Le risposte alle più grandi domande sulla scienza dello spazio — cosa accade all’interno di un buco nero, come si forma una galassia, o cos’è la materia oscura — risiedono nelle profondità dell’universo. Tuttavia, c’è ancora molto che gli scienziati non conoscono sul Sistema Solare, il nostro vicinato cosmico.
Questa settimana, i ricercatori hanno condiviso nuove scoperte affascinanti sul settimo pianeta del sistema solare, Urano, e sul lato nascosto della Luna.
Un nuovo sguardo su Urano
Un evento cosmico inaspettato durante il sorvolo del pianeta da parte della sonda Voyager 2 nel 1986 potrebbe aver distorto la caratterizzazione di Urano fatta dagli scienziati, suggerisce una nuova ricerca. In particolare, l’osservazione della magnetosfera protettiva di Urano da parte della sonda differiva molto dalle aspettative degli astronomi. Secondo Jamie Jasinski, fisico del plasma spaziale presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, le condizioni del vento solare osservate da Voyager 2 si verificano solo nel 4% dei casi, il che potrebbe aver alterato significativamente i dati raccolti. Fortunatamente, inviare una missione dedicata allo studio di Urano è una priorità per la NASA, come evidenziato in un rapporto del 2022.
La Luna e il mistero del lato nascosto
La Luna ha nuove storie da raccontare. Gli scienziati hanno pubblicato due studi sulla storica raccolta di campioni di suolo lunare provenienti dal lato nascosto della Luna, raccolti dalla missione cinese Chang’e-6 a giugno. I risultati potrebbero fare luce su un mistero ancora irrisolto: cosa causa l’asimmetria tra il lato visibile e quello nascosto della Luna?
Il sito di atterraggio della Chang’e-6 era attivo vulcanicamente circa 2,8 miliardi di anni fa, come rivelato dalla ricerca. L’eruzione è insolitamente recente e rappresenta un episodio di attività vulcanica non conosciuto dai campioni precedentemente raccolti sul lato visibile della Luna.
I primi tigri in Kazakistan dopo 70 anni
Non tutte le novità arrivano dallo spazio! I conservazionisti hanno reintrodotto due tigri in cattività nella riserva naturale di Ile-Balkhash in Kazakistan, i primi esemplari nella regione dopo oltre 70 anni. Queste tigri dell’Amur, chiamate Bodhana e Kuma, sono state trasferite dai Paesi Bassi e liberate in un recinto seminaturale a novembre. La speranza è che i loro cuccioli possano riportare i grandi felini nel loro habitat storico.
Un nuovo abitante degli abissi oceanici
I ricercatori in California hanno identificato una nuova specie di lumaca di mare chiamata Bathydevius caudactylus, che vive nella zona chiamata “midnight zone” dell’oceano, tra i 1.000 e i 4.000 metri di profondità. Questo strano animale bioluminescente, che vive nelle profondità fredde del mare, è una rarità tra le lumache di mare, che di solito si trovano nei fondali marini o in ambienti costieri. “È come trovare colibrì vicino alla cima del Monte Everest,” ha commentato Bruce Robison, scienziato senior presso il Monterey Bay Aquarium Research Institute.
Il massimo solare e le aurore polari
Il Sole sta attraversando il massimo solare, il picco di attività nel suo ciclo di 11 anni, durante il quale i poli magnetici si invertono. L’attività solare, inclusi flare ed espulsioni di massa coronale, crea eventi di meteo spaziale che possono avere un impatto sulla Terra, come blackout radio e disturbi ai sistemi GPS. Le aurore boreali e australi, note anche come northern lights e southern lights, sono proprio il risultato di queste interazioni tra le particelle cariche solari e il campo magnetico terrestre.
Il 24 dicembre, la sonda Parker Solar Probe si avvicinerà a soli 6,2 milioni di chilometri dalla superficie del Sole, più vicino di qualsiasi oggetto costruito dall’uomo. Questo sorvolo potrebbe aiutare gli scienziati a studiare direttamente le origini del meteo spaziale.
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