Sembrava una giornata di manutenzione ordinaria. Invece, dal fiume è emersa una spada medievale del XI secolo, decorata con simboli religiosi e conservata in condizioni quasi perfette. Una scoperta che sa di leggenda — ma è tutto vero.
La scoperta nel cuore dei Paesi Bassi
L’arma è venuta alla luce il 1° marzo 2024, durante dei lavori di dragaggio presso il Linschoten Estate, nel centro dell’Olanda. Da lì, il salto al Rijksmuseum van Oudheden di Leiden è stato breve: ora la spada è ufficialmente parte della collezione del Museo Nazionale di Antichità.
Una spada con croce e nodo eterno
La spada misura un metro esatto: dimensione perfetta per essere impugnata con una sola mano, anche in sella a un cavallo. Ma il vero colpo d’occhio è la decorazione:
- Una croce dorata incisa con rame color oro
- Un “endless knot” (nodo senza fine), simbolo spirituale legato a eternità e ciclicità
Non è solo un’arma, è un oggetto carico di significati, probabilmente legato a rituali religiosi o funerari.
Conservata come se il tempo non fosse passato

Grazie al suolo umido e povero di ossigeno, l’alta qualità del ferro ha resistito bene al passare dei secoli. Secondo il museo, l’ossidazione è quasi assente e sono ancora visibili tracce del manico in legno, anche se le parti organiche (impugnatura, cuoio) si sono ovviamente deteriorate.
Insomma, sembra uscita da una tomba reale o da un film epico — ma era lì, sepolta nel fango.
Deposito rituale o sacrificio personale?
Nessuna traccia del fodero. Il che fa pensare che l’arma sia stata gettata volontariamente nelle acque, forse come gesto simbolico. E non sarebbe la prima volta.
Nel Medioevo le spade erano beni preziosi e personali: o finivano nella tomba insieme al loro proprietario… oppure venivano affidate al fiume, come ultimo atto simbolico. E guarda caso, le armi trovate sott’acqua sono spesso le meglio conservate.
In bilico tra due ere militari

La datazione colloca l’arma tra il 1050 e il 1150, in pieno periodo di transizione militare. Da una parte, ancora colpi verticali sferrati dalla sella. Dall’altra, l’inizio delle spinte orizzontali per infilarsi tra le piastre di armatura.
Questa spada, leggera e maneggevole, è un ibrido perfetto tra i due stili. E ci racconta un momento storico dove la guerra cambiava volto e le armi si adattavano.
Chi la usava? E perché proprio lì?
Il territorio all’epoca era governato dal Vescovo di Utrecht, ma i conflitti con le crescenti potenze dei Conti di Olanda e Fiandra erano costanti. Possibile che la spada appartenesse a un cavaliere fedele alla Chiesa? O a un soldato caduto in battaglia?
La verità non la sapremo mai. Ma ciò che resta è un reperto straordinario, che riporta in superficie non solo acciaio medievale, ma anche simboli, riti e conflitti di un tempo dimenticato.
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