Microsoft continua a macerare punti, specialmente verso un futuro decisamente più digitale. In questi anni di pandemia sono state fatte delle scelte molto importanti, che hanno reso il mondo della digitalizzazione al centro di moltissimi lavori. La scuola non è stata da meno, con tutte le lezioni portate in DAD nel corso delle varie quarantene. L’azienda, la più conosciuta a livello globale per i suoi servizi, ha appena finito l’evento più importante che riguarda il mondo della Scuola, dell’Università, della Ricerca e della Cultura. Il perno principale dell’Edu Day 2022 – Augmented è stata proprio la digitalizzazione.
A tale evento sono stati presentati progetti e iniziative del tutto nuove, per agevolare i giorni a venire per chi, ancora, sta affrontando il delicato tema della scuola. Nascono, così, molti più Microsoft Showcase Schools e Schowcase Incubator in Italia, con un numero di docenti che va a triplicarsi. La loro selezione si è basata su un controllo molto accurato da parte dell’azienda, che li ha ritenuti dei veri esperti di tecnologia. Si chiamano MIE – Microsoft Innovative Educators – e in due anni sono diventati circa 300 su suolo italiano. Per quanto riguarda gli istituti, essi si aggirano attorno alle 28 strutture sparse nel territorio. Un bellissimo record, se pensiamo che inizialmente erano solo 14.
Microsoft punta all’eccellenza con il programma dedicato alle scuole
Il programma Incubator, invece, è tutto dedicato alle scuole che hanno adottato la tecnologia dell’azienda, portando le novità direttamente all’interno del mondo scolastico che tutti conosciamo. Questo programma non va solo ad educare con sistemi tecnologici nuovi, ma va a creare un network globale con Microsoft Education, collegando tutte le scuole. Showcase Incubator andrà a dare man forte sull’autonomia dei ragazzi e sulla loro sicurezza nell’apprendimento, portando un modo digitale per scambiarsi idee, opinioni e tanto altro. In questi due anni di pandemia sono stati molti i ragazzi che hanno sofferto di solitudine o che hanno accusato una mancanza di socializzazione, anche attraverso il web.
L’azienda punta a migliorare anche su questo punto, andando incontro a tutti per rendere le classi più omogenee fra loro. Non solo attraverso uno schermo, ma anche grazie a tecnologie fisiche del tutto nuove. Il primo ateneo ad aver aderito a tale iniziativa è stata l’Università Federico II di Napoli, che è entrata nel programma sperimentale della Hybrid Learning Spaces. Quest’ultima è stata creata da una collaborazione fra Hevolus Innovation e Microsoft Italia, andando a creare realtà miste e dare un nuovo metodo sia d’insegnamento, che d’apprendimento.
Parliamo di aule del tutto virtuali, in grado di dare vere e proprie lezioni con laboratori olografici. In Italia, però, anche un’altra Università ha deciso di entrare a far parte del futuro firmato Microsoft; parliamo dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, che ha deciso di dotare le proprie sedi con Microsoft Hub 25. Lavagne digitali, tecnologia avanzata sia dal vivo che in digitale: una didattica che mischia perfettamente lezioni in rete (dove prima avvenivano grazie a Microsoft Teams) con quelle in presenza.
Il progetto “Riformare la PA” è realtà
Non solo Microsoft punta a un futuro più roseo per la digitalizzazione scolastica, ma spera di poter migliorare le skills mismatch, promuovendo le competenze digitali, dei vari studenti che fanno parte dei progetti. In un periodo storico come questo, competenze del genere sono ormai richieste all’ordine del giorno e Microsoft lo sa bene; inoltre, in questo modo si andrebbe a ridurre notevolmente il gender gap nell’apprendimento tecnologico e scientifico. Le percentuali in cui vedo una disparità di genere è ancora molto alto, secondo alcune stime e di cui abbiamo già parlato negli scorsi mesi. Se non si agisce per tempo, secondo uno studio, in Italia potrebbe esserci una perdita di 18000 mld USD di PIL entro il 2025.
Entro lo stesso anno, e sempre grazie allo stesso studio, il settore ICT sembrerà andare a richiedere fino a 137mila professionisti del settore. Dati enormi, se pensiamo che non manca poi molto all’anno indicato. Bisogna agire, e in fretta, e Microsoft ha approfittato dell’Edu Day 2022 per promuovere la collaborazione con il Ministero della Pubblica Amministrazione, dando vita al progetto “Riformare la PA”. Parliamo un programma di formazione che coinvolgerà ben 3,2 milioni di dipendenti pubblici, che andranno poi a formare la generazione successiva.
Non solo, perché ci saranno oltre 40 corsi con varie certificazioni delle competenze informatiche e tecnologiche, messe a disposizione da Microsoft Italia per adottare il metodo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel corso dell’evento è stato ribadita la partnership con CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, promettendo ulteriori percorsi curricolari per tutti coloro che ne fanno parte. Non solo grandi, però, perché Microsoft Italia annuncia la nuova edizione di WebValley: la summer school per i giovani.