L’industria spaziale giapponese sta vivendo una fase di crescita e innovazione, grazie al contributo di diverse società che si occupano di sviluppare e fornire microsatelliti per vari scopi. Queste società, che combinano le competenze tecnologiche e imprenditoriali del Giappone, stanno attirando l’attenzione e il sostegno di investitori nazionali e internazionali, che vedono nel settore spaziale un’opportunità di business e di sviluppo.
Una di queste società è Axelspace, fondata nel 2008 da un gruppo di ex studenti dell’Università di Tokyo, che si occupa di osservazione della Terra tramite una costellazione di microsatelliti chiamata AxelGlobe.
La società ha annunciato il 21 dicembre di aver raccolto 6,24 miliardi di yen (43,9 milioni di dollari) in un round di serie D da diverse società e fondi di rischio giapponesi, portando il totale dei fondi raccolti dalla sua fondazione a 14,3 miliardi di yen.
Axelspace gestisce attualmente cinque microsatelliti che forniscono immagini a media risoluzione della superficie terrestre, utili per applicazioni come l’agricoltura, la gestione delle risorse naturali, la sicurezza e la difesa.
La società prevede di espandere la sua costellazione a 10 satelliti entro il 2025, per aumentare la frequenza e la copertura delle immagini, tra l’altro Axelspace ha lanciato nel 2022 un nuovo servizio chiamato AxelLiner, che consiste nella produzione e nella fornitura di microsatelliti per altri clienti, offrendo un “servizio one-stop” che include anche il lancio e le operazioni dei satelliti.
Axelspace si avvale della collaborazione di altre due aziende giapponesi, Misumi Group Ltd. e Yuki Holdings Inc., che fanno parte di un’alleanza per la produzione di massa di piccoli satelliti. L’obiettivo dell’alleanza è di ridurre i costi e i tempi di produzione dei satelliti, sfruttando le competenze e le infrastrutture delle tre società. Il primo satellite dimostrativo di questa alleanza è previsto per il lancio all’inizio del 2024.
“Con questo finanziamento, speriamo di consolidare ulteriormente le basi commerciali dei servizi AxelGlobe e AxelLiner e di affermarci come attore leader nella fornitura di soluzioni microsatellitari complete”
ha dichiarato Yuya Nakamura, presidente e amministratore delegato di Axelspace, in una dichiarazione sull’ultimo giro di finanziamento.
Tutte le compagnie coinvolte nella produzione di microsatelliti giapponesi
Axelspace non è l’unica società giapponese che si occupa di microsatelliti. Un altro esempio è Spire, che gestisce una grande costellazione di cubesat per dati meteorologici e di monitoraggio. Spire ha una sede a Tokyo e offre ai suoi clienti un servizio chiamato “space as a service”, che consiste nell’offrire satelliti e funzionalità correlate, come la comunicazione, il controllo e l’analisi dei dati.
Spire ha conquistato diversi clienti in Giappone e in Asia, tra cui agenzie governative, aziende private e università, tra l’altro ha anche collaborato con Axelspace per il lancio di alcuni dei suoi satelliti, sfruttando la piattaforma di lancio condivisa di Axelspace. Le due società hanno dichiarato di voler continuare a cooperare per promuovere lo sviluppo dell’industria spaziale giapponese e asiatica.
L’interesse degli investitori per le società spaziali giapponesi è in crescita, come dimostrano i recenti round di finanziamento di Axelspace e Spire, ma anche di altre società come Astroscale e ispace. Astroscale, fondata nel 2013, si occupa di rimozione dei detriti spaziali, offrendo servizi di bonifica e prevenzione.
La società ha raccolto più di 376 milioni di dollari, incluso un round di serie G da 76 milioni di dollari a febbraio, che ha visto la partecipazione del produttore satellitare giapponese Mitsubishi Electric. Astroscale ha lanciato il suo primo satellite dimostrativo di rimozione dei detriti a marzo e prevede di lanciare il suo primo servizio commerciale nel 2023.
Infine abbiamo ispace, fondata nel 2010, si occupa di esplorazione lunare, con l’obiettivo di fornire servizi di trasporto e di utilizzo delle risorse lunari. La società ha raccolto più di 200 milioni di dollari e si è quotata alla Borsa di Tokyo ad aprile, diventando la prima società spaziale giapponese a farlo. ispace ha lanciato il suo primo lander lunare a novembre, ma il veicolo si è schiantato durante l’atterraggio.
La società ha dichiarato di voler proseguire la sua missione e di lanciare il suo secondo lander nel 2023; questi esempi mostrano come l’industria spaziale giapponese sia in fermento e in espansione, grazie al contributo di diverse società che si occupano di sviluppare e fornire microsatelliti per vari scopi.
Queste società, che combinano le competenze tecnologiche e imprenditoriali del Giappone, stanno attirando l’attenzione e il sostegno di investitori nazionali e internazionali, che vedono nel settore spaziale un’opportunità di business e di sviluppo. L’industria spaziale giapponese punta in alto con i microsatelliti e si candida a essere un attore chiave nel panorama spaziale globale.
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