I mozziconi di sigaretta sono i primi tra le microplastiche inquinanti. Si stima che ogni anno ne vengano buttati 6 miliardi di filtri, che favoriscono l’inquinamento dell’ambiente anche con i metalli pesanti e la nicotina di cui sono composti.
I filtri delle sigarette sono composti da una plastica denominata diacetato di cellulosa. Una volta immessi nell’ambiente, possono inibire la crescita delle piante oltre ad inquinare tutte le risorse idriche a nostra disposizione.
Un team dell’Institute of Technology di Melbourne, ha cercato e trovato una soluzione per tentare di abbattere questo problema: riciclare i mozziconi di sigaretta impiegandoli nella costruzione di mattoni di argilla.
Ecco come vengono riciclati i mozziconi di sigaretta
Ogni anno si producono mediamente 6mila miliardi di sigarette, che corrispondono a 1,2 milioni di tonnellate di spazzatura: “Queste cifre sono destinate ad aumentare di oltre il 50% entro il 2025, a causa principalmente della crescita della popolazione mondiale”, ha spiegato l’inventore del nuovo metodo di riciclo, l’ingegnere Abbas Mohajerani: “Il nostro report mostra che se solo il 2,5% della produzione annuale di mattoni incorporasse l’1% di mozziconi di sigaretta, potremmo completamente risolvere o almeno riequilibrare il problema dell’inquinamento dovuto a tali scarti”.
Il team dell’Institute of Technology ha pensato a dei mattoni di argilla contenenti mozziconi di sigaretta all’1%, i quali hanno le stesse peculiarità dei laterizi tradizionali che però consentono di risparmiare sui consumi energetici necessari per la produzione. Non solo, questi mattoni sono più leggeri e garantiscono un isolamento più performante, che va ad abbattere ulteriormente le spese di riscaldamento e raffreddamento di un immobile.
“Ci vogliono fino a 30 ore per riscaldare e cuocere i mattoni, per cui si tratta di un risparmio finanziario significativo. I mozziconi possono impiegare anni prima di decomporsi, ma durante la cottura del coccio le sostanze inquinanti vengono intrappolate e rese innocue dal mattone stesso”, ha concluso Mohajerani.
La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Management.