Immagina di non poter camminare per anni e, all’improvviso, grazie a un’innovazione tutta italiana, fare i primi passi. Questo è ciò che è successo a due pazienti paraplegici grazie a un neurostimolatore midollare sviluppato da un team di ricercatori italiani. Una notizia che lascia senza fiato, non credi?
Una rivoluzione nella riabilitazione
Il dispositivo, frutto del lavoro congiunto di Silvestro Micera del Politecnico di Losanna e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, insieme a Pietro Mortini dell’ospedale San Raffaele di Milano, ha permesso a due pazienti di camminare di nuovo. Il segreto? Una doppia funzione che stimola le funzioni motorie e riduce la spasticità muscolare. Questo approccio è stato recentemente pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine.
Spasticità: il nemico silenzioso
“La spasticità è uno dei maggiori ostacoli per chi ha subito lesioni al midollo spinale”, spiega Micera. Si tratta di contrazioni muscolari involontarie che rendono impossibile il controllo motorio. Il neurostimolatore midollare, grazie a segnali elettrici mirati, riduce questi spasmi e ripristina una corretta attività muscolare.
Come funziona il neurostimolatore
Questo dispositivo non è una novità assoluta: da anni viene utilizzato per controllare il dolore. Ma i ricercatori italiani hanno trovato un nuovo modo di impiegarlo. Modulando i segnali elettrici, il neurostimolatore interferisce con quelli che provocano spasmi muscolari, permettendo ai pazienti di compiere movimenti altrimenti impossibili. Non solo, stimola anche la corretta attività muscolare per favorire la camminata.
I primi test su due pazienti paraplegici hanno dato risultati straordinari. Uno di loro ha percorso ben 175 metri senza bisogno di stimolazione attiva. “Questa procedura è sicura ed efficace”, sottolinea Mortini, aggiungendo che il trattamento riduce significativamente gli effetti collaterali delle terapie farmacologiche e chirurgiche tradizionali.
Un futuro promettente
La sperimentazione non si ferma qui. Presto altri pazienti beneficeranno di questa innovativa tecnologia. La combinazione di tecnologie avanzate e approcci personalizzati alla riabilitazione rappresenta una nuova frontiera per chi vive con gravi danni al midollo spinale.
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