Airbus insieme a Koniku, piccola azienda della California che produce recettori olfattivi geneticamente modificati, hanno deciso di sviluppare un naso elettronico capace di fiutare il coronavirus.
Nella pagina ufficiale Airbus si legge: “Airbus e Koniku Inc. hanno compiuto un significativo passo avanti nel co-sviluppo di una soluzione ( il naso elettronico n.d.r) per le operazioni di sicurezza di aeromobili e aeroporti estendendo le attività di ricerca includendo capacità di rilevamento di rischi biologici, nonché minacce chimiche ed esplosive”.
Naso elettronico: come funziona
“Basata sul potere di rilevazione e quantificazione degli odori presente in natura, la soluzione tecnica, sviluppata per soddisfare i rigorosi requisiti normativi operativi delle operazioni di sicurezza di aeromobili e aeroporti, utilizza recettori di odori geneticamente modificati che producono un segnale di allarme quando entrano in contatto con i composti del pericolo o della minaccia che sono stati programmati per rilevare” dichiarano le fonti ufficiali Airbus, nel descrivere il naso elettronico.
Il dispositivo promette di allertare con un segnale sonoro la rilevazione del coronavirus, garantendo massima precisione e sicurezza. Non solo, il naso elettronico potrà intercettare sostanze chimiche emesse da ordigni esplosivi e non esclusivamente elementi patogeni sospesi nell’aria. Questa invenzione potrebbe aiutare a rilanciare il settore dell’aviazione civile, messo a dura prova dalla pandemia da covid19.
“Con i test in situ previsti per il quarto trimestre 2020, Airbus sta dimostrando la sua capacità di accelerare i cicli di ricerca tradizionali in un ambiente in tempo reale al fine di sviluppare e portare sul mercato una soluzione di sicurezza rivoluzionaria, end-to-end, rivoluzionaria su scala convincente e la velocità, contribuendo così al miglioramento continuo della sicurezza nell’ecosistema del trasporto aereo, aumentando l’efficienza operativa e migliorando l’esperienza dei passeggeri” conclude il comunicato Airbus.
Non resta che aspettare fine 2020, per poter tornare a volare serenamente. Per tutti gli sviluppi in merito, ti terremo aggiornato.