OPPO è una delle aziende maggiormente preoccupate per il futuro del mondo, sia a livello umanistico che ambientale. Ne abbiamo parlato spesso nei nostri articoli, specialmente con l’avvicinarsi delle giornate dedicate a vari argomenti sensibili, e oggi vediamo i festeggiamenti anticipati per un evento molto importante: la Giornata Mondiale dell’Ambiente. In realtà si terrà il 5 giugno, ma l’azienda leader nel settore degli smart device anticipa i tempi portando con sé nuove e interessanti iniziative.
Questa giornata vede come unico scopo mondiale quello di sensibilizzare le persone sulla salvaguardia del nostro pianeta, proteggendolo il più possibile per garantire un futuro più prospero. Un esempio è proprio quello di informare la popolazione sulla possibilità di acquistare prodotti tecnologici ricondizionati; OPPO è ormai da tempo che tratta questo argomento, portando nel proprio negozio online questo genere di iniziativa. Un modo pratico per riciclare tecnologie ancora in ottimo stato senza vederle macerare nelle discariche, ormai in disuso.
OPPO è felice di constatare come l’acquisto di device ricondizionati sia sempre più in voga
Come mai è preferibile acquistare qualcosa di usato, piuttosto che di acquistarne uno perfettamente nuovo? Ebbene, tralasciando il risparmio economico che non fa mai male, uno dei problemi maggiori riguardante l’inquinamento è proprio il volume dei rifiuti elettronici. Uno studio ha rivelato che se non agiamo per tempo, entro il 2030 questo genere di rifiuti ammonteranno a più di 74 milioni di tonnellate. Almeno il 17% di questo enorme dato viene recuperato, essendo catalogabile come materiale di scarto, ma possiamo fare molto di più. Acquistando un device ricondizionato si diminuisce la produzione di inquinamento, per esempio.
Fortunatamente, questa scelta sta prendendo sempre più piede nella popolazione e a dirlo è proprio uno studio portato a termine dal Global E-Waste Monitor 2020 e da Counterpoint Research (il quale, nelle prossime giornate, porterà online un webinar sulle fotocamere per smartphone). I dati raccolti mostrano una tendenza sempre maggiore, specialmente dal 2020 fino ad oggi. Infatti, nella seconda metà dell’anno citato, si è notato un balzo del 4% nelle vendite globali di smartphone ricondizionati, specialmente in: Stati Uniti, America Latina, Europa, Sud-Est asiatico, India e Africa.
Oggi, quella stessa percentuale, ha raggiunto il 10% e si preannuncia un avanzamento fino al 10.23% entro il 2027. Un netto miglioramento che OPPO spera di vedere maggiormente in futuro, sentendosi “responsabile” di questo enorme cambiamento e in grado, come una delle aziende leader, di portare il proprio contributo. La stessa azienda spera di vedere più iniziative simili e non solo da parte propria, ma anche di tutto il settore tecnologico.
Ricondizionato a prova di tempo
La popolazione che ancora non ha aderito a queste iniziative, però, è sempre più convinta che un prodotto ricondizionato non sia all’altezza. I pensieri comuni sono sempre gli stessi: poca durata, device scadente e appropriazione di dati del precedente proprietario. In realtà, prima di vedere un prodotto ricondizionato, lo stesso passa dei rigidi controlli e viene messo come nuovo per poterne aumentare la durata, l’efficienza e mantenere saldi i dati per la propria privacy. OPPO, per esempio, ha introdotto un Battery Health Engine, aumentando così le batterie dei device. In questo modo la batteria sarà in grado di mantenersi all’80% dopo più di 1600 cicli di carica-scarica.
I pregiudizi citati sono per lo più presenti in Italia; l’86% degli italiani vuole un telefono che funzioni come se fosse nuovo, ma non molti sono informati sull’argomento. Proprio per questo OPPO spiega come avviene il processo, dove non solo la batteria viene presa in considerazione, ma viene dato un prezzo più equo, una normale garanzia e il diritto di reso nonostante si tratti di un prodotto già usato in precedenza.
In Lazio, Ligura e Lombardia questo non sembra accadere, trovando una popolazione tra i 20 e i 69 anni che richiedono maggiormente i device ricondizionati risparmiando fino al 60% del costo finale. In Cina, tutto ciò, è diventato un vero e proprio fenomeno che rappresenta più di 1.2 milioni di telefoni riciclati, consentendo un salvataggio di ben 216 tonnellate di rifiuti elettronici. L’attenzione all’ambiente, secondo i dati riportati, è prettamente giovanile e le iniziative di OPPO cercano di coinvolgere un maggior pubblico possibile.