La Norvegia è stata classificata, ancora una volta, come il paese meno felice tra i paesi nordici, secondo il rapporto sulla felicità dell’ONU. Sì, proprio così, la terra dei fiordi mozzafiato, delle aurore boreali e del salmone di alta qualità non sta brillando tanto in termini di felicità. Ma aspetta, non è tutto così cupo come sembra.
I giovani sotto i 30 anni in Norvegia sembrano avere delle aspettative piuttosto negative riguardo al futuro. Questa fascia d’età è particolarmente pessimista, il che potrebbe spiegare perché la Norvegia non sta ottenendo punteggi alti come i suoi vicini nordici.
Norvegia: la competizione nordica
Finlandia, Danimarca, Islanda e Svezia hanno superato la Norvegia nella classifica della felicità. Questi paesi sono noti per il loro alto tenore di vita, ma c’è qualcosa di più che contribuisce alla loro felicità complessiva. E sorprendentemente, anche Israele ha battuto la Norvegia, nonostante le sfide che il paese ha affrontato di recente.
Se guardiamo solo alle persone sopra i 60 anni, la Norvegia balzerebbe al terzo posto come paese più felice del mondo. Questo dato suggerisce che la felicità può variare notevolmente a seconda dell’età e della prospettiva.
Nonostante un aumento della prosperità, il livello di felicità in Norvegia non è cresciuto di pari passo. Questo fenomeno è complesso e può essere attribuito a vari fattori, come l’adattamento alle nuove condizioni di vita e il confronto sociale.
Nel 2017, sotto la guida della prima ministra Erna Solberg, la Norvegia era stata nominata il paese più felice del mondo. Quel periodo è ricordato con orgoglio, ma anche con la consapevolezza che non tutti in Norvegia condividevano quella felicità.
Questo rapporto annuale valuta la percezione della felicità e della qualità della vita in più di 140 paesi. Interessante notare che i paesi con popolazioni relativamente piccole tendono a dominare la partealta della classifica.
E in Italia?
In Italia, la situazione della felicità può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui la regione, l’economia locale, le condizioni sociali e la cultura. Anche se l’Italia non è stata menzionata specificatamente nel contesto del rapporto sulla felicità dell’ONU che abbiamo discusso riguardo alla Norvegia e agli altri paesi nordici, sappiamo che la percezione della felicità in Italia può essere influenzata da una ricca eredità culturale, da una cucina rinomata e da un paesaggio geografico variegato, che include tutto, dalle coste soleggiate alle vette innevate.
In termini generali, gli studi sulla felicità tendono a valutare una serie di indicatori, come il benessere economico, il supporto sociale, la libertà di fare scelte di vita, la generosità all’interno della società e la percezione della corruzione. Questi fattori possono variare significativamente da una regione all’altra in Italia, portando a differenze nel livello di felicità percepito dai suoi cittadini.
Ricorda che, anche in Italia, la felicità è un concetto complesso che va oltre la mera soddisfazione materiale e comprende aspetti come il senso di appartenenza, l’apprezzamento per l’arte e la cultura, la connessione con la famiglia e gli amici, e la possibilità di vivere una vita significativa e realizzata.
La Finlandia, il paese confinante con la Norvegia, si distingue per la sua vicinanza alla natura e per un sano equilibrio tra lavoro e tempo libero. Questi fattori sono citati come le principali ragioni della soddisfazione dei finlandesi.