In un nuovo studio pubblicato su Nature si parla della scoperta di un tipo di virus completamente nuovo che vive sulla superficie illuminata dal sole dei mari e degli oceani. Soprannominati mirusvirus –“mirus” che significa meraviglioso o strano in latino– i microbi sono imparentati sia con i virus giganti che con gli herpesvirus.
In quanto tale, la scoperta potrebbe aiutare a illuminare la torbida storia evolutiva dell’herpes.
In questo nuovo studio, gli scienziati hanno dettagliato la scoperta dei mirusvirus e spiegano che appartengono a un regno di virus chiamato Duplodnaviria. Questo è un grande tipo di virus a DNA a doppio filamento che include herpesvirus come il virus herpes simplex.
Fortunatamente per noi, i mirusvirus non sono interessati agli esseri umani e tendono a infettare solo il plancton unicellulare. Ciò suggerisce, tuttavia, che gli antenati degli herpesvirus un tempo infettavano organismi marini unicellulari. È un inizio abbastanza umile considerando che da allora l’herpes è riuscito a infettare metà dell’umanità.
Sebbene la loro eredità evolutiva sia riconducibile agli herpesvirus, la maggior parte dei geni dei mirusvirus sono simili a quelli dei virus giganti (letteralmente solo virus molto grandi). Tuttavia, i ricercatori affermano che questa banda di virus mai vista prima è piuttosto unica.
“I mirusvirus si discostano sostanzialmente da tutti gli altri gruppi di virus a DNA precedentemente caratterizzati”
concludono gli autori dello studio, i quali però alla fine aggiungono:
“La scoperta di Mirusviricota ci ricorda che non abbiamo ancora compreso la piena complessità ecologica ed evolutiva nemmeno dei più abbondanti virus a DNA a doppio filamento negli ecosistemi chiave come la superficie dei nostri oceani e mari”.
Come sono stati scoperti i Mirusvirus
I nuovi virus sono stati trovati analizzando i dati raccolti dalla spedizione Tara Ocean, e questo progetto ha raccolto oltre 35.000 campioni di virus, alghe e plancton da oltre 200 località diverse in tutto il mondo.
Hanno anche sequenziato il loro materiale genetico, fornendo agli scienziati una pletora di dati su cui esaminare e molte opportunità per scoprire nuove specie.
“Nel 2019, il nostro team di ricerca ha osservato un insolito segnale evolutivo nelle enormi quantità di dati di sequenziamento forniti dal progetto Tara Oceans. Tracciando questo segnale, abbiamo scoperto e poi caratterizzato un importante gruppo di virus a DNA: i mirusvirus.
La pubblicazione di questa scoperta su Nature segna l’inizio di una nuova avventura e una porta per la comunità scientifica per rilevare e studiare i mirusvirus in un numero qualsiasi di ecosistemi”
ha detto in una nota Tom Delmont, autore dello studio ed esperto di ecologia microbica presso il Centro nazionale francese per la scienza Ricerca.
“Tara Oceans ha trasformato la nostra comprensione dell’ecologia del plancton. Il nostro studio dimostra che questa incredibile spedizione fornisce anche risposte a domande evolutive fondamentali. Molto resta da scoprire e capire sui mirusvirus. Devono ancora essere coltivate, non esistono immagini della loro particella virale e dobbiamo ancora studiarle in luoghi diversi dagli oceani!”
ha aggiunto Morgan Gaïa, primo autore dello studio.
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