Un errore di gestione da parte di OpenAI ha accidentalmente permesso a diversi utenti di accedere al nuovo modello di intelligenza artificiale o1, previsto solo in anteprima limitata. La fuga, durata appena due ore, è stata scoperta dopo che alcuni utenti di X hanno rilevato che modificando l’URL si poteva accedere al modello completo.
Un portavoce di OpenAI ha confermato a Futurism che stavano preparando un accesso esterno limitato al modello quando è sorto “un problema”, ora risolto. Tuttavia, la breve esposizione del modello ha generato grande interesse, lasciando intravedere le sue potenzialità.
Le anticipazioni: cosa può fare il modello o1
Gli utenti che sono riusciti ad accedere al modello hanno riportato performance sorprendenti. Pare che o1 sia in grado di affrontare con successo complessi problemi matematici e persino puzzle basati su immagini. Alcuni hanno osservato che il modello riesce a gestire lunghi file JSON e a seguire una “catena di pensiero”, analizzando informazioni con una logica quasi umana.
Nonostante questi progressi, però, OpenAI ha ammesso che persiste un problema di “allucinazioni”, ovvero risposte scorrette e fuorvianti, un aspetto che dovrà essere affrontato prima della pubblicazione ufficiale.
La tempistica dell’uscita ufficiale
Secondo alcuni esperti, OpenAI potrebbe attendere che si concludano le elezioni presidenziali statunitensi per evitare eventuali interferenze o controversie legate all’uso improprio del modello. Questa tempistica potrebbe rivelarsi cruciale per prevenire abusi o disinformazione.
Questa fuga evidenzia i rischi legati alla gestione della sicurezza dei nuovi modelli di intelligenza artificiale. Un errore del genere, sebbene risolto in tempi rapidi, mostra quanto sia importante monitorare e proteggere i modelli avanzati, soprattutto in fase di test.
L’incidente con il modello o1 di OpenAI ha generato molta curiosità sulle sue capacità. Rimani con noi per aggiornamenti sull’uscita ufficiale e condividi nei commenti cosa pensi delle nuove potenzialità offerte dall’IA.