OpenAI, il colosso guidato da Sam Altman, ha recentemente acquistato il dominio Chat.com, precedentemente noto per ospitare una piattaforma di video chat a luci rosse. Questo curioso investimento, inizialmente utilizzato per contenuti per adulti, ora reindirizza gli utenti direttamente a ChatGPT, il sistema di intelligenza artificiale dell’azienda.
Secondo una versione archiviata del sito, Chat.com ospitava chat room con nomi come “Sexy”, “Fantasy” e “Tease”. Era un portale semplice e senza registrazione obbligatoria per entrare direttamente nelle conversazioni. Ora, il dominio è diventato una scelta strategica per OpenAI, probabilmente per migliorare il branding e facilitare l’accesso alla piattaforma.
Quanto ha speso OpenAI?
Il prezzo pagato per Chat.com non è stato divulgato, ma è sicuramente superiore ai 15,5 milioni di dollari spesi dal precedente proprietario, Dharmesh Shah, nel 2023. Shah ha confermato su LinkedIn di aver venduto il dominio a una cifra ben più alta di quella d’acquisto. “Quando vende un dominio, è quasi sempre a profitto,” ha scritto Shah, riferendosi a sé stesso in terza persona.
Una mossa sensata per OpenAI
Dal punto di vista di OpenAI, l’acquisto sembra un investimento intelligente. Il brand “ChatGPT”, sebbene noto, non è considerato particolarmente intuitivo o memorabile. “Chat.com”, invece, è facile da ricordare e si integra meglio con le ambizioni di OpenAI di rendere l’intelligenza artificiale accessibile a tutti.
Chat.com e i piani futuri di OpenAI
L’acquisto arriva poco dopo l’annuncio di ChatGPT Search, un servizio progettato per competere con Google. Questo strumento permette di ottenere risposte rapide e collegamenti a fonti web pertinenti utilizzando i modelli di intelligenza artificiale di OpenAI.
Come Chat.com sarà integrato nei piani a lungo termine dell’azienda è ancora poco chiaro, ma è evidente che il dominio rappresenta un elemento chiave per rafforzare la presenza dell’azienda sul mercato e migliorare l’esperienza degli utenti.
Con questo acquisto, OpenAI dimostra di essere disposta a fare investimenti significativi per consolidare il proprio brand e la sua accessibilità. Rimane da vedere come Chat.com verrà utilizzato, ma una cosa è certa: è un nome che si ricorda facilmente.
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