Il morbo di Chron risponde bene alla terapia con l’ustekinumab, un anticorpo monoclonale umano, studiato per interferire con l’innesco della risposta infiammatoria attraverso la soppressione di alcune citochine nella psoriasi e nell’artrite psoriasica, ed esteso nella terapia della malattia di Crohn nel settembre 2016.
Ad annunciarlo è stata Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson che ha presentato oggi alla 28° United European Gastroenterology (UEG) Week i dati definitivi dell’estensione a lungo termine (LTE) dello studio di Fase 3 IM-UNITI, che ha comprovato che il trattamento con ustekinumab in soggetti con il morbo di Crohn da moderato a grave ha mantenuto la remissione a lungo termine per 5 anni.
Morbo di Chron: i risultati dello studio IM-UNITI
William J. Sandborn, M.D., Chief of Gastroenterology, Professor of Medicine, University of California, San Diego, nonché il ricercatore principale dello studio, ha spiegato: “il morbo di Crohn è tra le forme più debilitanti di malattia infiammatoria cronica intestinale e impatta pesantemente la qualità di vita di milioni di pazienti in tutto il mondo. I risultati dello studio IM-UNITI hanno dimostrato che i pazienti hanno mantenuto la risposta al trattamento con ustekinumab per cinque anni. In particolare, dopo cinque anni, più del 90% dei pazienti in terapia continua con ustekinumab ogni 12 o ogni 8 settimane ha ottenuto una remissione clinica libera da steroidi“.
La ricerca promossa dalla Janssen ha rivelato che più del 50% dei pazienti con morbo di Crohn attivo da moderato a grave, randomizzati a ricevere ustekinumab sottocute ogni 8 settimane e che hanno continuato a ricevere questo dosaggio nello studio a lungo termine, ha mantenuto la risposta clinicab (57%) e la remissione (55%) dopo cinque anni di trattamento. Tra i soggetti in remissione clinica, il 93% non era in trattamento con steroidi.
Anche nei pazienti che non erano mai stati trattati in precedenza con terapie biologiche anti TNF-α, il 40% e il 59% si è verificata una remissione clinica dopo 5 anni di trattamento di mantenimento con ustekinumab sottocute ogni 12 e ogni 8 settimane rispettivamente. Non solo, nel sottogruppo di pazienti refrattari o che sono risultati intolleranti alla terapia anti TNF-α, il 41% e il 44%, sono andati in remissione clinica dopo cinque anni di trattamento di mantenimento con ustekinumab sottocute ogni 12 e ogni 8 settimane rispettivamente. Circa la metà (51%, [290/567]) di tutti i pazienti (randomizzati ed entrati nella LTE) che hanno fatto parte dello studio a lungo termine ha completato la visita finale dello studio.
“Il morbo di Chron è una condizione cronica che dura tutta la vita, è quindi importante comprendere i risultati a lungo termine delle terapie per affrontare efficacemente la malattia”, conclude Jan Wehkamp, M.D., Vice President, Gastroenterology Disease Area Leader, Janssen Research & Development, LLC. “Questi risultati dello studio LTE con ustekinumab ci danno ulteriori informazioni sulla gestione a lungo termine di questa malattia cronica“.