Se hai un cane con le orecchie morbide e cadenti come un cocker o dritte e all’erta come un husky, potresti esserti chiesto: perché esistono queste differenze? Tutti i cani, da quelli da compagnia ai grandi lavoratori, derivano dal lupo grigio… eppure non tutti conservano l’orecchia appuntita.
La risposta ci porta in un viaggio sorprendente, che unisce biologia evolutiva, genetica e… scelte umane.
Tutto parte dal lupo: orecchie dritte per sopravvivere
Tutti i cani discendono dal lupo grigio (Canis lupus), predatore per eccellenza, e il suo tratto distintivo (l’orecchio dritto) ha una precisa funzione biologica: servono a captare suoni con massima precisione, fondamentali per la caccia, la difesa del territorio e la comunicazione nel branco.

La prima domanda sorge spontanea: esistono lupi con l’orecchio cadenti?
La risposta è sì… ma solo da piccoli! E nei cuccioli di lupo, l’orecchio è temporaneamente cadente, per poi raddrizzarsi man mano che crescono e la cartilagine si rinforza.
Negli adulti, invece, l’orecchio dritto rappresenta un adattamento funzionale alla vita selvatica e per questo motivo è interessante che, nei cani domestici, la forma dell’orecchio abbia preso strade così diverse.
La “sindrome da domesticazione”: il legame tra comportamento e forma fisica
Negli anni ’50 lo scienziato russo Dmitrij Beljaev condusse un esperimento diventato famoso: selezionò volpi argento per la docilità verso l’uomo; in poche generazioni, comparvero tratti fisici del tutto inaspettati: manti pezzati, musi più corti… e orecchie cadenti.
Questo è il cuore della sindrome da domesticazione: selezionando gli animali per il comportamento docile, cambiano anche altre parti del corpo. In particolare, a essere coinvolte sono le cellule della cresta neurale, fondamentali sia per il sistema nervoso sia per lo sviluppo della cartilagine.
Tradotto: più un animale è stato addomesticato, più è probabile che il suo orecchio sia diventato floscio.
E poi è arrivato l’uomo: estetica e funzione
Alla fine l’essere umano ha fatto il resto: alcune razze, come il beagle o il cavalier king charles spaniel, sono state selezionate appositamente per avere l’orecchio cadente, perché giudicate più “tenere” e meno aggressive; in certi casi, come per i cani da fiuto, le orecchie cadenti aiutano davvero: convogliano gli odori verso il naso, migliorando le capacità olfattive.

D’altra parte, razze da guardia o da pastore hanno mantenuto le orecchie dritte per motivi funzionali: ascoltare meglio significa agire più in fretta.
È tutta questione di cartilagine (e di geni)
Da un punto di vista biologico, tutto si riduce alla cartilagine auricolare. Quando è rigida e ben sviluppata, sostiene l’orecchio verso l’alto. Quando è più morbida o sottile, l’orecchio si piega.
Ci sono anche cani che cambiano “forma” delle orecchie con la crescita. Alcuni cuccioli nascono con le orecchie piegate che si raddrizzano col tempo (pensa al pastore tedesco). In altri, invece, la genetica è così forte da lasciare l’orecchio sempre cadente.
Orecchie ibride: né dritte né cadenti
Non tutte le orecchie canine rientrano in categorie nette; esistono razze (e ancor più gli incroci) con orecchie semierette, a punta piegata o persino asimmetriche, che cambiano posizione a seconda dell’umore o dell’età.
Un esempio famoso? Il border collie, noto per la sua espressività. Alcuni hanno orecchie dritte, altri cadenti, molti invece sfoggiano il curioso stile “a cucchiaino”: dritte alla base e piegate sulla punta.

Questo tipo di orecchie è il risultato di una genetica complessa, influenzata da più geni e da fattori ambientali (alimentazione, salute, sviluppo). In pratica, l’orecchio “ibrido” è una specie di zona di frontiera tra il lupo e il peluche… e aggiunge un ulteriore livello di unicità ai nostri amici pelosi.
Curiosità: orecchie “intelligenti”?
Sapevi che in alcune razze le orecchie si muovono per comunicare? Il border collie, ad esempio, può avere orecchie dritte, piegate o “a punta molle”, e il loro movimento dice molto sull’umore del cane. Un po’ come le espressioni facciali negli umani.
Chissà, magari un giorno i nostri amici a quattro zampe avranno auricolari biometrici integrati per misurare lo stress… Ma intanto, le loro orecchie continuano a parlare per loro — in silenzio.
Conclusione: le orecchie parlano dell’anima del cane
Dritte, cadenti, piegate a metà: le orecchie dei cani sono una finestra sulla storia evolutiva della specie, ma anche sul legame con l’uomo. Sono il frutto di secoli (anzi, millenni) di coabitazione, addestramento, amore… e selezione.
Ogni orecchio floscio è, in un certo senso, un piccolo omaggio alla fiducia che il cane ha sviluppato verso l’essere umano. Una fiducia che, per fortuna, continua a crescere.