Hai sentito parlare del caso di Jennifer Pan, la giovane donna al centro del documentario “What Jennifer Did” su Netflix? Questo documentario potrebbe avere utilizzato immagini generate da intelligenza artificiale per rappresentare la protagonista, ancora in attesa di un nuovo processo. Ma cosa significa esattamente?
Le immagini in questione presentano dettagli che solitamente suggeriscono un intervento dell’AI, come mani deformate e altri strani artefatti. Per esempio, una foto mostra la mano sinistra di Jennifer Pan in maniera poco naturale, e un’altra evidenzia uno spazio insolito sulla guancia.
La vera questione qui è l’etica dell’uso delle immagini AI in un contesto documentaristico su Netflix
Se le immagini non vengono dichiarate come create da AI, potrebbero potenzialmente influenzare la percezione del pubblico senza un avvertimento chiaro sul loro origine artificiale. E in un caso delicato come quello di Pan, che attende un nuovo processo, la rappresentazione fedele e non pregiudizievole dei fatti è cruciale.
Inoltre, le critiche non mancano. Alcuni, come la giornalista Karen K. Ho, argomentano che documentari di questo tipo fanno parte di quello che lei chiama il “true crime industrial complex”, un sistema che sfrutta un’appetito insaziabile per i contenuti violenti e sensazionalistici. Ma l’uso di immagini AI in questo contesto solleva interrogativi anche più ampi: come influenzerà questo la fiducia del pubblico nei documentari e nei media in generale?
Sebbene in molte parti del mondo, inclusi gli Stati Uniti e l’Europa, siano state adottate leggi per regolare l’uso dell’intelligenza artificiale, sembra che non ci siano ancora leggi specifiche che governano l’uso delle immagini e video AI nei documentari o in altri contenuti. Questo lascia un vuoto normativo che potrebbe permettere usi eticamente dubbi di questa tecnologia senza sufficiente trasparenza o responsabilità.
Con l’avanzare della tecnologia AI e la sua crescente capacità di generare immagini realistiche, diventa sempre più importante interrogarsi su come queste tecnologie vengano utilizzate e quali impatti possono avere sulla nostra percezione della realtà.
Quindi, come dovremmo affrontare queste questioni? La trasparenza dovrebbe essere la priorità, assicurando che il pubblico sia sempre informato quando le immagini sono state generate da AI, specialmente in contesti che potrebbero influenzare l’opinione pubblica o i processi giudiziari. Solo così possiamo sperare di mantenere una certa fiducia nel contenuto che consumiamo quotidianamente.
E tu, cosa ne pensi? Credi che l’uso di immagini AI nei documentari debba essere regolato più severamente?