Sono trascorsi 15 anni da quando il Motorola Razr faceva il suo debutto nelle classifiche dei cellulari più diffusi al mondo, e dopo l’annuncio di Motorola sembra che potremmo assistere ad un grande ritorno del telefono a conchiglia per eccellenza.
Questa volta la società statunitense ha cercato di puntare tutto sulla nostalgia, infatti il nuovo Razr è stato progettato con lo scopo di mantenere le caratteristiche estetiche che hanno contraddistinto l’intera serie di cellulari Motorola, integrandola con alcune novità tecnologiche.
Presenta lo stesso meccanismo a conchiglia di sempre, ma una volta aperto mostra uno schermo flessibile da 6,2 pollici di tipo pOLED, con una risoluzione da 2142 x 876 pixel.
Sulla parte esterna del dispositivo troviamo un display secondario touchscreen da 600 x 800 pixel, che può essere utilizzato per attività secondarie come controllare le notifiche, scattare dei selfie, e perfino gestire i contenuti musicali.
Il Razr non è il primo telefono con uno schermo di tipo flessibile, ma si tratta di un terminale che ha come obiettivo la riduzione al minimo degli ingombri.
Una volta che viene chiuso, le dimensioni arrivano a 72 x 94 x 14 mm rispetto ai 72 x 172 x 6,9 mm di quando resta aperto, per un peso complessivo di circa 200 grammi.
Il comparto hardware non è particolarmente eccellente, ma integra dei componenti presenti in altri terminali di fascia media.
Il chip Qualcomm Snapdragon 710 in abbinamento a 6GB di RAM ed i 128 GB dedicati all’archiviazione, è in grado di eseguire qualsiasi applicazioni senza mostrare particolari problemi di compatibilità o prestazioni.
Anche dal punto di vista della fotocamera il dispositivo fa fatica ad esprimersi, infatti sulla parte posteriore troviamo un singolo sensore da 16MP, mentre sulla parte anteriore ne monta uno da 5MP.
Lo schermo pieghevole presenta alcune differenze rispetto quelli che vengono montati su dispositivi come il Galaxy Fold, oppure il Mate X di Huawei.
La sua progettazione ha richiesto diversi mesi di lavoro, e l’azienda statunitense ha promesso che sarà uno degli schermi più resistenti e flessibili che abbiamo visto fino ad ora.
Inoltre, lo schermo è costruito con cerniere brevettate “zero gap“, che consentono di avere un display flessibili con i lati che rimangono perfettamente sigillati quando il telefono è chiuso, ed evitano il formarsi di fastidiose pieghe.
Ancora non si hanno dati certi sull’autonomia del dispositivo, ma considerando che presenta una batteria da 2.510 mAh, ed un singolo ciclo di carica dovrebbe sufficiente per arrivare alla fine di una giornata che non ha richiesto troppi sforzi al telefono.
Un’altra nota dolente potrebbe essere legata al sistema operativo, che non vede protagonista l’ultima versione di Android, bensì Android 9 Pie, ed ancora non si hanno notizie certe sull’arrivo di eventuali aggiornamenti.
Motorola ha confermato l’uscita del dispositivo sul mercato italiano e le prime prevendite inizieranno a partire dal 4 dicembre, al prezzo ufficiale di ben 1.599 euro.
La presenza di uno schermo flessibile ha sicuramente influito sul prezzo, ma si tratta di un costo ancora troppo elevato per giustificare l’acquisto di uno smartphone di fascia media.
E’ molto difficile che il nuovo Razr possa diventare un successo mondiale come la versione uscita 15 anni fa, ma si tratta senza dubbio di un’ondata di aria fresca, in un mercato che negli ultimi anni sta facendo fatica ad evolversi e rivoluzionarsi.