta senza che sia necessario intervenire chirurgicamente.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Investigative Ophthalmology and Visual Science.
Ossisterolo: ecco come funziona
Ad oggi, l’unico modo per poter intervenire sulla cataratta è la chirurgia. La cataratta è un’area torbida che si forma nel cristallino dell’occhio e se trascurata può portare alla cecità. Secondo l’Organizzazione Mondiale Della Sanità (OMS), 65,2 milioni di persone in tutto il mondo hanno la cataratta e problemi alla vista.
Nel momento in cui un individuo sviluppa una cataratta, il cristallino normalmente trasparente nell’occhio diventa torbido. Questo fenomeno si verifica spesso con l’avanzare degli anni, ma può anche essere causato dalla sovraesposizione dell’occhio al sole o da lesioni, nonché dal fumo, da condizioni mediche come il diabete e da alcuni farmaci. Sfruttando la chirurgia si può correggere questa patologia oculare.
Durante la nuova ricerca però è stato sviluppato un farmaco, l’ossisterolo, che potrebbe sostituire l’intervento chirurgico. Il composto utilizzato è un derivato ossigenato del colesterolo che svolge un ruolo nella regolazione e nel trasporto del colesterolo.
La dottoressa Ashley Brissette, specialista in chirurgia della cataratta della Weill Cornell Medicine che non è stata coinvolta nello studio, ha dichiarato: “L’attuale trattamento per la cataratta è un intervento chirurgico per rimuovere la lente opaca e sostituirla con un impianto di lente intraoculare che è pulito”. È importante specificare che la chirurgia per la cataratta non è fruibile in tutto il mondo, ma sia l’OMS che l’agenzia non governativa SEE promuovono programmi per superare questo ostacolo.
La dott.ssa Brissette ha spiegato che il trattamento per la cataratta è fondamentale in quanto può: “Portare a un aumento del rischio di demenza e di un aumento del rischio di caduta con l’avanzare dell’età“.
Per testare l’efficacia dell’ossisterolo, i ricercatori lo hanno sperimentato su 35 topi selvatici, geneticamente modificati per causare la torbidità del cristallino attraverso un’alterazione delle loro proteine αB-cristallina o αA-cristallina. Nell’occhio destro di 26 topi, i ricercatori hanno somministrato una singola goccia di un composto di ossisterolo VP1-001, direttamente sulla superficie oculare e hanno altresì somministrato una goccia neutra di ciclodestrina nell’occhio sinistro.
Nove topi non sono stati trattati come gruppo di controllo. L’obiettivo di questo esperimento ha riguardato le mutazioni αA- e αB-cristallina che spesso sono responsabili dello sviluppo della cataratta che sopraggiunge nella fase dell’ invecchiamento di un individuo.
Il risultato dell’esperimento è risultato interessante: Il composto di ossisterolo VP1-001 ha migliorato l’opacità della lente per il 61% delle lenti dell’occhio trattate dai ricercatori. Gli scienziati hanno rivelato un miglioramento di 1,0 nel grado di opacità del 46% nei topi utilizzati per la ricerca.
il Dottor Haci Ugur Celik, Professore di oftalmologia clinica presso l’Università di Rochester Medical Center, NY, che non è stato coinvolto nello studio, che ha parlato di risultato “spettacolare” ha però aggiunto che rimane la preoccupazione per la pratica clinica. Celik ha dichiarato che i risultati si concentrano su una sola causa di cataratta.
“La fisiopatologia biochimica della formazione della cataratta include lo squilibrio ossidante-antiossidante, la segnalazione dello stress, il percorso MAPK , l] via della proteina chinasi, la modifica delle proteine e la rimozione delle proteine modificate, e perossidazione lipidica. Lo studio del ricercatore si basa sulla mutazione αA- e αB-cristallina come l’unico dei meccanismi spiegati sulla progressione della cataratta”, ha specificato il Dottor Haci Ugur Celik.
“Sebbene il risultato dello studio sia incoraggiante, non credo che ci sarà un’altra opzione oltre alla chirurgia dell’estrazione della cataratta con facoemulsificazione per trattare la cataratta per lunghi anni“, ha aggiunto.
La Dottoressa Brissette ha definito l’area di interesse dello studio “un tema caldo per la ricerca” sullo sviluppo della cataratta, ma ha specificato che i risultati non sono sufficienti per cambiare l’attuale standard di cura per il trattamento della malattia.
Ha anche notato che la chirurgia della cataratta può essere più di un semplice scambio di lenti: “L’altra considerazione è che quando la cataratta viene rimossa chirurgicamente, possiamo impiantare un impianto di lenti con prescrizione medica per ridurre la dipendenza dagli occhiali dopo l’intervento chirurgico, il che è un ulteriore vantaggio della chirurgia della cataratta, sebbene l’ossisterolo possa un giorno rallentare o diminuire lo sviluppo della cataratta, non migliora l’errore di rifrazione”.
l dottor Celik ha anche evidenziato come sia importante uno studio sull’uomo a lungo termine: “Con gruppi più grandi con formazione di cataratta specifica correlata alla mutazione αA- e αB-cristallina“, poiché ha definito la sperimentazione sui topi alquanto ristretta.
La dottoressa Brissette, d’accordo sulla posizione del dottor Celik, ha concluso: “Questa è ancora la prima ricerca basata sugli animali e richiederebbe molti anni di studio su soggetti umani prima che venga raccomandata come intervento per la cataratta. Inoltre, come accennato in precedenza, sebbene possa ridurre lo sviluppo della cataratta in alcuni, non tratterà l’errore di rifrazione“.
Lo proverei senza alcun problema ho una cataratta all’occhio sinistro e non vedo l’ora che sia validato un collirio che la curi, sono disponibile a fare da cavia.
Sono molto interessato e disposto a provare il nuovo farmaco fatemi sapere se è in vendita